La transizione alla mobilità elettrica è sempre più rapida. Pesa la mutata sensibilità nei confronti dell'ambiente, ritenuto sempre più meritevole di tutela, in particolare riducendo le emissioni di gas serra. Conta senza dubbio l'attenzione al proprio portafoglio, visti i prezzi attuali della benzina. E influirà sempre di più in termini di percezione, per quanto riguarda l'Unione Europea, anche la decisione di bloccare le vendite di nuovi veicoli a benzina o diesel a partire dal 2035.
Non tutti i Paesi europei si stanno però preparando allo stesso modo alla rivoluzione in arrivo. Secondo una ricerca condotta da Uswitch, azienda inglese specializzata in comparazioni di prezzi, le 34 nazioni europee oggetto di analisi differiscono notevolmente. Per numero medio di colonnine di ricarica installate ogni 10 chilometri quadrati, per numero medio di colonnine a disposizione di ogni singolo veicolo, ma anche per il prezzo medio di ricarica annuale di ogni mezzo.
Ma qual è allora il Paese migliore per chi possiede un'auto elettrica? In questa speciale classifica, in testa c'è l'Olanda. All'avanguardia anche per quanto riguarda le ferrovie – ormai completamente alimentate a rinnovabili – il Paese con capitale Amsterdam domina la graduatoria. Il motivo sta soprattutto nell'alta presenza di infrastrutture di ricarica. Nel Paese dei tulipani ci sono in media 24 colonnine ogni 10 chilometri quadrati, un numero immensamente superiore a quello degli altri Paesi analizzati. Del resto, la media europea è solo di 1,6 colonnine a persona.
L'Olanda ha anche il terzo prezzo medio più basso in Europa per la ricarica dei veicoli, dopo Turchia e Romania. Due elementi decisivi per la transizione alla mobilità sostenibile, che nei Paesi Bassi è molto avanzata. Ti basti pensare che il divieto di vendita di veicoli con motori a combustione è fissato 5 anni prima di quello approvato nella Ue, vale a dire nel 2030.
Dietro l'Olanda c'è la Croazia, che ha 531 stazioni di ricarica per una popolazione relativamente piccola (poco più di 4 milioni di persone). Sul podio c'è anche la Lettonia, che ha un record di cui andare fiera: circa il 70% delle colonnine di ricarica è ad alta velocità, cosa che rende più comodo e invitante avere un veicolo elettrico.
A pari merito con il Paese baltico c'è la Slovacchia, dove il boom recente nella vendita di auto elettriche è dovuto all'alto numero di colonnine disponibili, quasi una ogni due macchine attualmente circolanti nel Paese centro-europeo. Quinto posto per l'Ungheria, che sfrutta soprattutto il boom di colonnine elettriche nella sua capitale Budapest, quarta città in Europa (per Uswitch) in quanto a infrastrutture di ricarica.
Male invece la Danimarca, che paga (in tutti i sensi) l'altissimo costo medio annuale di ricarica di un veicolo, pari a circa 641 euro. Male anche l'Islanda, che ha pochissime colonnine pubbliche in relazione al numero di mezzi a batteria elettrica circolanti. Negative anche le performance di Cipro e Grecia, anche se il posto di fanalino di coda è dell'Irlanda.
A Dublino ricaricare il proprio veicolo costa in media 565 euro all'anno, le colonnine elettriche a disposizione sono molto poche e nessuna di queste è ad alta velocità. Non a caso, in Irlanda sta aumentando esponenzialmente l'installazione di colonnine nelle abitazioni private. Una decisione che però contrasta con una delle opportunità di risparmio offerte dalla mobilità elettrica, quella dello sharing. Che, come puoi immaginare, necessità di una buona rete di infrastrutture pubbliche.
Anche nel nostro Paese, secondo Uswitch, la situazione della mobilità elettrica non è così negativa. L'Italia è infatti al nono posto della classifica, seconda tra i Paesi molto popolati dell'Unione Europea.
Prima di noi c'è solo la Polonia, mentre Germania, Francia e Spagna sono fuori dalla classifica. Il costo medio di ricarica nel nostro Paese è 445 euro all'anno, ma lo studio di Uswtich sottolinea dati importanti che fanno pendere la bilancia in positivo, come l'aumento del numero di colonnine alle stazioni di pedaggio autostradale e nelle aree di servizio.