Editing genetico: sì o no? È una questione di limiti

Sei a favore o contro un trattamento che permetta di sconfiggere malattie genetiche come la fibrosi cistica? E cosa ne pensi della produzione di biocarburanti dalle performance migliori o di una varietà di frumento adatto anche a chi è affetto da celiachia? Un’ultima domanda: pro o contro la correzione del Dna per diventare più belli? A tutte queste domande sarai chiamato a rispondere a breve.
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Giulia Dallagiovanna 16 Novembre 2019

Immagina una persona che non riesce più a muovere le gambe perché affetta da una particolare forma di distrofia muscolare. E ora immagina che la causa sia l'alterazione di un gene e, soprattutto, che qualcuno possa intervenire per correggere l'errore nel Dna e fare in modo che la malattia, di fatto, scompaia. Non è fantascienza, è l'editing genetico. E in alcuni ambiti, come l'agricoltura, viene già applicato. In altri, tra cui la medicina, sta per fare il suo ingresso ed è quindi urgente rispondere a una domanda: è giusto o sbagliato?

I progressi nella ricerca scientifica hanno permesso di ottenere risultati impensabili, come curare il cancro o debellare gravi malattie. Il metodo Crispr/Cas9 e le tecniche simili si inseriscono lungo questa strada, permettendo di compiere un enorme passo avanti e di sconfiggere patologie genetiche per le quali, oggi, non esiste nemmeno un trattamento efficace. Non solo, utilizzato in altri campi favorisce la selezione naturale di piante e animali per ottenere specie più adatte alle nostre necessità, la produzione materiali per l'edilizia più leggeri e resistenti, il miglioramento delle performance dei biocarburanti. Potrebbe persino essere la migliore risposta al cambiamento climatico che l'essere umano possa fornire, rendendo possibile un sistema di produzione e consumi davvero ecosostenibile.

Potrebbe persino rappresentare la migliore risposta al cambiamento climatico

E poi? E poi tutto: l'editing genetico non è una semplice tecnica, ma un'arma potentissima che potrebbe trasformare in realtà pensieri che fino ad oggi erano solo sogni. O incubi. Tenendo a mente l'esempio di prima, prova adesso a pensare se, studiando il genoma del feto che porti nella pancia, i medici ti dicessero: "Suo figlio sarà perfettamente sano, ma avrà un viso bruttissimo. Se vuole, però, possiamo correggere tutti i difetti". In una società dell'immagine come la nostra, la bellezza è un'indiscutibile marcia in più, e allora perché non fornirgliela? Perché il mito della perfezione è pericoloso, perché assecondare ogni capriccio estetico rende profondamente infelici, perché non siamo bozze di un libro in attesa che esca la versione in bella, ti risponderei io.

"Ora che sappiamo come si fanno le cose, dobbiamo capire come farle bene", ha affermato il dottor Annoni del Comitato etico della Fondazione Veronesi. Ed è per questo che sono fondamentali regolamenti e leggi riconosciute a livello internazionale che mettano nero su bianco una difesa importantissima: i limiti all'uso del Crispr.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…