Farmaci scaduti, come smaltirli in maniera corretta

Per pigrizia potresti essere tentato di buttare la confezione di farmaci scaduti nell’indifferenziato. Evitalo! Essendo considerati dei rifiuti urbani pericolosi, vanno portati in farmacia per lo smaltimento, mentre a casa puoi gettare la scatola nella carta e i blister vuoti nella plastica.
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Rubrica a cura di Federico Turrisi
12 Febbraio 2020

A chi non è capitato di aprire il cassetto dei medicinali e trovare dei farmaci scaduti da tempo? Ebbene, ti sei mai chiesto dove buttarli? Prendere e gettare tutta la confezione nel bidone dell'indifferenziato non è certo la scelta più saggia. Anzi, è proprio un errore. In realtà, i farmaci scaduti sono rifiuti urbani pericolosi (come le pile e le batterie esauste, per esempio) e il loro smaltimento segue delle linee guida ben precise che però non tutti conoscono. Attenzione poi a non confonderli con i rifiuti sanitari, che provengono da attività ospedaliere e ambulatoriali: la loro gestione e il loro smaltimento sono a carico delle strutture sanitarie e sono rigidamente regolate dalla legge (Decreto del Presidente della Repubblica del 15 luglio 2003, n. 254)

Partiamo da alcuni dati: nel nostro paese il ricorso ai farmaci è un fenomeno di dimensioni ragguardevoli. Secondo il rapporto OsMEd 2018 sull'uso dei farmaci in Italia realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), nel 2018 sono state consumate complessivamente 1.571,5 dosi di medicinali al giorno ogni 1000 abitanti e sono state erogate quasi 2 miliardi di confezioni di farmaci.

Un problema è l'abuso di antibiotici che poi vengono dispersi nell'ambiente (in particolare nei corsi d'acqua) attraverso le urine e le feci umane; problema da non sottovalutare assolutamente, visto che sta provocando la diffusione di batteri resistenti ai farmaci usati per combatterli. Tuttavia, su questa forma di "smaltimento" c'è ben poco da fare se effettivamente hai bisogno di assumere un antibiotico prescritto dal medico. Diverso è il discorso dello smaltimento improprio di farmaci inutilizzati o scaduti. Qui sì che puoi fare la differenza e stare più attento a preservare l'ambiente.

Innanzitutto separa il farmaco vero e proprio dagli altri elementi che puoi tranquillamente smaltire in casa con la raccolta differenziata. L'imballaggio esterno è quasi sempre una scatoletta di carta e quindi può essere gettato nell'apposito bidone insieme al foglietto illustrativo. E così i blister, solo se vuoti, possono essere buttati nella plastica. Lo stesso vale per le boccette vuote, che vanno nel vetro.

Devono essere conferiti negli appositi punti di raccolta presenti nelle farmacie oppure nelle isole ecologiche:

  • pastiglie e compresse;
  • flaconi con residui di medicinale;
  • pomate;
  • fiale per iniezioni;
  • disinfettanti;
  • siringhe (avendo cura di coprire l’ago con il suo cappuccio);
  • termometri e sfigmomanometri.

Certo, bisogna compiere uno sforzo in più, ma forse ne vale la pena se non vuoi inquinare e vuoi sentirti un cittadino responsabile.

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Laureato in lettere e giornalista professionista, sono nato e cresciuto a Milano. Fin da bambino ad accompagnarmi c’è (quasi) sempre stato un altro…