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Fibroadenoma: come riconoscere il tumore benigno al seno e come comportarsi

Il fibroadenoma è una condizione molto frequente nelle donne, soprattutto in giovane età, ma comunemente non è doloroso e non presenta pericoli: valutiamo insieme quando questo tumore benigno potrebbe trasformarsi in un problema e quando è consigliata la sua rimozione.
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21 Ottobre 2021 * ultima modifica il 21/10/2021

Il fibroadenoma al seno colpisce solitamente le donne della fascia d’età compresa tra l’adolescenza e i 30 anni, tuttavia potrebbe essere riscontrato anche nelle pazienti di età più avanzata, nonostante la sua insorgenza si riduca sostanzialmente con l’arrivo della menopausa.

Cos’è

Il fibroadenoma è un tumore benigno che colpisce le donne, solitamente indolore, localizzato al seno; nasce dalle cellule del tessuto connettivo della mammella, per questo motivo prende il nome di fibroadenoma mammario o fibroadenoma al seno.

Essendo un tumore benigno non aumenta il rischio di sviluppare carcinoma mammario; prende la forma di un nodulo (o massa) solido, quindi non composto da liquido, di dimensione variabile e, come abbiamo già accennato, normalmente non è doloroso. La massa è composta da tessuto fibroso e ghiandolare ed è mobile, quindi non fissa. Il più delle volte la sua presenza è unilaterale, quindi in una sola mammella, ma può capitare che si sviluppi in contemporanea in entrambe.

Sintomi

Come ti ho già spiegato nel paragrafo precedente, il fibroadenoma mammario è praticamente indolore. Le masse nodulari sono mobili, quindi si spostano, e alla palpazione risultano solide e presentano margini ben definiti, solitamente di forma arrotondata. La loro forma precisa il più delle volte esclude la loro natura maligna, ma per esserne completamente certi questa dovrà essere valutata con la biopsia.

Nelle donne di maggiore età i fibroadenomi tendono con il tempo a scomparire, mentre nelle adolescenti o donne più giovani possono continuare a crescere. In alcuni casi questo avviene fino alla grandezza di qualche centimetro di diametro, causando fastidio e in alcuni casi del dolore, e modificando la forma del seno. In questi casi è valutata la rimozione, soprattutto quando la massa supera i 5 centimetri di diametro: si parla quindi di fibroadenoma gigante.

Il livello di recidiva è abbastanza alto, spesso chi ha un fibroadenoma può nel tempo svilupparne altri.

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Cause

Le cause di formazione del fibroadenoma non sono esattamente certe, nonostante sia più plausibile la natura ormonale del suo sviluppo: sembrerebbe nascere da una maggiore sensibilità del tessuto mammario all’estrogeno, un gruppo di ormoni sessuali femminili.

A sostegno dell'ipotesi delle cause ormonali c'è il fatto che la maggior parte dei fibroadenomi si sviluppa durante la gravidanza (quando si assiste ad un’eccessiva produzione di ormoni riproduttivi) o in età fertile, mentre sembra ridursi di molto durante e dopo la menopausa.

Si tratta di una condizione abbastanza comune nelle pazienti giovani, si stima che almeno il 10% della popolazione mondiale femminile ne soffra almeno una volta nella vita.

Diagnosi

Nella diagnosi di fibroadenoma il fattore più importante da tenere in considerazione è rappresentato dall’età della paziente: come abbiamo già visto si tratta di un tumore benigno che colpisce prevalentemente giovani donne al di sotto dei 30-35 anni.

Anche la presenza di una storia familiare di cancro al seno è una componente importante di cui tenere conto: per questo motivo le pazienti che hanno parenti di primo grado con tumore al seno hanno necessità di un monitoraggio e un’esaminazione più attenta e scrupolosa vista la familiarità di questa condizione.

Il primo step di diagnosi è rappresentato dall’autopalpazione, nonché dalle visite di routine che si effettuano comunemente dal ginecologo. Il fibroadenoma è caratterizzato da un nodulo solido che si presenta più frequentemente nella parte superiore esterna del seno. All’esame fisico il nodulo dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • solido;
  • indolore;
  • mobile;
  • bordi regolari e consistenza gommosa.

Per ottenere una diagnosi sicura delle masse sospette si potrà procedere con una mammografia (nelle donne di età superiore ai 35 anni) o un’ecografia al seno (nelle donne più giovani), in cui la massa apparirà ben circoscritta e uniforme.

Per confermare la natura non maligna del nodulo, in ogni caso, è necessario effettuare una biopsia.

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L’autopalpazione è uno step importante per giungere alla diagnosi del fibroadenoma mammario.

Trattamento

I fibroadenomi, nella maggior parte dei casi, non necessitano di trattamento, essendo benigni e indolori. La rimozione di queste lesioni innocue molto spesso non viene effettuata, in quanto valutata superflua e, in alcuni casi, potrebbe distorcere la forma del seno. Per questo motivo se la loro dimensione non cresce con il tempo si può valutare una terapia conservativa di semplice controllo, effettuando esami periodici di check-up.

Molte volte i fibroadenomi si restringono e scompaiono spontaneamente con il tempo ma, se ciò non dovesse accadere e le dimensioni aumentassero rendendoli troppo grandi, si potrebbe optare per la loro rimozione.

La rimozione chirurgica viene solitamente effettuata se si assiste ad una rapida crescita del nodulo, se presenta dimensioni superiori ai 3 centimetri, se è doloroso e se viene espressamente richiesta dalla paziente a causa del disagio che potrebbe creare la sua presenza. L’intervento di rimozione è chiamato nodulectomia: tramite una piccola incisione del seno si asporterà la massa che sarà poi successivamente valutata in laboratorio per verificarne la natura benigna o maligna.

Una procedura alternativa all’intervento chirurgico, ma ancora in fase di studio, è la crioablazione: si tratta di una tecnica che consiste nell’inserimento di un ago nella massa tumorale in cui viene iniettato un gas che congela il tumore, impedendone la crescita.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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