Aquabike, aquacycling o hydrobike. Nomi diversi per indicare un'unica attività: la pedalata in acqua. L'hydrobike, infatti, è una sorta di spinning in acqua. Si pratica montando in sella a delle cyclette in acciaio fissate al fondo della piscina e immerse fino al manubrio. Per praticare hydrobike, quindi, non importa che tu sappia o meno nuotare perché generalmente si è immersi fino al busto e spalle e testa emergono sempre dall'acqua.

È un'attività molto coinvolgente, solitamente praticata a ritmo di musica (sostiene il workout!) e in gruppo. Vale davvero la pena considerarla come un'alternativa al nuoto se il tuo obiettivo è quello di fare attività di acqua fitness, senza però dover fare una vasca dietro l'altra a stile libero, dorso o rana.

Come si svolge una lezione

Una lezione di hydrobike dura circa 45 minuti e si divide in 3 principali fasi. Si inizia con il warm up, fase in cui  si preparano i muscoli all’attività fisica che aumenterà di intensità nel corso della lezione. Segue poi una fase centrale, che dura circa mezz'ora e in cui l'attività si concentra sulla tonificazione degli arti inferiori e superiori e dei muscoli addominali. La lezione ha termine con la fase di cool down, qualche minuto per riportare l'apparato cardio-respiratorio alle normali condizioni e fase indispensabile per poter distendere la muscolatura dopo lo sforzo fisico.

Le posizioni sulla bicicletta

Approfondendo i vari aspetti della lezione, si possono mettere in risalto alcune posizioni ed esercizi che solitamente si ripetono nell'hydrobike e che sono ripresi dallo spinning. La posizione di base è Seated flat (seduti e in pianura), il busto è allungato in direzione del manubrio, dove le mani sono appoggiate a una distanza ravvicinata. In questa posizione la pedalata serve a riscaldare i muscoli e a preparare il soggetto a livello cardio-respiratorio.

Nel momento in cui il bacino si sposta leggermente indietro e le mani si distanziano, la posizione è quella del  Seated climbing (seduti e in salita) e varia l'intensità, simile a quella che si avrebbe nell'affrontare una salita leggermente ripida.

Se la pedalata è veloce e sei sollevato rispetto al sellino della bicicletta, sei in Standing flat (in piedi e in piano); e se i pedali sono impostati alla massima resistenza e stai simulando una salita molto ripida, sei in Standing climbing (in piedi e in salita).

Quando tutto il corpo si protrae verso il manubrio e i glutei sono molto alti rispetto al sellino, l'esercizio è quello del Jumping: alzate e sedute si alternano di continuo, proprio come se stessi saltando sulla bicicletta.

I benefici dell’hydrobike

Pedalare in acqua è una delle attività sportive più indicate per combattere gli inestetismi della cellulite. Questo perché l'hydrobike non solo migliora la circolazione sanguigna, ma contrasta in modo specifico il ristagno dei liquidi. Oltretutto, in piscina si beneficia anche dell’effetto del massaggio dell’acqua sul corpo, aspetto che  contribuisce notevolmente all'obiettivo principale del 99% delle donne: far sparire la cellulite dalle proprie gambe.

L'hydrobike quindi tonifica la muscolatura, migliora la resistenza, ti tiene in forma e soprattutto non corri il rischio di farti male in alcun modo. Le articolazioni non sono eccessivamente sollecitate (l'hydrobike è spesso impiegato nei trattamenti riabilitativi post-trauma) come accade invece con la corsa o il tennis, e l'eventualità di cadere è piuttosto remota trovandosi immersi in una piscina.

Lo sforzo fisico e la resistenza in acqua fanno sì che l'hydrobike ti aiuti anche a smaltire qualche chilo in eccesso: in una lezione, infatti, si arrivano a bruciare dalle 400 alle 700 calorie. I risultati si possono vedere già dopo un paio di mesi di attività, purché le lezioni siano almeno tre a settimana, a giorni alterni.