Il Camerun è il primo paese al mondo ad aver avviato una campagna di vaccinazione contro la malaria

Lunedì 21 gennaio 2024 ha preso avvia la campagna di vaccinazione anti-malaria in Camerun. È il primo paese al mondo ad aver aggiunto l’immunizzazione in un programma di routine e quindi fuori dai progetti pilota. La popolazione di riferimento è quella dei bambini, i più colpiti da questa malattia infettiva trasmessa dalle zanzare.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Gennaio 2024
* ultima modifica il 23/01/2024

Abbiamo dato un altro, deciso, scossone alla malaria.

Lunedì 22 gennaio 2024 il Camerun, uno degli 11 paesi più colpiti a livello globale, ha avviato il primo programma di vaccinazione contro questa malattia trasmessa dalle zanzare.

Dopo quasi 40 anni di lavoro, il vaccino RTS,S approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità verrà impiegato per combattere la patologia responsabile della morte di quasi mezzo milione di bambini sotto i cinque anni ogni anno.

La somministrazione sarà infatti destinata a tutti i bambini di età compresa tra sei mesi al 31 dicembre 2023: una popolazione di circa 6,6 milioni di individui.

Il Camerun, come detto, sarà il primo paese a somministrare dosi attraverso un programma di routine e dunque fuori dal progetto pilota di vaccinazione che è stato portato avanti in Ghana, Kenya e Malawi, dove più di 2 milioni di bambini sono stati già immunizzati e le oltre 8 milioni di dosi somministrate hanno garantito un notevole calo del 13% della mortalità.

“Il lancio del vaccino contro la malaria segna un passo significativo nella prevenzione e nel controllo della malattia, in particolare nella protezione dei bambini da malattie gravi e dalla morte – ha commentato il dottor Phanuel Habimana, rappresentante dell'OMS in Camerun – Ci impegniamo a sostenere le autorità sanitarie nazionali per garantire un’efficace implementazione del vaccino contro la malaria insieme al potenziamento di altre misure di controllo della malaria”.

Tra queste, molte dovranno servire per cercare di contenere gli effetti del cambiamento climatico che, come ti abbiamo già raccontato, incide a sua volta anche sulla diffusione della malaria stessa.

Nel Report sulla malaria 2023, infatti, l’Oms ha messo in evidenza come i cambiamenti di temperatura, umidità e precipitazioni possano concretamente influenzare il comportamento e la sopravvivenza della zanzara Anopheles, principali vettori portatrice della malaria.

Gli eventi meteorologici estremi come le ondate di calore, le alluvioni e le inondazioni invece incidono direttamente sulla trasmissione e sul carico di malattia. Le inondazioni avvenute in Pakistan nel 2022, per esempio, hanno determinato un aumento di cinque volte dei casi di malaria nel Paese.

Il vaccino verrà distribuito in 42 distretti sanitari nelle 10 regioni del Paese in strutture sanitarie pubbliche e private. Al momento il Camerun ha ricevuto 331.200 dosi di vaccino ma nelle prossime settimane sono previste altre.

Comincia, insomma, il viaggio verso la potenziale uscita da una piaga sociale e umanitaria insostenibile. Considera che solo nel 2021 il Camerun ha registrato più di 3 milioni di casi e oltre 3800 decessi dovuti alla malaria.

Se allarghi il focus all’intero continente africano, puoi facilmente vedere che qui il carico di malaria altissimo: quasi il 94% dei casi di malaria globali sono in Africa, il 95% dei decessi correlati nel 2022 (249 milioni i casi di malaria a livello globale nel 2022 e 608mila i decessi, il il 77% dei quali erano bambini).

Dopo il Camerun, ci sono già altri nove paesi africani pronti a lanciare il vaccino contro la malaria quest’anno, dal Benin al Burkina Faso fino alla Liberia.

“Aspettiamo da molto tempo un giorno come questo", ha affermato Mohammed Abdulaziz dei Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Il primo passo verso la luce è fatto.

Fonte | Oms

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