Immunoterapia: identificata una proteina che può bloccare lo sviluppo di diversi tumori

Già da diverso tempo i ricercatori avevano puntato i riflettori sulla via di Hedgehog, responsabile della crescita di tutti i tuoi organi, ma che, quando si attiva in modo scorretto, può anche favorire la formazione di una neoplasia. Uno studio italiano potrebbe aver scoperto come impedire che si inneschi questo meccanismo.
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Giulia Dallagiovanna 22 Agosto 2019
* ultima modifica il 31/07/2023

Si chiama via di segnale di Hedgehog e quasi sicuramente non ne avrai mai sentito parlare. Eppure è una via fondamentale per lo sviluppo del tuo intero corpo: regola l'organogenesi, ovvero la formazione e la crescita degli organi quando sei ancora un embrione, si assicura che raggiungano le dimensioni richieste e che si posizionino in modo corretto all'interno dell'organismo. Una sorta di vigile urbano di tutto quello che è dentro di te. Ma come spesso accade, dove può nascere una nuova massa di cellule, può anche presentarsi un tumore. La via di Hedgehog è infatti anche coinvolta nello sviluppo di diverse neoplasie, tra le quali il medulloblastoma, la forma di cancro cerebrale più diffusa durante l'infanzia. Uno studio del Dipartimento di Medicina Molecolare della Sapienza e dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha però identificato una proteina che può bloccare l'attivazione scorretta di questo meccanismo.

Si chiama ERAP1 e di norma viene coinvolta nelle riposte immunitarie. Si è però rivelata anche in grado di regolare la via di Hedgehog e quindi di frenare una sua eventuale alterazione, che può determinare la formazione e la crescita di una massa tumorale. Proprio quando il sistema non funziona come dovrebbe, diventa elevato il pericolo di sviluppare diverse forme di cancro e di ritrovarsi senza armi per contrastare una loro insorgenza. I ricercatori hanno dunque individuato nella proteina un possibile bersaglio terapeutico per indurre una difesa contro la patologia e inibire la sua progressione.

È stato infatti dimostrato attraverso diversi modelli sperimentali, anche in vivo, che se questa particella viene inattivata, si innesca una serie di eventi virtuosi, il cui risultato finale è il blocco della crescita e della replicazione delle cellule maligne. Una ricerca, finanziata dall'Airc (Associazione italiana per la ricerca contro il cancro) che si inserisce lungo una strada già battuta da qualche tempo: la medicina di precisione aveva infatti già puntato i riflettori su ERAP1 e sulle sue diverse funzioni, mentre gli stessi autori del nuovo esperimento avevano già sottolineato come, quando questo enzima non si attiva, il sistema immunitario è in grado di azionare un potente meccanismo di rigetto attraverso i linfociti T citotossici e Killer, due tipi di globuli bianchi.

ERAP1 può bloccare l'attivazione scorretta della via di Hedgehog e lo sviluppo di un tumore

"In questo studio – ha confermato Lucia Di Marcotullio del Dipartimento di Medicina Molecolare della Sapienza, che ha coordinato il team di lavoro – aggiungiamo un nuovo tassello alla funzione di ERAP1 nella tumorigenesi dimostrando che l’inibizione di ERAP1 blocca la progressione tumorale su più fronti, agendo direttamente sulla proliferazione cellulare e indirettamente rendendo le cellule tumorali più suscettibili all’eliminazione a opera delle cellule immunitarie".

Un nuovo passo dunque, sempre in direzione dell'immunoterapia, di cui su Ohga ti abbiamo già parlato diverse volte, e che viene potrebbe rappresentare il vero futuro delle cure oncologiche.

Fonte| "ERAP1 promotes Hedgehog-dependent tumorigenesis by controlling USP47-mediated degradation of βTrCP" pubblicato su Nature Communications, il 24 luglio 2019

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.