In Austria, se ti fai un tatuaggio, ricevi gratis un abbonamento per i mezzi pubblici: ma è davvero utile per il clima?

Quest’estate è stata lanciata una nuova iniziativa targata KlimaTicket, il “biglietto climatico” austriaco: chi si tatuava sulla pelle uno dei simboli legati alla tessera dei trasporti pubblici, poteva ricevere un abbonamento annuale gratuito. Ma è davvero questo il modo per sensibilizzare il maggior numero di persone possibili?
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Martina Alfieri 31 Agosto 2023

Ogni governo sceglie di intervenire con azioni differenti, e più o meno efficaci, nella lotta ai cambiamenti climatici. L’ultima iniziativa lanciata in Austria per sostenere la mobilità green è tanto originale, quanto opinabile (e piuttosto discussa): chi si tatua il Klimaticket – la nota tessera per viaggiare sui trasporti pubblici, limitando le emissioni – riceve un abbonamento gratuito annuale valido per tutti i mezzi. Per il momento sarebbero nove le persone che avrebbero già impresso sulla propria pelle i simboli legati al Klimaticket per muoversi attraverso il Paese a costo 0.

È stata la ministra dell’Ambiente e dei Trasporti e parlamentare dei Verdi austriaca, Leonore Gewessler, a lanciare la curiosa campagna a favore della mobilità sostenibile e del Klimaticket, il "biglietto climatico lanciato" nel 2021.

Nato con l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo dell’automobile privata e di ridurre le emissioni di CO2 del Paese, il Klimaticket, nei suoi primi due anni di vita, ha già riscosso un discreto successo soprattutto tra studenti e lavoratori pendolari: al 31 gennaio 2023, sarebbero stati acquistati oltre 200.000 abbonamenti. Venduta a prezzo pieno, una tessera con validità di un anno, per una persona adulta, costa 1.095 euro: l’equivalente di 3 euro al giorno.

A partire dallo scorso luglio durante diversi festival musicali organizzati sul territorio austriaco sarebbe comparso uno stand che invitava a tatuarsi sul momento, scegliendo tra uno dei soggetti proposti: dai cuori con la scritta “Go green”, allo slogan ambientalista “No planet B”.

Solo marketing, o serio impegno ambientale? Se l’iniziativa, mirata soprattutto a coinvolgere i giovani, è senza dubbio chiacchierata e originale, e si sta rivelando un successo dal punto di vista della comunicazione, viene da domandarsi se possa avere una reale efficacia nel sensibilizzare le persone rispetto alla crisi climatica e all'importanza del contributo di ciascuno nella tutela del Pianeta.