Io resto a casa: vademecum aggiornato su cosa puoi e non puoi fare

Si può uscire di casa? Quando serve l’autocertificazione? Quali negozi sono chiusi? Posso portare a spasso il cane? Con l’ultimo decreto annunciato e varato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella serata di mercoledì 11 marzo, le misure per tutta l’Italia sono diventate più stringenti. Avrai molte domande su cosa si può fare e cosa invece è vietato o sconsigliato. Qui trovi alcune risposte.
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Kevin Ben Alì Zinati 12 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Nella serata di mercoledì 11 marzo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un decreto ancora più stringente a cui tutta l’Italia dovrà adeguarsi per affrontare, combattere e superare l’emergenza Coronavirus. Oltre alla chiusura delle scuole e allo stop delle manifestazioni sportive e pubbliche, da oggi anche tutte le attività commerciali e di ristorazione (tranne quelle di prima necessità e quelle che forniscono servizi essenziali o di pubblica utilità) saranno chiuse. Il decreto è valido dalla giornata di oggi, giovedì 12 marzo, fino al 25 del mese.

Quelle appena entrate un vigore sono misure urgenti e rigide che ti portano, quindi, a cambiare le abitudini giornaliere e a dover ripensare l’organizzazione delle tue giornate. Probabilmente ti starai chiedendo che cosa si può fare e che cosa invece non si può o è meglio evitare, un po’ come ti sarà successo qualche giorno fa quando la chiusura riguardava la Lombardia e altre 14 provincie considerate zone rosse.

Avrai tante domande e quindi con il testo del decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale sottomano, provo a darti qualche risposta.

Si può uscire di casa?

Sì, secondo il nuovo decreto del presidente del Consiglio non è vietato uscire di casa, ma è sconsigliato a meno che non ci siano delle valide e giustificate motivazioni. Una di queste è fare la spesa così come ragioni di lavoro e di salute gravi. In ogni caso ti servirà comunque l’autocertificazione.

Per chi è vietato uscire di casa?

Solo per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al Coronavirus.

Se si esce si deve fare l’autocertificazione?

Sì, se dovessi uscire e essere fermato dalle forze dell’ordine te la chiederanno non solo se ti muovi in auto ma anche a piedi. Lo ha specificato nella conferenza stampa di ieri il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

Se si viene fermati e non si ha il modulo?

Saranno le forze dell'ordine a fornirtelo e a fartelo compilare sul momento e in loro presenza, dichiarando e specificando le motivazioni per cui ti stai muovendo che, come ti ho spiegato, devono essere di lavoro, di salute o di necessità. 

Quali sono i negozi chiusi?

Da oggi fino al 25 marzo sono sospese tutte le attività commerciali al dettaglio e di ristorazione ma non quelle che vendono generi alimentari, che quindi vengono considerate di prima necessità e quelle che forniscono servizi essenziali o di pubblica utilità.

Si potrà andare a fare la spesa?

Sì. Gli ipermercati, i supermercati, i discount di alimentari, i piccoli mercati sono attività che commercino generi alimentari e quindi resteranno aperte. Ricordati che ti servirà comunque avere in tasca l’autocertificazione compilata.

E in farmacia?

Sì, le farmacie sono attività che si occupano di fornire servizi essenziali. Quindi rimarranno aperte così come i negozi che vendono al dettaglio articoli igienico-sanitari, o medicinali non soggetti a prescrizione medica o articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati o articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale.

Si può andare al bar con gli amici?

No, per due ragioni. I bar così come i pub, i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie non sono considerate attività di prima necessità e quindi resteranno chiuse. In secondo luogo saprai che sono vietati gli assembramenti di persone. Si deve rispettare sempre la distanza di sicurezza di un metro.

E in edicola?

Sì, il decreto permette di uscire per recarsi in edicola poiché è considerata una situazione di necessità. In situazioni di emergenza, come quella che stiamo vivendo in Itaalia, l’informazione data attraverso gli organi di stampa è una necessità e per questo potrai andare nelle edicole, ovviamente compilando e portando con te sempre il modulo di autocertificazione.

Si può comprare da negozi online?

Sì, il nuovo decreto prevede la chiusura delle attività commerciali al dettaglio non di prima necessità e in cui la distanza di sicurezza rischia di non essere rispettata. Quindi si può acquistare dai vari e-commerce così come per televisione, per corrispondenza per radio o telefono e anche ai distributori automatici.

Ci si può presentare dal parrucchiere?

No, tutte le attività artigianali considerate di servizio sono sospese. Quindi niente parrucchiere o barbiere ma neanche i centri estetici. L’unica eccezione sono quei servizi emergenziali o di urgenza.

SI può uscire per fare una passeggiata?

Sì, è possibile. Nel decreto del presidente del Consiglio infatti non c’è un divieto assoluto di uscire di casa e di fare una passeggiata. Piuttosto, è un invito: limitare il più possibile le uscite a casi urgenti o di stretta necessità per evitare di incappare in contatti e quindi di alzare il rischio di contagio. E soprattutto, se vuoi uscire, ricordati di farlo da solo e non in gruppo e di portare comunque l'autocertificazione compilata.

Lo sport all’aria aperta è consentito?

Sì, l’attività motoria, di svago o di allenamento all’aperto è consentita purché non sia fatta in gruppo.

E portare a spasso il cane?

Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari è consentito. Sempre rispettando la distanza di sicurezza di un metro e senza creare assembramenti. L'invito comunque è quello di cercare di limitare il più possibile le uscite.

Si può uscire per andare in lavanderia?

Sì, restano aperte tutte le attività di lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia così come le attività delle lavanderie industriali e delle tintorie.

Le attività bancarie chiudono?

No, restano garantite così come i servizi finanziari e assicurativi e le attività del settore agricolo e di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che forniscono beni e servizi. Tutto sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Fonti | Governo; Gazzetta Ufficiale

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