La miglior forma di prevenzione contro l’Alzheimer? Uno stile di vita sano

Secondo un recente studio condotto da ricercatori americani e svizzeri, un’attività fisica regolare e una dieta sana ed equilibrata associate a esercizi cognitivamente stimolanti aiuterebbero non solo ad “allungare” la vita ma a trascorrere gli anni guadagnati con un rischio inferiore di sviluppare l’Alzheimer.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Aprile 2022
* ultima modifica il 23/04/2022

Non contribuisce soltanto ad “allungare” la vita: uno stile di vita sano fatto di attività fisica regolare e costante, un’alimentazione sana, ricca ed equilibrata e un cervello sempre in allenamento aiuterebbe anche a trascorrere gli anni di vita guadagnati con un rischio inferiore di sviluppare l’Alzheimer.

Uno studio appena pubblicato sul British Medical Journal rischiara un po’ le nere previsioni secondo cui, entro il 2050, il numero globale di persone con l'Alzheimer e altre demenze sarebbe destinato a triplicare dai 57 milioni del 2019 fino a 152 milioni.

I risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori americani e svizzeri avrebbe mostrato, infatti, una netta associazione tra uno stile di vita sano e aspettative di vita più lunghe slegate però dalla forma più comune di demenza.

I ricercatori hanno osservato questa corrispondenza analizzando i dati di 2.500 partecipanti di età pari o superiore a 65 anni senza diagnosi di demenza né famigliarità con la patologa.

Dopo aver compilato una serie di questionari sulle proprie abitudini alimentari, sull’attività fisica e mentale ciascun paziente coinvolto ha ottenuto un punteggio che ne descriveva l’aderenza a uno stile di vita sano.

Ciò che i ricercatori hanno considerato abitudini salutari erano una dieta equilibrata, basata su quella mediterranea e un’alimentazione ricca di cereali integrali, verdure e bacche e povera di fritti e carni rosse, il ricorso ad attività cognitivamente stimolanti (lettura e parole crociate), almeno 150 minuti di attività fisica a settimana, assenza di tabacco e un consumo moderato di alcol.

Ognuno dei partecipanti ha quindi ottenuto un punteggio di “1” se le proprie abitudini di vita erano considerate “sane” o "0" se invece si allontanavano dall’idea di uno stile di vita salutare. La somma dei cinque fattori forniva invece un punteggio finale compreso tra 0 e 5: il voto più alto corrispondeva a uno stile di vita più salutare.

Analizzando i dati, i ricercatori hanno scoperto che per chi conduceva uno stile di vita sano l’aspettativa di vita totale aumentava di 24,2 anni (per le donne) e 23,1 anni (per gli uomini) rispetto a coloro che invece conducevano una vita meno salutare (rispettivamente 21,1 e 17,4 anni).

Ma non solo: per le donne e gli uomini caratterizzati da abitudini salutari, rispettivamente solo il 10,8% (2,6 anni) e il 6,1% (1,4 anni) del tempo “rimanente” era stato vissuto con l’Alzheimer rispetto ai 4,1 anni (19,3%) e ai 2,1 anni (12%) di chi invece era abituato a uno stile di vita meno sano.

Fonte | "Healthy lifestyle and life expectancy with and without Alzheimer’s dementia: population based cohort study" pubblicata il 13 aprile 2022 sulla rivista British Medical Journal 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.