TAC: cos’è la tomografia assiale computerizzata, come viene eseguita e quali sono le controindicazioni

La tomografia assiale computerizzata, che conoscerai sicuramente come TAC, è un esame diagnostico che permette di ottenere immagini dettagliate dell’interno del tuo corpo attraverso i raggi X. Questa procedura consente al medico di scoprire eventuali problemi degli organi o dei tessuti che non possono essere individuati con altri esami. Scopri come funziona e come prepararti prima di fare una TAC.
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Paola Perria 21 Ottobre 2018
* ultima modifica il 20/08/2020

La TAC (tomografia assiale computerizzata), è un esame che potresti aver sentito nominare varie volte, senza però capire esattamente che cos'è. Si tratta di una tecnica di diagnostica per immagini, cioè che permette di indagare qualsiasi parte del tuo corpo con un dettaglio impossibile da raggiungere osservandolo dall'esterno: grazie ai raggi X, infatti, è possibile ottenere immagini tridimensionali delle diverse sezioni analizzate, che vengono poi elaborate da un sistema computerizzato.

Il tuo medico potrebbe prescriverti una TAC per diverse ragioni, soprattutto dopo ecografie, radiografie o visite specialistiche. Grazie a questa procedura, infatti, è possibile individuare patologie di cui è difficile accorgersi con altri metodi, ad esempio i tumori. Ma oltre che in ambito oncologico, può essere utile anche in campo neurologico, traumatologico, ginecologico e cardiologico.

Dato che stiamo parlando da un esame radiodiagnostico, ovvero che ti espone alle radiazioni, capirai quindi che non si tratta di uno strumento da utilizzare frequentemente, ma soltanto in seguito a prescrizione medica.

Cos'è la TAC

Il termine TAC è l'acronimo di tomografia assiale computerizzata e indica una procedura radiodiagnostica che sfrutta i raggi X per analizzare diverse sezioni del corpo umano.

In altre parole, significa che il tuo corpo viene “attraversato” da raggi X proiettati dal macchinario in diverse direzioni, e che le immagini ricavate vengono a loro volta scansionate dal computer in modo da ottenere una panoramica dettagliata delle parti analizzate.

Ancora oggi questo esame viene chiamato TAC, ma dobbiamo fare una piccola precisazione: con i macchinari attuali, la scansione perpendicolare alla lunghezza del corpo, quindi con il paziente in piedi, viene sostituita da una nuova tecnica che, grazie al cosiddetto tubo radiogeno, che compie movimenti circolari, permette di acquisire le immagini di una persona sdraiata su un lettino. Quindi, in questo caso l'aggettivo "assiale" non è più appropriato e dovremmo parlare semplicemente di tomografia computerizzata, o TC.

L'apparecchiatura utilizzata per l'esame è composta da più componenti: quella principale si chiama gantry e comprende il tubo radiogeno, che rilascia i raggi X, i detettori che servono a captare l'attenuazione delle radiazioni dopo che queste attraversano il corpo umano, e il sistema che controlla l'emissione degli stessi raggi X. Inoltre, il macchinario include anche il lettino mobile su cui si sdraia il paziente, che "scivola" dentro al tubo, e la postazione del radiologo e il tecnico.

La TAC fornisce informazioni molto utili ai medici essendo una metodica che combina la radiologia tradizionale con la diagnostica per immagini in 3D, utilizzata anche per la risonanza magnetica.

La differenza tra TAC e risonanza magnetica

Considerate le somiglianze tra le due procedure, è lecito che tu ti chieda quale sia la differenza tra TAC e risonanza magnetica.

Come ti dicevo, entrambi gli esami si basano sulla diagnostica per immagini, ma mentre la TAC prevede l'utilizzo dei raggi X, la risonanza magnetica sfrutta campi magnetici e onde radio per analizzare le parti del corpo.

Questa diversità di esecuzione rappresenta la differenza principale tra le due tecniche, che fa sì che la risonanza magnetica sia ritenuta più sicura e più adatta a un semplice check-up. Viste le radiazioni emesse e i possibili effetti collaterali, infatti, la tomografia computerizzata viene prescritta in caso di necessità di indagini più approfondite. In alcuni casi, poi, può accadere anche che il tuo medico richieda di effettuare entrambi gli esami.

A cosa serve

Abbiamo visto che la TAC è normalmente un esame di approfondimento che viene richiesto dopo visite specialistiche o per ottenere maggiori dettagli non visibili da esami come la radiografia o l'ecografia.

In generale, infatti, la TAC serve per analizzare parti del corpo come gli organi interni, i vasi sanguigni o i bronchi, che sono difficili da osservare con altre procedure diagnostiche.

Se hai subìto un incidente ed esiste il sospetto di un trauma interno, se hai fatto una radiografia ed è risultato qualcosa di anomalo da approfondire, o se ti devi sottoporre ad un intervento chirurgico, anche banale, ed è necessario visualizzare le strutture profonde prima di eseguirlo, allora una TAC è indispensabile. Inoltre, l'esame può servire per:

  • Localizzare neoplasie anche metastatiche e/o monitorare nel tempo l’evoluzione di un tumore in caso di cure oncologiche
  • Diagnosticare problemi a muscoli e ossa
  • Individuare danni agli organi interni
  • Localizzare coaguli di sangue (trombi) nelle vene o nelle arterie
  • Scoprire e visualizzare focolai infettivi o emorragie interne

Tipi di TAC

A seconda della parte del corpo analizzata durante l'esame possiamo distinguere diverse tipologie di TAC. Tra quelle più comuni, troviamo la TAC total body, con mezzo di contrasto, alla testa, addominale, la TAC torace, e l'uro TAC.

TAC Total Body

Come indica il nome inglese, la TAC total body è un esame complessivo che analizza l'area toracica, addominale e pelvica valutando lo stato di salute dei vasi sanguigni e degli organi interni localizzati in queste zone del corpo.

TAC con mezzo di contrasto

La TAC con mezzo di contrasto prevede l'utilizzo di un liquido, contenente iodio o bario, iniettato allo scopo di mettere in evidenza i diversi vasi sanguigni e linfonodi: si tratta di una modalità particolarmente utile per indagare, tra le altre, le patologie cardiovascolari, muscoloscheletriche, ortopediche o neurologiche.

TAC addominale

Con la TAC all'addome è possibile analizzare nel dettaglio le strutture addominali e verificare così la presenza di lesioni neoplastiche agli organi situati in questa zona, come fegato, pancreas e reni, o di eventuali infezioni al colon. Come negli altri casi, questa indagine analizza ovviamente anche i vasi sanguigni.

TAC alla testa

La TAC alla testa viene eseguita per esaminare in modo approfondito l'encefalo, che comprende anche il cervello, oltre alle ossa del cranio e i vasi sanguigni ad esso collegati.

TAC torace

La TAC del torace consente di ottenere immagini dettagliate dei bronchi e dei polmoni, che sono situati appunto nell'area toracica, oltre a vene e arterie. Con questo esame è possibile rilevare lesioni provocate dai tumori, infiammazioni o infezioni, come ad esempio la broncopolmonite.

Uro TAC

L'Uro TAC si esegue con mezzo di contrasto ed è un esame particolarmente utile a individuare eventuali problemi riguardanti l'apparato urinario, ovvero reni, ureteri e vescica, di cui viene verificata la funzionalità grazie all'elaborazione di immagini approfondite. Il medico può prescriverti questo tipo di tomografia computerizzata se soffri di calcoli renali.

Come ti ho già spiegato, la TAC permette più in generale di analizzare veramente molte parti del corpo, quindi all'occorrenza può esaminare nel dettaglio anche i denti e le coronarie, oppure focalizzarsi solo sulla circolazione del sangue.

Come viene eseguita la TAC?

Al giorno d'oggi, la TAC prevede l'utilizzo di un'apparecchiatura che somiglia a un tubo o una sfera aperta di grandi dimensioni: al suo interno si inserisce un lettino mobile sul quale ti sdraierai.

Durante lo svolgimento della tomografia computerizzata, il tubo radiogeno che emette i raggi X ti ruoterà attorno più volte: per far sì che le immagini tridimensionali ottenute siano di buona qualità è importante che tu riesca a stare immobile dall'inizio al termine dell'esame, a meno che non ti sia richiesto espressamente di cambiare posizione.

In ogni caso, un tecnico radiologo ti assisterà per tutta la durata della TAC, indicandoti cosa fare e chiedendoti di togliere oggetti metallici, come orologi e gioielli, e alcuni indumenti, a seconda della parte del corpo da analizzare.

Come abbiamo visto, esistono varie tipologie di questo esame che possono avere diverse tempistiche, ma generalmente la TAC dura tra i 4 e i 10 minuti. Per ottenere il referto, invece, solitamente ti basterà attendere qualche giorno lavorativo o fino a una settimana, che servirà al radiologo per interpretare in modo corretto le immagini elaborate dal computer.

Negli ultimi anni è stato possibile ridurre in maniera significativa la quantità di radiazioni emesse durante questo esame, ma in ogni caso, come ti dicevo, non devi considerare la TAC una procedura diagnostica di routine e di conseguenza è sconsigliato ripeterla più volte nell'arco di breve tempo.

Come prepararsi

Oltre alle indicazioni da rispettare di cui ti ho parlato, se la TAC viene effettuata con mezzo di contrasto dovrai seguire una specifica preparazione, ma non è niente di complicato. Semplicemente, dovrai eseguire le analisi del sangue per verificare la funzionalità del fegato e dei reni, visto che il liquido iniettato può causare problemi qualora tu soffrissi di diabete, insufficienza epatica, insufficienza renale o mieloma. Inoltre, dovrai restare a digiuno a partire da almeno 6 ore prima dell'esame.

Sempre in caso di utilizzo del mezzo di contrasto, a partire da 48 ore prima della TAC dovrai sospendere l'assunzione di metformina, che viene prescritta se soffri di diabete, e di farmaci nefrotossici come i FANS, gli antibiotici aminoglicosidi e i beta-bloccanti. Ovviamente fallo dopo aver consultato il tuo medico, che eventualmente ti saprà dire se devi rimpiazzare questi medicinali con altri prodotti.

Anche per altri tipi di tomografia computerizzata ti sarà richiesto di non mangiare: in caso di TAC all'addome o al torace, il digiuno dovrà iniziare 6 ore prima dell'esame, mentre per l'Uro TAC dovrai evitare di mangiare cibi solidi a partire da 8 ore prima della procedura. Se ti viene sete, invece, potrai bere acqua naturale senza alcun problema.

Infine, se stai affrontando una gravidanza o stai allattando il tuo bambino, dovrai farlo presente al medico che ti prescrive la TAC, in modo che abbia tutti gli elementi necessari per capire se conviene effettivamente eseguire l'esame, considerando anche i possibili effetti collaterali.

Controindicazioni e rischi

Comincio col dirti che la TAC non è un esame invasivo e non proverai dolore durante la procedura, che come ti ho detto sarà piuttosto breve, della durata di una decina di minuti.

Quando l'esame prevede l'utilizzo del mezzo di contrasto, potrai sentire un calore intenso in tutto il corpo durante lo svolgimento, una sensazione che tuttavia passerà nel giro di poco e che raramente sarà seguita da altri effetti collaterali. Tra questi, c'è la possibilità che il liquido utilizzato provochi lievi allergie, prurito, nausea o qualche reazione da parte del tuo sistema circolatorio. Proprio per questo motivo, dopo una TAC con mezzo di contrasto solitamente ti verrà chiesto di attendere circa un'ora nella struttura per monitorare eventuali effetti indesiderati.

Durante la TAC sarai esposto ad una minima dose di raggi X: si tratta di una esposizione molto breve ad un'intensità che non dovrebbe creare alcun danno al tuo corpo, né a breve né a lungo termine. Tuttavia, l'esposizione alle radiazioni richiede cautela, visto che come saprai può favorire l'insorgenza di tumori. Ecco perché in genere è sconsigliato eseguire più TAC a breve distanza l'una dall'altra, nonostante l'emissione di raggi X dipenda anche dalla tipologia dell'esame.

Se poi sei una donna in gravidanza, è meglio che eviti di sottoporti a questo esame, specialmente se devi analizzare l’addome. Se hai il sospetto di essere incinta e hai in programma una TAC, fai il test per essere sicura e in caso di positività parlane con il tuo medico. Potrebbe consigliarti un esame alternativo del tutto innocuo come la risonanza magnetica o l’ecografia, che non ti espongono alle radiazioni.

Cosa si vede da una TAC

Come hai visto, la TAC è un esame di screening diagnostico molto accurato, che fornisce immagini dettagliate e ad alta risoluzione delle tue strutture interne. Queste immagini vengono raccolte in un dischetto e studiate da un medico radiologo che ne redigerà un report.

In generale, le immagini elaborate dal computer in seguito a una TAC potranno aiutare il tuo medico a fornire diagnosi più accurate, individuare disturbi o patologie difficili da scovare in altri modi o risultare molto utili in caso tu debba sottoporti a un intervento chirurgico.

Se hai una buona dimestichezza con la terminologia medica potresti interpretare da solo l’esito del tuo esame ma, in ogni caso, dovrai presentare il referto al tuo medico o allo specialista che ti ha prescritto la TAC per la sua valutazione. A seconda delle zone del corpo analizzate e delle eventuali criticità riscontrate, il report potrà essere più o meno lungo, con descrizioni molto precise delle strutture visualizzate. Una volta ottenuto il responso, affidati al tuo medico e segui le sue indicazioni.

Fonti| Humanitas; Istituto Superiore di SanitàGVM; Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

(Modificato da Alessandro Bai il 6-8-2020)

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