La tartaruga rossa, l’incanto della natura e della vita

Se vuoi essere immerso nelle acque azzurre dell’oceano e vivere affascinanti e oniriche avventure su un isola deserta, La tartaruga rossa è il film che fa per te. L’opera priva di dialoghi ha diverse chiavi di lettura, perfetta anche come fiaba per i più giovani.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Rubrica a cura di Francesca Camerino
30 Novembre 2020

"Tutta la nostra scontentezza per ciò che non abbiamo mi parve derivare dall'ingratitudine per ciò che abbiamo". 
William Defoe in Robinson Crusoe

Un film per cui immergerti in una natura incontaminata e avvolgente, per migliorare il rapporto con la natura e ritrovare te stesso.

La tartaruga rossa, film d’animazione di Michaël Dubok de Wit uscito in sala nel 2016 é un inno alle meraviglie della natura e una rappresentazione del ciclo della vita.

La natura benigna e maligna, assiste spesso impassibile all’operare dell’uomo. L’uomo, dal canto suo, che cerca di vincere a tutti i costi le sue battaglie, ricorda un po’ il naufrago più famoso di tutti i tempi, Robinson Crusoe, nato dalla penna di Daniel Defoe nel 1718.

L’uomo, proprio come Crusoe, dopo un naufragio a causa di una tempesta si ritrova spiaggiato su un sola tropicale. L’istinto di sopravvivenza, la sofferenza per la solitudine lo spingono ad attivare il suo ingegno e a tenersi impegnato. Inizia a costruire una zattera per riprendere il mare ma c’è qualcosa che glielo impedisce, un forza che proviene dal mare, una gigantesca tartaruga rossa che segue ogni suo movimento.

Ci prova per ben tre volte perché vuole conquistare il largo ma non vi riesce. La sua lotta è dura e viene messo alla prova in ogni fase delle sue lunghe e interminabili giornate, anche contro la solitudine mentre la natura non fa nulla per sostenerlo. E’ la rappresentazione del ciclo dell’esistenza fatta di ostacoli, sconfitte, solitudine, bisogno di amore e socialità, vecchiaia, morte.

Durante la sua permanenza sull'isola e dopo uno scontro con la tartaruga, incontra una donna emersa come per magia dall’oceano. Lei, ben presto, diventa una compagna con cui condividere le giornate e la genitorialità. In tre vivranno una vita serena con alcuni cataclismi naturali qua e là.

Durante lo scorrere della vita veniamo trascinati dalla poesia delle immagini e dall'immensità del mare che raccontano senza bisogno di parole. Le immagini chiare e coinvolgenti traggono ispirazione dalle atmosfere di Studio Ghibli, che è tra le case di produzione che concorrono alla realizzazione del film (franco-belga-giapponese), ma con l’apporto del character design europeo, in un mix di animazione tradizionale e CGI.

La pellicola sostenuta da un colonna sonora impeccabile di Laurent Perez del Mar, è una fiaba universale adatta ad adulti e bambini che racconta la nostra vita e quella collettiva. Spinge ad amare quello che ci circonda, ad apprezzare le manifestazioni della natura, a fare le scelte giuste per determinare almeno in parte il nostro destino.

Perché la felicità è lì accanto a noi, meglio ancora se a contatto e in sintonia con il creato, basta saperla scorgere.

Credits: disegno in copertina di Viola Colombi

Questo articolo fa parte della rubrica
Laureata in Lettere Moderne e giornalista pubblicista dal 2003, scrivo su tutto ciò che ruota intorno al fai da te, ai altro…