E quando la terra trema non tremiamo, e quando la terra parla noi facciamo silenzio, e perfino gli uccelli nel cielo si tacciono…
siamo figli di una giungla che ci tiene nel ventre, dal ventre nasciamo e nel ventre moriamo all’oscuro di tutto, ma sotto un mare lontano di stelle – Zia Claire e voce narrante
In un futuro non troppo lontano la natura e quel che resta dell’umanità lottano per la sopravvivenza e la libertà. Il film in 3d dal titolo Yaya e Lennie – The Walking Liberty, diretto e sceneggiato dall’ italiano Alessandro Rak e prodotto da Mad Entertainment ha come filo rosso l’ecologia.
Protagonista è l’ambiente umiliato e disastrato, forse a causa di un conflitto o di un’azione egoista degli uomini che ha reso l’universo invivibile. A decidere dell’umanità regna l’Istituzione che cerca di assoggettare gli esseri umani al proprio volere, per ripristinare l’ordine, soprattutto tra i giovani che sono l’anima della società e non vogliono essere “civilizzati” con la forza.
La natura, dal canto suo, cerca di riprendere il suo posto nel mondo, come i due protagonisti che si ribellano al nuovo ordine costituito nella città di Napoli. Yaya e Lennie, lei una ragazza decisa, lui un gigante buono, una coppia di "fuorilegge" insolitamente assortita: i due si sostengono e sono l’uno l’ombra dell’altra, lottano per la libertà, l'unica cosa che posseggono.
Nella giungla del nuovo mondo i nostri due giovani eroi rimettono in discussione i valori sui quali dovrà reggersi la ricostruzione del mondo. L’importanza della libertà e della difesa dell’ambiente sono al centro di questo film tutto italiano, altamente poetico che ammalia con le sue potenti immagini, suggerisce e non dice chiaramente.
L’opera ci spinge ad una riflessione grazie ad una storia ambientata a Napoli ma dal sapore universale che ci riguarda direttamente e ci esorta a non distrarci in tema di urgenze ambientali. Una visione consigliata e adatta a tutti.
Credits: disegno in copertina di Viola Colombi