L’acquario di Miami libera l’orca Lolita dopo 50 anni di cattività: verrà ospitata in un santuario marino

Gli attivisti per i diritti degli animali si battono da anni per la liberazione dell’enorme orca Lolita: e ora, dopo oltre 50 anni di cattività presso il Miami Seaquarium, l’animale in pericolo di estinzione tornerà nelle acque dell’Oceano Pacifico.
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Roberto Russo 4 Aprile 2023

L'orca Lolita finalmente verrà liberata! Lo hanno annunciato le autorità dell'Acquario di Miami insieme ai membri dell'organizzazione no-profit Friends of Lolita e al filantropo Jim Irsay, proprietario della squadra di football Indianapolis Colts. Dopo 50 anni di cattività, l'orca verrà restituita al suo habitat naturale.

Mentre gioiamo per la notizia, il pensiero va a tutti quegli animali che purtroppo continuano a vivere in cattività, e a Kiska, l'orca più sola al mondo, che è stata libera solo per il sopraggiungere della morte!

Chi è Lolita

Lolita – nota anche come Toki, Tokitae e Sk’aliCh’elh-tenaut – è un'orca nativa di quell'area nota come Stretto di Puget, nello Stato di Washington, nel nord-ovest degli Stati Uniti. Si tratta di una regione dell'Oceano Pacifico in cui sono presenti molte orche e Lolita era una di loro. Le orche dello Stretto di Puget sono considerate una specie in pericolo dal 2005, ma gli esemplari in cattività sono stati esclusi dalla lista di protezione creata dagli organismi internazionali per questa specie.

Lolita fu catturata nel 1970 e poco dopo fu acquistata dall'Acquario di Miami. Con un peso di 3,5 tonnellate, Lolita ha trascorso la sua vita in una piccola vasca esibendosi in spettacoli per il pubblico che l'ha scelta come preferita. Si stima che abbia 57 anni, il che la rende l'orca assassina in cattività più longeva del mondo. L'aspettativa di vita di un'orca femmina, infatti, è di 46 anni, quindi Lolita ha superato notevolmente questa media.

Anni fa, Lolita si è ammalata e da allora ha smesso di esibirsi, ma non ha mai riacquistato la libertà.

La liberazione

Sebbene l'acquario abbia sempre sostenuto che le condizioni di Lolita fossero migliori di quelle richieste dalla legge sul benessere degli animali, per decenni gli attivisti per i diritti degli animali ne hanno chiesto la liberazione. Il Miami Seaquarium, visto il deterioramento delle condizioni fisiche dell'orca, riteneva, però, che liberarla fosse più pericoloso che tenerla in cattività.

Nel giugno dello scorso anno, uno studio indipendente ha indicato che le condizioni di salute di Lolita erano migliorate, aprendo la porta a un possibile rilascio.

La PETA ha esultato per la notizia, e ha chiarito il proprio punto di vista: le condizioni dell'orca non erano così idilliache come si vuol far credere. Scrive PETA in un comunicato: “Lolita è stata rapita dalla sua casa quasi 53 anni fa e da allora langue nella vasca per orche più piccola del mondo. Dal 1980 non ha avuto la compagnia di un'altra orca, ha avuto pochissimi stimoli e nessuna opportunità di impegnarsi in modo significativo nella maggior parte dei comportamenti naturali delle orche, e trascorre le sue giornate galleggiando svogliatamente”.

Per People for the Ethical Treatment of Animals la liberazione di Lolita riveste un'importanza fondamentale: “Questa storica iniziativa di mandarla in un santuario marino invia un messaggio ai parchi marini come SeaWorld: i giorni in cui si confinano mammiferi marini altamente intelligenti e di vasta portata in prigioni desolanti sono finiti”.