
Uno dei primi dubbi che ti sarai posto, se hai pensato di acquistare un'auto elettrica, sarà stato: "Come posso percorrere lunghe distanze, se non trovo colonnine per la ricarica?". La limitata autonomia è sicuramente una delle ragioni per cui questi veicoli non hanno ancora soppiantato i colleghi a diesel o benzina. Ma dalla Svezia potrebbe arrivare la soluzione a tutti i problemi: un'autostrada che non solo rifornisce di energia i veicoli, ma lo fa mentre questi sono in movimento. Quest'anno sono in corso i lavori per elettrificare un tratto lungo quasi due chilometri, ma già nel 2018 era stato inaugurato un progetto simile: eRoadArlanda.
Si chiamerà Smart road Gotland e costituirà un tratto di 1,6 chilometri nella linea che unisce l'aeroporto dell'isola con la città di Visby, lungo in tutto 4 chilometri. È stata progettata grazie alla tecnologia sviluppata dall'azienda israeliana Electron Wirless: un sistema di piastre a induzione presenti nel rivestimento delle corsie e messe una accanto all'altra, fino a ricoprire tutta la distanza prevista. L'intero impianto è collegato a una centrale di controllo, in modo che venga tenuta monitorata l'energia impiegata e quella necessaria. I test partiranno a breve e verranno impiegati prima di tutto pullman e veicoli pesanti.
Ma un tratto elettrificato esiste già. Il 15 maggio 2018 era stata inaugurata l'eRoadArlanda per unire in modo ecosostenibile l'aeroporto di Stoccolma Arlanda al centro logistico di Rosenberg. Due chilometri a impatto zero, che hanno aperto la strada, è il caso di dirlo, alla rivoluzione dei trasporti in Svezia. Entro il 2030, infatti, il Governo prevede di realizzare 2mila chilometri di rete autostradale elettrificata, per un costo complessivo di oltre tre miliardi di euro e una riduzione di emissioni di CO2 che potrebbe arrivare anche all'80%.
La Svezia dunque, come spesso accade, sta facendo da apripista per un modo di muoversi più green e senza impatto per l'ambiente. In Italia, al momento, i progetti previsti per le eCar sono l'installazione di colonnine per la ricarica nelle aree di sosta delle autostrade e incentivi per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. È già qualcosa, ma come vedi si potrebbe fare molto di più.