Le mamme che lavorano e hanno figli sono stressate (e lo stress aumenta con il numero della prole)

Un recente studio ha analizzato i dati biologici di oltre seimila donne che hanno partecipato alla Household Longitudinal Survey. Ne è risultato che le mamme che lavorano e hanno un solo figlio sono stressate il 18% in più rispetto a quelle che non ne hanno, mentre quelle che hanno due figli raggiungono anche il 40%.
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Gaia Cortese 1 Febbraio 2019

Nel film “Ma come fa a far tutto?” uscito nel 2011, la protagonista, Sarah Jessica Parker, è una donna in carriera con due figli, che riesce a incastrare magistralmente impegni e viaggi di lavoro con le feste di compleanno dei bambini e le vacanze in famiglia. Un film che è stato tratto dall'omonimo bestseller di Allison Pearson, che la conduttrice televisiva Oprah Winfrey ha definito "l’inno nazionale delle madri lavoratrici". Perché è così. Prendersi cura della famiglia e della casa, e al contempo lavorare, è un’impresa da equilibristi, oltre a essere una fonte di notevole stress.

Un recente studio condotto dal professor Tarani Chandola della Manchester University, insieme a un team dell’Institute for Social and Economic Research at Essex University, ha analizzato i dati biologici presi dagli infermieri da 6.025 donne partecipanti alla Household Longitudinal Survey, il più grande sondaggio di questo tipo mai realizzato finora.

Ne è risultato che le donne che lavorano e hanno un figlio sono circa il 18% più stressate rispetto a quelle che non ne hanno; percentuale che sale addirittura al 40% in presenza di due figli. Se per moltissime mamme il risultato di questa ricerca è da tempo un dato conclamato, da oggi ne esiste anche una prova scientifica, anche perché lo studio ha preso in esame ben undici indicatori chiave dei livelli di stress cronico, considerando parametri biologici come la pressione del sangue e i livelli ormonali.

"Il conflitto tra lavoro e famiglia è associato a un aumento dello stress psicologico – ha spiega il professor Tarani Chandola -, e gli eventi stressanti ripetuti si traducono in stress cronico, che a sua volta influenza pesantemente la salute".

Esiste una soluzione? L’ideale sarebbe semplicemente lavorare meno, perché più che il tipo di lavoro, flessibile, da casa od organizzato diversamente, sono il numero di ore giornaliere dedicate alla carriera a creare livelli di stress cronico delle mamme lavoratrici. Quando non è possibile diminuire le ore di lavoro, diventa necessario affrontare tutto in maniera diversa, imparando per prima cosa a delegare e a non calarsi forzatamente nel ruolo di wonder woman efficiente, ma profondamente stressata.

La soluzione, quindi, può essere innanzitutto quella di saper delegare: farsi aiutare nelle faccende domestiche, istruire il marito a preparare una cena anche da solo, trovare una baby-sitter super fidata che non ti faccia stare in pensiero mentre sei in ufficio. Lo stress può essere ridotto notevolmente anche con una buona organizzazione di fondo perché correre da una parte all’altra come palline di un flipper impazzito, non porta benefici né alla mamma che lavora né alla famiglia.

Delegare e organizzare può permetterti anche di ritagliarti un po’ di tempo per te stessa: un’ora di palestra, una corsa al parco, un aperitivo con un’amica… perché poco tempo lontano da casa e dall’ufficio (senza né figli né capouffficio) ha un effetto rigenerante sorprendente. Provare per credere.

Fonte | Household Longitudinal Survey