L’importanza dei piccoli “grandi” gesti quotidiani

Forse esiste una sorta di karma dei piccoli gesti, perché è comprovato che non solo migliorano la vita di chi li riceve, ma anche quella di chi li offre agli altri. Non servono atti eroici, effetti speciali o colpi di scena. Serve solo una buona predisposizione alla gentilezza e all’educazione.
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Gaia Cortese 1 Marzo 2020

Come ti sentiresti se durante l'orario in ufficio un tuo collega ti portasse a sorpresa un caffè alla scrivania? E se la vicina di casa si offrisse per portarti a spasso il cane quando sei a letto con l’influenza? E se ancora un conoscente ti offrisse un passaggio in auto quando stai aspettando da venti minuti sotto la pioggia un autobus che non accenna ad arrivare?

Te lo dico io. Ti sentiresti BENE. Gratificato e riconoscente. Ma soprattutto, saresti SORPRESO, perché questi piccoli gesti, che possono cambiarti il resto della giornata sono spesso e volentieri, (ahimè) rari.

Eppure questi gesti possono fare davvero tanto: migliorare il tuo umore e quello delle persone che ti stanno vicino, favorire le tue relazioni sociali e migliorare l’ambiente dove lavori. Non sono atti eroici, sono solo dettagli che però fanno la differenza. Gesti che dimostrano la sincerità e la buona predisposizione di animo di una persona, che anche tu puoi mettere in atto.

Se non sai da dove cominciare, il modo migliore è iniziare a salutare in modo sincero chi incontri sulla tua strada. Accompagna il saluto con un sorriso, guarda negli occhi la persona e magari auguragli anche una buona giornata.

Una parola delicata, uno sguardo gentile, un sorriso bonario possono plasmare meraviglie e compiere miracoli.

William Hazlitt

Interessati poi a chi hai davanti. Chiedere a una persona come sta, ascoltare quello che ha da dire e, nel caso sia necessario, offrire il proprio aiuto, è un comportamento educato e gentile che ti mette in stretta relazione con un'altra persona e che dimostra una forma di riconoscimento. Tradotto: ti chiedo come stai perché mi interessa davvero e se posso fare qualcosa per venirti incontro lo faccio volentieri.

Un altro piccolo "grande" gesto è pronunciare la parola "grazie" quando qualcuno ti offre un aiuto, ti dà un'informazione, risponde a una tua richiesta o ti dimostra, a sua volta, la propria disponibilità. Sono poche le persone che ormai ti cedono il passo per cortesia o che ti offrono il passaggio tenendoti la porta aperta, ma nel raro (e fortunato) momento in cui si incontra qualcuno così, la cosa più bella da dire è "Grazie". Una parola di sole sei lettere che dice moltissimo: "Grazie, perché ti sono grato del gesto gentile nei miei confronti, perché me ne sobo accorto e non era assolutamente così scontato".

Chissà che in qualche modo ringraziare non rafforzi il comportamento educato delle persone e lo renda, nel tempo, virale.

Nei bei gesti che hanno il potere di dare una svolta positiva alla giornata, un capitolo a parte spetterebbe poi alle sorprese. E anche in questo caso, non occorrono effetti speciali. Nella mia personale top ten di sorprese che mi svoltano la giornata c'è la tazza di caffè fumante che trovo sul tavolo appena sveglia, le due parole scambiate con la proprietaria di una panetteria dove mi fermo prima di andare in ufficio, le feste del mio cane quando rientro a casa e i bambini che mi corrono incontro per salutarmi. Ma anche i thriller che mio padre si ricorda di prestarmi quando ci vediamo e le cene che riuniscono la famiglia una volta a settimana organizzate da mia madre.

Basta davvero poco. Per accorgersi poi che ogni piccolo gesto ha il potere di migliorarti come persona. Come succede a Mr. Indifferent in questo video.