Ti basta l'idea di iniziare una dieta per farti subito prendere da tristezza e sconforto? Allora c'è una buona notizia per te: il cibo sano ti rende felice. Unito a un po' di esercizio fisico, aiuta a contrastare i sintomi della depressione. Lo ha confermato uno studio dell'Università di Manchester che ha preso in considerazioni dati raccolti da quasi 46mila persone.
Il team di ricerca ha utilizzato un database di precedenti ricerche sull'associazione fra regime alimentare e depressione. È così emerso che è sufficiente un piccolo cambio nella tua dieta perché il tuo umore migliori di conseguenza. Ma c'è di più, per "piccolo cambio" non si intende una pizza o una fetta di torta in più, ma l'esatto contrario. Qualunque variazione che abbia a che fare con il perdere peso, il ridurre il quantitativo di grassi ingeriti e l'aumento delle proprietà nutritive sono una vera e propria arma contro la tristezza cronica.
"Nello specifico, consumare pasti ad alta concentrazione di nutrienti, ricchi di fibre e verdure, mentre si abbandonano i menù del fast food e gli zuccheri raffinati – spiega il dottor Joseph Firth, ricercatore onorario in Psicologia all'Università di Manchester e primo autore dello studio – sembra essere una misura sufficiente per limitare i potenziali effetti psicologici negativi del cibo spazzatura".
A proposito dei potenziali effetti del cosiddetto junk food, su Ohga ti avevamo già parlato di come possa causare dipendenza fino a rischiare di farti soffrire di vere e proprie crisi di astinenza.
Ma se vuoi costruirti una vera arma contro la depressione, allora dovrai aggiungere l'attività sportiva. Scegli uno sport che ti piace, oppure organizzati per andare al lavoro a piedi o in bicicletta. E se proprio non sai come incastrare tutti gli impegni, cerca almeno di ritagliarti mezz'ora ogni sera per una camminata veloce. Sembra che, soprattutto se sei una donna, per il tuo cervello sarà una vera e propria spremuta di benessere.
Fonte| "The effects of dietary improvement on symptoms of depression and anxiety: a meta-analysis of randomized controlled trials", pubblicato su Psychosomatic Medicine il 1 febbraio 2019