
La mastectomia preventiva è considerato un intervento profilattico, perché consiste nella rimozione del seno prima di sviluppare il cancro. Ma chi può valutare questo tipo di procedura e perché?
La mastectomia preventiva, o profilattica, è un intervento chirurgico per rimuovere uno o entrambi i seni per ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno. Nelle donne che hanno un’accertata mutazione del gene BRCA1 o BRCA2 può essere in grado di ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno del 95%. Nelle donne con una forte storia familiare, la riduzione del rischio è del 90%.
Come puoi capire, fare una mastectomia non garantisce che non svilupperai mai un cancro al seno perché tutto il tessuto mammario non può essere rimosso durante l'intervento chirurgico. A volte il tessuto mammario può essere trovato anche nell'ascella o nella pelle, sopra la clavicola o nella parte superiore della parete addominale.
Tieni, inoltre, presente che essere identificato come ad alto rischio non significa che sicuramente svilupperai il tumore. Il rischio delle donne portatrici di mutazione BRCA di ammalarsi di cancro mammario nel corso della vita è di circa il 60-80 per cento, mentre per le donne della popolazione generale è di circa il 12-13 per cento. Inoltre, ci sono anche altri modi per monitorare un eventuale insorgere della malattia. Come si decide se è la strada giusta? Prima di tutto non è una scelta urgente. Concediti il tempo di valutare tutti i pro e i contro. Potresti discutere delle tue preoccupazioni e dei tuoi sentimenti con un oncologo , un senologo, un chirurgo plastico e uno psicologo.
Si può prendere in considerazione la mastectomia profilattica se:
La mastectomia preventiva è un intervento molto importante e come tale ha rischi e complicazioni:
In Italia la mastectomia preventiva non è molto praticata. Si preferisce puntare sullo screening ravvicinato. Secondo le linee guida, nelle donne con BRCA1 e/o 2 positivi è indicato iniziare a sottoporsi alla risonanza magnetica della mammella ogni anno a partire dai 30 anni. Dopo i 40 anni, oltre alla risonanza magnetica con cadenza annuale,viene raccomandata anche la mammografia. Lo screening dovrebbe anche comportare un esame clinico annuale del seno da parte del medico e un'educazione alla consapevolezza del seno per familiarizzare con la normale consistenza del tessuto mammario. È poi molto importante condurre una vita sana che si traduce in mantenere un peso sano, fare esercizio quasi tutti i giorni della settimana, limitare il consumo di alcol ed evitare la terapia ormonale durante la menopausa. Inoltre, è importante seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura, ma anche di cibi integrali. Spesso è consigliato anche l’uso di farmaci. La strategia di chemioprevenzione prevede l’utilizzo di farmaci antiormonali (come il tamoxifene).
Fonte | Airc