Cure più efficaci e diagnosi più facili e tempestive. Sono queste le due direzioni imboccate da tempo dalla ricerca scientifica sulla malattia di Alzheimer, entrambe allo scopo di garantire una qualità di vita migliore per i pazienti e i loro famigliari. L'ultima novità nata da uno studio della Hong Kong University of Science and Technology (HKUST) riguarda un semplice test del sangue che sarebbe in grado di fornire una diagnosi precoce di Alzheimer con grande precisione.
I risultati ottenuti dai ricercatori sono stati pubblicati sulla rivista Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association e potrebbero presto offrire una valida alternativa agli attuali metodi di diagnosi per questa malattia neurodegenerativa, che vanno dalla puntura lombare all'imaging cerebrale, soluzioni però invasive, più costose e non sempre disponibili.
Al contrario, l'esame del sangue messo a punto dai ricercatori dell'università cinese sarebbe innanzitutto semplicissimo da effettuare e dunque di facile diffusione, a dispetto del meccanismo complesso che nasconde: il team guidato dalla prof. Nancy Ip ha infatti individuato 19 proteine plasmatiche, su un totale di 429, associate all'Alzheimer. Queste proteine sono poi state utilizzate per formare un biomarcatore, ovvero una sorta di "firma" lasciata nel sangue dalla patologia che ne consente quindi la diagnosi, attraverso un sistema a punteggio che permette di distinguere i pazienti malati dalle persone in salute con un livello di precisione superiore al 96%. Secondo Nancy Ip, "grazie ai progressi nello sviluppo di tecnologie ultrasensibili di rilevamento delle proteine nel sangue siamo riusciti a sviluppare una soluzione diagnostica semplice, non invasiva e precisa per l'Alzheimer, che faciliterà di gran lunga lo screening di popolazione e permetterà di capire lo stadio della malattia".
Oltre a rilevare le tracce della patologia nel plasma, infatti, il sistema ideato dal team della HKUST renderà possibile, sempre tramite esame del sangue, capire se il paziente si trovi in una fase iniziale, intermedia o avanzata della malattia. Gli stessi segnali utilizzati per la diagnosi, inoltre, potranno essere sfruttati per monitorare lo sviluppo del morbo di Alzheimer nel tempo.
Circa un anno fa, ti avevamo parlato della possibilità di diagnosticare l'Alzheimer in anticipo rispetto alla comparsa dei primi sintomi proprio grazie agli indizi lasciati nel sangue da una proteina. Oggi, per la prima volta, parliamo della nascita di un semplice test che può "leggere" questi segnali: come vedi, la scienza non si è mai fermata.
Fonte| "Large-scale plasma proteomic profiling identifies a high-performance biomarker panel for Alzheimer's disease screening and staging" pubblicato su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association il 28 maggio 2021