Natura, Consumo di suolo e Vestiti: ecco le belle notizie sull’ambiente

Dalla legge sul ripristinare le aree naturali in Europa, alla legge francese sul rammendare i vestiti, passando per la riduzione di centrali a carbone. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (30 giugno – 13 luglio 2023), che faranno contento te e la Terra.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
13 Luglio 2023

La Nature Restoration Law è legge

Vittoria, sul filo del rasoio però. La legge sul ripristino delle aree naturali europee del 20% entro il 2030 e del 100% entro il 2050, di cui stiamo parlando da qualche giorno, è stata approvata dal Parlamento Europeo con 336 voti a favore, 300 contrari e 13 astenuti.

Fortemente sostenuta dai Socialisti, dai Verdi, dalle Sinistre e da gran parte dei Liberali, contrari invece alcune associazioni di agricoltori e il Partito Popolare europeo.

Ecco cosa prevede nello specifico la Nature Restoration Law:

  • Ridurre del 50% l'utilizzo dei pesticidi entro il 2030
  • Ripristinare il 20% delle aree terrestre e marine dell'UE entro il 2030
  • Garantire che non si perdano gli spazi verdi urbani che abbiamo già
  • Salvare gli impollinatori
  • Garantire che ci sia una copertura di vegetazione del 10% per ogni città
  • I fondi messi a disposizione dall'Europa sono 100 miliardi di euro e poi verranno allocati tra i vari Stati
  • Dopo il voto che ha approvato la legge, verrà steso un testo che sarà ratificato entro il 2024, dopo sarà obbligatorio rispettarlo
  • Ogni paese dovrà pre vedere un piano

La Francia approva il bonus rammendo per andare contro lo spreco di vestiti

Da ottobre in Francia sarà possibile avere sconti sulle fatture dei negozi autorizzati che si occupano di riparazione dei capi d’abbigliamento: calzolai e sarti. Si tratta di una misura che rientra nella logica delle politiche europee del riuso.

L'aiuto verrà introdotto quando 500 sarti e calzolai saranno certificati da Refashion, l'organizzazione ecologica partner del governo. Per ora solo la metà del numero previsto ha presentato domanda. "La missione di Refashion, attraverso il Fondo per la riparazione, è di aumentare il volume di tessili e calzature riparati in Francia del 35% entro il 2028″, si legge sul sito dell'associazione. E l'associazione, assieme al supporto del Ministero della Transizione Ecologica francese, lo vuole fare tramite due categorie:

  • Artigiani: aziende con una o più botteghe, reti in franchising o simili, player 100% digitali o ibridi, riparatori a domicilio, ecc.
  • Marchi e distributori: soluzioni interne, subappalti con o senza white label, partnership, ecc.

Il fondo in questione è composto fondamentalmente da due parti: il bonus rammendo e le azioni complementari al bonus, "che aumentano la consapevolezza del sistema, formano gli operatori del settore su questioni specifiche, aumentano il profilo della comunità".

L’Europa promuove una legge contro il consumo di suolo

Ogni 365 giorni in Europa perdiamo 1 miliardo di tonnellate di suolo a causa dell'erosione. Un dato molto preoccupante che, forse, sta facendo aprire gli occhi a chi comanda a Bruxelles. Aggiungiamone un altro: oltre il 60% di tutti i terreni dell'Unione Europea sono insalubri. Per questo motivo la Commissione UE vuole promuovere una legge che tuteli il suolo e quindi di conseguenza anche un po' l'agricoltura.

La norma come detto all'inizio sarà importante anche per il settore agricolo e infatti verranno messe in campo alcune tecnologie che potranno contribuire a rafforzare la resilienza dei terreni. Una di queste è la tecnica genomica (NGT), strumento che consente di sviluppare varietà vegetali resilienti al cambiamento climatico e anche ai batteri o parassiti nocivi. Quindi questo vuol dire anche minor utilizzo di pesticidi. 

Pichetto Fratin riduce le centrali a carbone e blocca quelle a olio combustibile

"Velocizzare la decarbonizzazione garantendo la sicurezza energetica del Paese", lo ha detto il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin dopo aver firmato il documento con il quale chiede a Terna, ARERA e GSE di rivedere la produzione di energia elettrica da carbone, da olio combustibile, da biomasse solide e bioliquidi sostenibili.

Il Ministro ha chiesto di fermare le centrali a olio combustibile e di ridurre al minimo la produzione di energia da quelle a carbone. Il precedente atto di indirizzo del 31 marzo 2023 conteneva già delle indicazioni sull'ottimizzazione dell’utilizzo dei combustibili diversi dal gas con lo scopo di risparmiare al massimo la materia prima, ora Pichetto Fratin ha chiesto di rivedere anche il piano di massimizzazione del carbone. Ciò è stato possibile perché nell’ultima riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema del gas naturale è emerso uno scenario differente, più rassicurante in merito al "livello di riempimento degli stoccaggi di gas", che vede una contrazione della domanda elettrica e un incremento della produzione idroelettrica.

“Gli stoccaggi riempiti all’82% già a fine giugno e la maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili ci hanno consentito di attivare queste nuove disposizioni che riescono a tenere insieme due dei grandi obiettivi: velocizzare la decarbonizzazione garantendo la sicurezza energetica del nostro Paese”, afferma il ministro Pichetto Fratin.

Certificazione Ecodesign

Uno dei principali motivi per cui acquistiamo ancora prodotti meno sostenibili di altri è la maggiore disponibilità. Non solo, c'è anche il "fattore convenienza" che, purtroppo, spaventa i consumatori. Cosa accadrebbe però se, oltre al prezzo, l'Unione Europea obbligasse i produttori a certificare la merce con un'etichetta?

Ti sto parlando di Ecodesign, la nuova misura UE volta a introdurre degli standard minimi per rendere sostenibili, durevoli ed ecologici quasi tutti i prodotti presenti sul mercato. Rendere i nostri prodotti più durevoli è già un obiettivo comunitario: già nel 2022 infatti l'Unione europea aveva prima proposto, poi approvato un disegno di legge sul diritto alla riparazione.

Secondo uno studio promosso proprio dall'UE, il 77% dei cittadini europei preferirebbe riparare un dispositivo piuttosto che comprarne uno nuovo. Il 79% dei cittadini dell’Unione invece ritiene che i produttori dovrebbero essere tenuti a semplificare la riparazione dei dispositivi digitali o la sostituzione dei singoli componenti.

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…