Cinque notizie, quattro luoghi e una dieta premiata come la migliore del 2024. In questa settimana le buone notizie per l'ambiente riguardano alcuni Paesi o città italiane ed europee. In particolare andremo ad Amsterdam per parlarti di come i bagni pubblici da tempo servono anche per raccogliere le urine di cittadini e turisti utilizzate poi come fertilizzante. Torniamo in Italia per parlare della Liguria, la prima regione d'Italia per biodiversità di piante e più a sud Roma, invece ha presentato, come prima città, un piano per l'adattamento climatico. In Galles invece si iniziano a sperimentare anche le zone 20km/h. E infine anche per il 2024 la dieta migliore al mondo è la dieta mediterranea.
Da oltre dieci anni Amsterdam, la capitale olandese, sta utilizzando l'urina di cittadini e turisti per creare fertilizzanti biologici. Se la cosa potrebbe crearci all'inizio un po' di disgusto, approfondendo questa scelta scopriremmo che invece si tratta di un'ottima trovata. I fertilizzanti in Europa vengono utilizzati soprattutto nel settore dell'agricoltura, quella intensiva per sostenersi non riesce a far ricorso esclusivamente a quelli di origine naturale (feci, urina, etc), ma ha bisogno di realizzare dei composti chimici che se da una parte servono per far crescere in maniera rigogliosa le piante, dall'altra, a lungo andare, sono un danno per l'ambiente, per la fauna e anche per gli esseri umani. L'uso eccessivo dei fertilizzanti e di pesticidi contribuisce al deterioramento del suolo. Questo liquido infatti contiene azoto, potassio e fosforo, tutte sostanze che vengono utilizzate per realizzare i fertilizzanti chimici a uso industriale. Puntare sull'urina è conveniente, il documento infatti spiega che: "grazie all'estrazione del fosfato dalle acque reflue di Amsterdam, si possono risparmiare 400.000 euro all'anno e fertilizzare 10.000 campi da calcio".
La Liguria è la regione italiana con la maggiore varietà di piante e fiori, sia in termini di specie autoctone che di specie aliene.
L'ha confermato un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Plants, coordinato da Lorenzo Peruzzi dell'Università di Pisa, che ha analizzato i dati relativi alla presenza di piante vascolari (cioè quelle dotate di radici, fusto e foglie) in tutte le regioni italiane. I dati sono stati raccolti da diverse fonti, tra cui banche dati nazionali e regionali, pubblicazioni scientifiche e osservazioni dirette.
Nella settimana in cui Bologna ha realizzato il piano per essere la prima città italiana a diventare completamente città 30, in Campidoglio, a Roma, la Giunta ha presentato il piano strategico di adattamento climatico. Nel caso il Comune dovesse approvarlo, Roma diventerebbe la prima città italiana nella storia ad aver adottato questo piano che servirà per mettere in sicurezza il territorio dagli impatti climatici previsti al 2050.
Si tratta di un documento di 400 pagine che adesso, dopo essere stato annunciato, sarà sottoposto a consultazione cittadina per poi ritornare in Giunta entro il 30 aprile, giorno in cui è prevista l'approvazione finale.
Roma ha puntato a realizzare una strategia urbana contro la crisi climatica per modificare alcune aree del proprio territorio che a causa del riscaldamento globale stanno subendo modifiche che rischierebbero di provocare disagi e danni anche a tutti i cittadini che le vivono. Infatti lo stesso Comune spiega che "a Roma l'aumento del caldo è più marcato rispetto a tutti gli altri capoluoghi di regione italiani".
È quanto emerge dall'ultima analisi dell'U.S. News & World’s Report’s, il nuovo best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori, che ha preso in esame diversi stili di alimentazione.
In ordine, l'ultima analisi sul tema ha indicato nella classifica le prime cinque migliori diete al mondo:
Se anche tu sei uno di quelli a cui proprio non va giù il limite di velocità a 30 km/h, sappi che c'è probabilmente c'è chi è più arrabbiato di te. Nelle città del Galles, infatti, si sta sperimentando una velocità all'interno dei centri urbani ancora più ridotta: stiamo parlando del limite a 20 km/h. Anche se non sei d'accordo con noi, voglio spiegarti perché in realtà con il tempo queste scelte fanno bene alla città in cui vivi e a te stesso. Il nostro ragionamento quindi merita qualche minuto di attenzione. Si tratta del primo Paese al mondo e il primo Stato del Regno Unito che ha deciso di introdurre questa misura.
Se da una parte il limite a 30 km/h potrebbe rallentare il tragitto che devi fare per spostarti, dall'altra una scelta del genere pulisce l’aria che respiri, abbassa le concentrazioni di polveri sottili Pm10, Pm2,5 (e quindi non ti costringe ad abbandonare la macchina durante le domeniche ecologiche), abbassa i picchi termici estivi con una sorta di effetto di “condizionamento” naturale dell’aria, produce un effetto psicologico riposante e, in ultimo, riduce l'inquinamento acustico. Tutti noi, te compreso, vorremmo una città più silenziosa, e se proprio non vogliamo rinunciare agli spostamenti privati (anche se sarebbe molto meglio), allora è nostro dovere ridurli e organizzarli al meglio.