Capodogli, satelliti, ghiacciai, solare e barriere coralline: Scopri le 5 buone notizie della settimana

Dall’area marina protetta istituita per i capodogli, al terzo parco solare galleggiante al mondo, passando per il primo satellite che rivelerà la CO2 delle singole strutture. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (9novembre – 16 novembre 2023)
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
16 Novembre 2023

Le 5 buone notizie sull'ambiente di questa settimana riguarderanno in gran parte  l'ecosistema marino della terra, con l'istituzione della prima area protetta per i capodogli in via d'estinzione e con la scoperta di due grandi barriere coralline. Per quanto riguarda il capitolo energia è stato creato, in Indonesia il terzo parco solare galleggiante al mondo, invece il Canada ha lanciato nello spazio il primo satellite che rileverà la CO2 di singole industrie. E l'Italia?  L’Italia ha adottato la dichiarazione di Parigi per Poli e Ghiacciai.

La prima area marina protetta al mondo per i capodogli

A breve nascerà una delle prime aree marine protette al mondo solamente per i capodogli in via di estinzione. Si tratta di 800 chilometri quadrati di acque che accerchiano l'isola caraibica di Dominica e queste, a breve, verranno dichiarate riserva naturale. Un'azione portata avanti dal Presidente del Consiglio della Dominica, Roosevelt Skerrit che servirà non solo per salvare la vita di questi animali, ma aiuterà anche ad aiutarci nella lotta alla crisi climatica.

"Vogliamo garantire che questi animali maestosi e altamente intelligenti siano al sicuro e che continuino a mantenere sane le nostre acque e il nostro clima. Secondo gli scienziati, la riserva non solo proteggerà gli animali, ma aiuterà anche a combattere il cambiamento climatico."

Il nuovo parco solare galleggiante in Indonesia

Qualche giorno fa, l'azienda di energia rinnovabile Masdar ha annunciato di aver completato l'installazione dell'impianto solare galleggiante nel bacino idrico di Cirata, situata nella provincia occidentale di Giava – Indonesia. Si tratta del terzo impianto più grande del mondo e occuperà solo il 4% del bacino, producendo invece circa 1 GW di picco.

L’obiettivo del governo di Giacarta è accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, per un progressivo abbandono del carbone e una riduzione significativa del petrolio. E con questo impianto si è posata una prima grande pietra, anche perchè stando ai dati forniti dalla società produttrice dell'impianto, i pannelli fotovoltaici garantiranno la produzione d'energia per soddisfare il fabbisogno energetico di 50mila case. Inoltre garantirebbe un recupero di emissioni pari a 214mila tonnellate di CO2, ogni anno.

Oggi le fonti energetiche rinnovabili rappresentano il 12,3% del mix energetico dell’Indonesia e anche grazie al solare galleggiante il Paese potrà tentare di raggiungere il difficile obiettivo del 23% entro il 2025 (e le zero emissioni nette entro il 2060).

Un robot ha scoperto due grandi Barriere Coralline

All'interno dell'arcipelago delle Galápagos sono state scoperte due nuove barriere coralline totalmente incontaminate. Una grande circa 250 metri, l'altra addirittura 800 metri (quindi per darti un'idea grande quanto 8 campi da calcio). A localizzarle, a circa 370-420 metri di profondità, è stato un robot sottomarino chiamato ‘SuBastian', il quale ha mappato l'intera area grazie alla sua tecnologia laser. A pilotare il robot sono stati 24 ricercatori internazionali presenti sul posto, a bordo della nave con la quale hanno iniziato la campagna esplorativa durata 30 giorni. Oltre le due grandi barriere coralline, ‘SuBastian' ha ritrovato anche due montagne marine, mai mappate fino a ora.

L’Italia ha adottato la dichiarazione di Parigi per Poli e Ghiacciai

Montagne con poca neve e temperature sempre più alte. Questo è lo scenario attuale in Italia a novembre 2023, dopo l'ottobre più caldo di sempre e un anno in cui la temperatura ha superato il record da quando esistono gli strumenti di misurazione.

In questo contesto si inserisce l'adesione del'Italia alla "dichiarazione di Parigi per Poli e Ghiacciai", un documento firmato da 20 Paesi nel corso della Cop27 in Egitto con l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione sullo stato della criosfera in diverse aree del mondo e, al contempo, scongiurare l'innalzamento del livello dei mari. "L'Italia è pronta a collaborare con tutti i Paesi che svolgono attività di ricerca scientifica ai Poli", ad annunciarlo il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel corso del vertice One Planet Polar Summit, l’evento internazionale di Parigi che si è concluso questo pomeriggio al termine di tre giorni di lavori.

La dichiarazione appena firmata dall'Italia si chiama "Ambition on Melting Ice", mostra come gli effetti sull'essere umano, se non saranno prese delle misure concrete, potrebbero essere molto rischiosi. Un rapido scioglimento dei ghiacci a livello mondiale infatti apre a più scenari:

  • la scomparsa di popolazioni indigene
  • una rapida acidificazione degli oceani polari
  • la scomparsa di isole e zone abitate molto vicine al livello del mare

Un nuovo satellite rileverà la CO2 di case, aziende e industrie

Si tratta di un satellite di nuova generazione progettato e lanciato da una società canadese, con sede a Montreal, di monitoraggio delle emissioni, la GHGSat. È la prima volta in assoluto che un satellite dallo spazio riuscirà a rilevare tutte le emissioni di CO2 che verranno prodotte, non dalle Nazioni o Continenti, ma da singole strutture, quindi anche da casa tua, dalla tua azienda, dalla ‘centrale di carbone x'.

Il satellite, chiamato Vanguard, è stato già lanciato dalla base spaziale di Vandenberg in California ed è operativo. Quel che ha fatto sapere la società canadese è che i dati raccolti non saranno a disposizione di tutti, ma potranno essere venduti solamente alle singole industrie, ai team di ricerca e ai governi nazionali e internazionali. Lo scopo infatti è che attuando il meccanismo di vendita dei dati, chi realmente è interessato ad acquistarli potrebbe essere interessato anche a ridurre le proprie emissioni. 

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…