Rifiuti, riparazioni rinnovabili riqualificazioni urbane e batterie: Scopri le 5 buone notizie della settimana

Dal nuovo modello di gestione dei rifiuti della Toscana, al trattato europeo approvato sulle riparazioni, passando dal record del Portogallo sull’energia rinnovabile. Ecco le ultime novità green e sostenibili per l’ambiente della scorsa settimana (23novembre – 30 novembre 2023)
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
30 Novembre 2023

Quasi tutto nel segno della lettera R. Le buone notizie di questa settimana arrivano direttamente dalla Toscana che ha approvato un nuovo sistema di rifiuti con l'IA. Il Portogallo ha segnato un record mondiale sulla produzione di energia per 6 giorni di fila solamente con l'utilizzo delle rinnovabili. Restando in Europa, l'Unione ha poi approvato il trattato sulla riparazione di prodotti elettronici per ridurre lo smaltimento altamente inquinanti. Spostandoci a Tokyo invece un architetto di fama mondiale riqualifica un intero quartiere abbandonato e il 90% dei residenti che erano andati via anni fa sono tornati a viverci. Infine la Goldman Sachs analizza il mercato delle batterie e annuncia che è avvenuto il primo vero calo del prezzo significativo. Un record mai visto dal 2018 in avanti.

La Toscana diventa l'avanguardia nazionale nella gestione dei rifiuti

Intelligenza artificiale e condivisioni di dati su un database online: ecco come funzionerà la nuova raccolta differenziata della Regione Toscana, che potrebbe cambiare il futuro della gestione dei rifiuti. Un nuovo modo di prelevare la nettezza urbana è stato introdotto negli ultimi giorni dalla giunta del Presidente di Regione, Eugenio Giani, e potrebbe spegnere sul nascere tutti i tentativi di chi non rispetta le regole.

Il cassonetto intelligente che verrà introdotto si chiama Genius, ed era già stato sperimentato nel Comune di Lastra a Signa (FI, dove erano stati introdotti 110 modelli di questo tipo. In questo caso, il cassonetto funziona tramite un'app o un pass-chiavetta elettronico associato al contratto che ogni cittadino ha con l'azienda che si occupa della gestione dei rifiuti sul territorio, per migliorare la tracciabilità dei flussi dei rifiuti. Ogni volta che un cittadino depositerà il sacco, la misura verrà associata all'identità e alle tariffe che corrispondono al costo del servizio.

I prezzi delle batterie per le auto elettriche registrano un crollo

Secondo una ricerca condotta da Goldman Sachs Research è previsto che i prezzi delle batterie scendano a 99 dollari per kilowattora (kWh) di capacità di stoccaggio entro il 2025, una diminuzione del 40% rispetto al 2022 (la previsione precedente era per un calo del 33%). Di conseguenza questo vuol dire che meno la batteria costa (il componente del veicolo di lavorazione maggiore), meno costa la vettura. È sempre stato quello che le grande compagnie automobilistiche hanno sempre detto.

Sempre Goldman Sachs stima che quasi la metà del calo deriverà dal calo dei prezzi delle materie prime per i veicoli elettrici come litio, nichel e cobalto. Si prevede che i prezzi delle batterie diminuiranno in media dell’11% all’anno dal 2023 al 2030, scrive Nikhil Bhandari, co-responsabile dell’Asia-Pacific Natural Resources and Clean Energy Research di Goldman Sachs Research, nel rapporto del team.

Portogallo alimentato al 100% da energia rinnovabile per 6 giorni

Il Portogallo è il primo Paese in Europa e nel mondo a essere riuscito ad alimentarsi, a livello energetico, utilizzando solamente fonti rinnovabili per oltre 159 ore. Si tratta di 6 giorni di elettricità prodotta in modo ecosostenibile e nessuno prima c'era mai riuscito. Dal 31 ottobre al 6 novembre sono stati generati circa 1102 gWh grazie alle principali fonti di energia rinnovabile del Portogallo, ovvero l’eolico e il solare, le quali in futuro potrebbero essere combinati in impianti ibridi, cosicché la produzione di energia pulita possa diventare la più completa possibile.

Un distretto di Tokyo abbandonato si trasforma nella città del futuro

Lo studio Heatherwick ha ricreato da zero un quartiere grande 81mila metri quadri e il primo pensiero è andato allo spazio pubblico. È stato infatti realizzato un parco urbano di 24mila metri quadri  e intorno a esso, nuove residenze, spazi commerciali, gallerie d'arte, templii, uffici, ristoranti, bar e hotel. Insomma tutto quello che deve esserci in una città. Tutte le nuove costruzioni ovviamente presentano la migliore efficienza energetica sul mercato.

“Siamo stati ispirati a creare un quartiere che si connettesse con le emozioni delle persone in un modo diverso. Combinando strutture culturali e sociali con uno straordinario paesaggio tridimensionale ed esplorabile, è stato possibile offrire ai visitatori e alla comunità locale un luogo in cui connettersi tra loro e godere di spazi pubblici verdi e aperti. Questo è un luogo pubblico gioioso e unico per Tokyo, progettato per essere apprezzato per molti anni”, ha sottolineato Thomas Heatherwick, fondatore di Heatherwick Studio.

E poi altro tassello fondamentale come il verde urbano è stato quello della scuola. È stata progetta una delle più grandi scuole di Tokyo, la British school of Tokyo, grande circa 15mila metri quadri. E poi questo ha comportato anche al ripensamento della mobilità. Gli altri punti di forza del quartiere sono, infatti, i tanti spazi pedonali, preferiti rispetto all'utilizzo di qualsiasi altro veicolo privato o pubblico. 

L’Unione Europea dà un primo via libera al diritto alla riparazione

Il Parlamento europeo ha approvato la nuova proposta comunitaria sul diritto alla riparazione, per intervenire e dare una spinta al processo di economia circolare di tutti gli Stati UE. La misura era già stata discussa a fine ottobre dai deputati europei, che avevano adottato misure "per stimolare i consumatori a riparare i prodotti invece di acquistarne di nuovi". Tramite questo lavoro l'Unione europea potrà consentire l'accesso ai pezzi di ricambio a prezzi praticabili per tutte le attività che si occupano di riparare gli oggetti, e quindi allo stesso tempo permettere una maggiore scelta per i consumatori.

Ogni spreco ci riguarda, tanto che per quanto riguarda la riparazione di oggetti rotti o che non funzionano, più le stime europee dicono che i cittadini UE persone circa 12 miliardi di euro. E secondo la Commissione, in Europa, smaltire anziché riparare o riutilizzare i prodotti genera circa 261 milioni di tonnellate di emissioni equivalenti di CO2 ogni anno sprecando circa 30 milioni di tonnellate di risorse e 35 milioni di tonnellate di scarti. Così la nuova proposta mira a estendere il diritto alla riparazione anche oltre al periodo di garanzia dei prodotti. Per questo, si legge in una nota del Parlamento europeo, "i deputati chiedono che le riparazioni vengano effettuate in tempi ragionevoli e che i produttori possano offrire ai consumatori dispositivi sostitutivi in prestito".

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…