Non solo quello che mangi: anche cosa bevi può incidere sull’ambiente

Probabilmente saprai già che agricoltura e allevamento intensivi non sono ecosostenibili. Ma continuerai a pensare solo a quello che mangi. invece anche cosa scegli di bere può avere un impatto sull’ambiente. Lo dimostra una ricerca dell’Università di Padova che ha calcolato l’erosione del suolo provocata dai vitigni di Prosecco.
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Quando pensi agli alimenti insostenibili, probabilmente ti verranno in mente la carne o gli ortaggi coltivati in serra. Insomma, prodotti che si mangiano. Ma anche quello che bevi ha un suo peso. Secondo uno studio dell'Università di Padova i vitigni di Prosecco provocherebbero un'erosione del suolo pari a 31 volte la soglia considerata sostenibile dall'Unione Europea. E il terreno non è una risorsa illimitata. Per questo motivo la ricerca suggerisce che se non vengono cambiate le modalità con le quali si coltivano le viti per il celebre vino da aperitivo, alla lunga potrebbe trattarsi di un prodotto con grandi ripercussioni sull'ambiente.

Per capire meglio di quale soil footprint, ovvero impronta ecologica, si parla, ti potrebbe essere utile qualche dato: per ottenere la bottiglia che hai stappato ieri sera assieme agli amici sono stati consumati 3,3 chili di terreno. E di quelle bottiglie ne vengono prodotte 446 milioni ogni anno, in gran parte nella provincia di Treviso, ovvero l'area nella quale è nato questo vino.

Ma cosa significa erosione del suolo? Che il terreno piano piano si impoverisce e perde i nutrienti e le sostanze organiche che trasmette alle coltivazioni e che rendono buono e salutare quello che mangi o bevi. Non solo, ma pian piano inizia anche ad abbassarsi. Un fenomeno, in realtà, del tutto naturale e che, di norma, avviene a una velocità di circa 1 millimetro ogni anno. Se però il ritmo aumenta, allora diventa un problema.

Ogni bottiglia consuma 3,3 chili di terreno

In generale, questo tipo di agricoltura può presentare diverse insidie per suolo. Se pensi ai vigneti, infatti, ti verrà subito in mente una collina, più che il classico campo in pianura. Si chiama proprio "agricoltura da versante" e può raggiungere anche il 70% di pendenza. La vite avrà di conseguenza più difficoltà a rimanere stabile, mentre la terra ha meno capacità di trattenere l'umidità e le proprietà nutritive. Infine, una situazione di questo tipo, rende il campo più esposto ai fenomeni atmosferici, come il vento, le piogge e la grandine. Se poi, come accade in questi ultimi anni, le precipitazioni si concentrano in pochi giorni e sono molto abbondanti, lo scenario peggiora.

Per farla breve, i ricercatori hanno stimato che si possono perdere fino a 400mila tonnellate all'anno di suolo.

Ma qualche soluzione esiste. Ad esempio, allargare la cosiddetta fascia di contenimento: siepi, alberi e erbe spontanee che circondano le coltura e contrastano l'eccessivo utilizzo del terreno. Utile potrebbe essere anche prendere in prestito i terrazzamenti dalla montagna e adattarli alle viti. Anche se l'iniziativa migliore, quanto difficilmente praticabile, sarebbe quello di mettere in pausa un campo ogni tanto, per dargli il tempo di riprendere il ciclo naturale e di ricostruire i nutrienti presenti nel suolo.

Ma cosa potresti fare tu? Non smettere di bere Prosecco, certo, ma informarti meglio su chi e come lo produce. Serviranno ancora nuovi approfondimenti per confermare questi risultati, però un dato è certo: anche quello che bevi conta.

Fonte| "Estimation of potential soil erosion in the Prosecco DOCG area (NE Italy), toward a soil footprint of bottled sparkling wine production in different land-management scenarios", pubblicato su Plos One il 1 maggio 2019

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…