Vuoi adottare un’alimentazione sostenibile? Prova a seguire i 12 consigli della FAO

Più verdure e meno carne rossa, cereali integrali al posto di quelli raffinati, prodotti di stagione e una dieta varia invece che piatti pronti e cene veloci al fast food. È proprio un cambio culturale e di abitudini quello che ti viene chiesto per rendere la tua alimentazione sostenibile. Ma ricorda che quello che fa bene al Pianeta è anche più sano per te.
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
24 Dicembre 2019

Ne abbiamo parlato a lungo, in questa rubrica, di come il mio e il tuo modo di mangiare non siano per nulla sostenibili. Ci siamo abituati a un tipo di dieta che oltre ad essere poco sana contempla tutta una serie di piccole e grandi abitudini che hanno un impatto incredibile sul Pianeta. La produzione di materie prime è responsabile dell'emissione del 25% dei gas serra nell'atmosfera e dell'utilizzo del 70% delle risorse idriche. A questo punto, dunque, la domanda che dovresti farti è: come posso rendere il mio menù più sostenibile?

Innanzitutto tieni presente che questo cambio di rotta non può avvenire dall'oggi al domani in modo drastico. Si tratta infatti di compiere piccoli, ma progressivi passi verso un modo diverso di mangiare e di scegliere cosa acquistare e in quali negozi. Dovrai naturalmente rivedere le tue abitudini, anche per quanto riguarda l'organizzazione della tua giornata, e qualche volta anche il budget che ogni settimana destini alla spesa. Piccoli sacrifici, ma che compi prima di tutto per te stesso. Non puoi sperare di vivere in un mondo più ospitale e di consegnare una Terra in condizioni decenti ai tuoi figli se la tua alimentazione non diventa più sostenibile. Inoltre, la base di partenza è la scelta di prodotti più sani, che ti aiuteranno a rimanere più in forma e prevenire alcune malattie, oltre che ad avere una vecchiaia più in salute.

Come quindi su Ohga ti diciamo da sempre, prenderti cura dell'ambiente significa voler bene prima di tutto a te stesso. La FAO ha stilato una lista di 12 regole da seguire per una dieta che riduca le emissioni inquinanti. Perché non provi a integrarne una per volta nelle tue abitudini? Ormai il 2019 è finito, potrebbe essere un buon proposito per il nuovo anno che arriva!

  1. Meglio i prodotti di derivazione vegetale: non che tu debba per forza diventare vegetariano, ma cerca di limitare il consumo di carne a due volte la settimana e soprattutto pensaci due volte prima di aggiungere l'affettato in qualsiasi ricetta tu stia cucinando o prima di ordinare l'hamburger dal solito fast food vicino casa. Riduci anche il consumo di latte vaccino e di formaggi, scegliendo magari le alternative di soia e di riso.
  2. Varia sempre quello che metti in tavola: per essere sicuro di non scadere sempre nella scelta della svizzera veloce da cucinare in padella, o di acquistare pomodori in qualsiasi periodo dell'anno, una buona strategia è quella di variare sempre quello che porti sulla tavola. Anche lo stimolo ad abbandonare le monoculture intensive per riscoprire ortaggi ormai dimenticati può arrivare dal consumatore.
  3. Scegli prodotti nutrienti e sani: non solo per stare meglio, ma anche per ottimizzare le risorse che hai a disposizione. Mangiando ad esempio cinque porzioni di frutta e di verdura al giorno, avrai meno fame e diminuirà la tentazione di gettarti sullo snack industriale di turno. Un prodotto lavorato infatti inquina molto di più e garantisce un minor apporto di nutrimenti rispetto al fresco.
  4. Scegli prodotti di stagione e a chilometro zero: e biologici, aggiungerei. Prediligi quindi quelli che non hanno avuto bisogno di serre o di strumenti per ricostruire il clima primaverile anche in inverno. Inoltre, cerca di evitare alimenti che hanno avuto necessità di ricevere elevate dosi di fertilizzanti e pesticidi, che inquinano il suolo, le falde acquifere e l'aria. Questo significa anche prediligere i mercati e i piccoli negozi, al posto della grande distribuzione.
  5. Meglio gli ingredienti freschi: come ti dicevo prima, i piatti pronti, e ancora di più merendine e snack, avranno perso un maggior numero di nutrienti durante la lavorazione e provocato una maggiore quantità di emissioni inquinanti. Perciò è meglio se acquisti tutti gli ingredienti di cui hai bisogno, e poi ti cucini il piatto per conto tuo. Noterai anche un minor impiego di packaging.
  6. Limita il consumo di snack: il motivo è sempre lo stesso, non fanno bene a te e nemmeno al Pianeta. Anche perché accade spesso che le materie prime arrivino da una determinata zona del mondo, ma poi la lavorazione sia effettuata da tutt'altra parte e il prodotto finito venga distribuito in qualsiasi Paese ne faccia richiesta. Lo spreco di carburante e le emissioni di CO2 diventano quindi enormi.
  7. Scegli cereali integrali: prima di tutto hanno benefici nutrizionali più elevati e sono un ottimo aiuto per quanto riguarda la prevenzione di cancro, malattie cardiovascolari e problemi intestinali. Inoltre, richiedono meno lavorazione e di conseguenza meno impiego di acqua ed energia.
  8. Evita le bibite zuccherate: sono buone, ma diciamoci la verità, anche poco dissetanti. Il loro contenuto di zuccheri non è poi per nulla salutare, anzi. Meglio bere acqua ed evitare bevande troppo lavorate.
  9. Aumenta il consumo di legumi: per ridurre la quantità di prodotti di derivazione animale ma non di proteine all'interno della tua dieta, sostituisci la bistecca con i legumi, almeno ogni tanto. Nel frattempo assumerai anche fibre e altri nutrienti e alleggerirai il tuo impatto sul Pianeta.
  10. Riduci il consumo di carne rossa: e soprattutto di quella più lavorata. L'allevamento intensivo, soprattutto di bovini, è tra le maggiori fonti di inquinamento all'interno dell'industria alimentare.
  11. Presta attenzione anche quando acquisti del pesce: innanzitutto cerca quello pescato nel Mediterraneo e quindi vicino casa, controllando anche la stagionalità. Inoltre, vi sono alcune certificazioni che ti possono garantire che il prodotto deriva da una pesca sostenibile.
  12. Prediligi allevamento a terra e pascoli: anche quando acquisti prodotti di derivazione animale, accertati che provengano da allevamenti a terra, biologico e pascoli. Insomma evita i capannoni lager dove gli animali soffrono e il Pianeta ne risente.

Cerca poi di servirti di più dai piccoli rivenditori, dai banchi del mercato settimanale o direttamente dalle aziende agricole che sei certo seguire un metodo di allevamento e agricoltura biologico e sostenibile. Ma anche di comprare solo ciò di cui hai davvero bisogno, per evitare di produrre scarti alimentari, un'altra grande fonte di inquinamento in cucina. Una buona idea è quella di adottare i principi della dieta mediterranea, che si è dimostrata essere anche il regime alimentare più green tra quelli esistenti.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…