I 10 alimenti che inquinano di più (e non sono quelli che immagini)

Non la carne rossa o l’olio di palma, ma le ciliegie e i mirtilli sono gli alimenti più pericolosi per l’ambiente. E sai perché? Perché vengono importanti dal Sud America, in modo che siano a tua disposizione tutto l’anno. Ecco perché dovresti sempre controllare la provenienza di quello che acquisti e cercare di consumare solo prodotti di stagione.
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Le ciliegie le facciamo arrivare dal Cile, i mirtilli dall'Argentina. Eppure anche in Italia abbiamo un ricchezza di frutta e verdura che altri Paesi ci invidiano. Ma allora perché la importiamo da così tanto lontano? Perché sei abituato ad avere tutto a portata di mano, a poter servire frutti di bosco ai tuoi ospiti anche a gennaio. L'importanza di mangiare ortaggi di stagione, di cui su Ohga ti parliamo spesso, ti sarà ancora più chiara dopo aver dato un'occhiata alla lista degli alimenti che inquinano di più secondo Coldiretti. Non la carne rossa o l'olio di palma, ma cibi che potresti trovare anche vicino a casa tua, a patto di aspettare il giusto periodo dell'anno.

Di lunghe tratte su mezzi inquinanti, che consumano petrolio e contribuiscono all'aumento dell'effetto serra, te ne ho parlato spesso nel corso di questa rubrica.  Oggi perciò cercheremo di capire insieme quali siano i viaggiatori più pericolosi per l'ambiente e perché dovresti semper controllare la provenienza di quello che acquisti.

Questa la classifica dei 10 alimenti più inquinanti che ha stilato Coldiretti:

  • Le ciliegie che provengono dal Cile: percorrono 11.968 chilometri ed emettono 21,55 chilogrammi di CO2
  • I mirtilli che arrivano dall'Argentina: percorrono 11.178 chilometri ed emettono 20,13 chilogrammi di CO2
  • Gli asparagi del Perù: percorrono 10.852 chilometri ed emettono 19,54 chilogrammi di CO2
  • Le noci dalla California: percorrono 10.497 chilometri ed emettono 18,90 chilogrammi di CO2
  • Le rose dall'Ecuador: percorrono 10.205 chilometri ed emettono 18,38 chilogrammi di CO2
  • Le more che arrivano dal Messico: percorrono 10.162 chilometri ed emettono 18,30 chilogrammi di CO2
  • L'anguria importata dal Brasile: percorrono 9.198 chilometri ed emettono 16,56 chilogrammi di CO2
  • I meloni del Guadalupe: percorrono 7.800 chilometri ed emettono 14,05 chilogrammi di CO2
  • I melograni coltivati in Israele: percorrono 2.250 chilometri ed emettono 4,05 chilogrammi di CO2
  • I fagiolini importanti dall'Egitto: percorrono 2.132 chilometri ed emettono 3,84 chilogrammi di CO2

Tutti questi alimenti ti saranno suonati familiari, perché si coltivano tranquillamente anche in Italia. Non solo, ma il più delle volte la qualità è anche migliore. Il consiglio è quindi quello di controllare sempre l'etichetta e capire quanto sia stato lungo il tragitto che ha portato quel cibo fino alla tua tavola.

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Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…