Perché in primavera ti brucia di più lo stomaco? I 3 rimedi per evitare questo disturbo

Forse non ci hai fatto mai troppo caso, ma la primavera oltre alla stanchezza e alle allergie può aumentare la sensazione di bruciore allo stomaco. Questo dipende da meccanismo interni del nostro organismo più attivi in questa fase dell’anno ma anche ad abitudini alimentari poco sane ed equilibrate.
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Kevin Ben Alì Zinati 20 Marzo 2024
* ultima modifica il 02/04/2024

Bella, calda, profumata: la primavera però porta con sé anche qualche lato negativo e poco piacevole.

Non sto parlando solo di quel difeso senso di stanchezza tipico di questa stagione, che come sai è contraddistinto da sbalzi di temperatura che possono disorientare e appunto, indebolire. E non mi riferisco nemmeno solo alla comparsa dei pollini di fiori e piante, delle allergie connesse e degli antistaminici, noti per la loro capacità di mettere torpore e sonnolenza.

Quello che voglio dire è che in primavera è più facile anche soffrire di disturbi gastrointestinali come il classico bruciore di stomaco.

Chiamato anche pirosi gastrica, si tratta di un sintomo che di solito avvisa quando è in corso un’infiammazione della mucosa gastrica, ossia una gastrite e che, come puoi intuire, è estremamente diffuso, specialmente nel periodo primaverile. Ma perché?

Secondo diversi esperti, c’è da tenere in considerazione una ragione definita “primitiva”.

Viene contestualizzata in epoche molto antiche della storia dell’uomo, infatti, l’idea che durante l’inverno le difficoltà nel trovare cibo erano estreme e l’organismo, per tutelarsi, riduceva la secrezione di acidi gastrici che, non essendo impegnati nella digestione, avrebbero finito per danneggiare le pareti dello stomaco. Un meccanismo di protezione che nel tempo si sarebbe conservato.

Sotto la lente d’ingrandimento c’è sempre l’inverno anche perché durante questa fase dell’anno è facile adeguarsi ad abitudini alimentari poco sane, fatte di cibi e bevande che possono irritare e rendere molto più sensibile la mucosa gastrica agli acidi dello stomaco.

La luce e l’aumento delle ore illuminate contribuiscono anch’essi al persistere del bruciore in primavera perché stimolano la produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali, tra cui il cortisolo, che può impattare anche la salute gastrointestinale.

Cosa fare per contrastare il bruciore di stomaco? Semplice: la prima regola è cambiare le proprie abitudini quotidiane e prediligere uno stile di vita sano ed equilibrato, a partire dall’alimentazione.

Il suggerimento degli esperti è quello di ridurre il consumo di cibi con un alto contenuto di grassi di origine animale (burro, uova, latticini e carni) così come gli insaccati e tutti i cibi fritti e quelli speziati.

Alcuni alimenti possono poi contribuire a peggiorare il reflusso acido, e quindi la sensazione di bruciore. Uno su tutti è il caffè.

All’opposto, ci sono alimenti che invece possono aiutare a contenere questo disturbo, come i cereali integrali ricchi di fibre benefiche per la digestione oppure anche proteine come carni bianche, pesce e legumi. La frutta va bene, a patto che sia cruda.

Migliorare le proprie abitudini di vita vuol dire anche aumentare la propria attività fisica, svolgendola in maniera costante e regolare, ed eliminare abitudini nocive, come il fumo e il consumo eccessivo di alcolici.

Difficile in primavera, con le giornate più lunghe e la voglia di stare più all’aperto: vero, ma necessario.

Fonte | Humanitas

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