Dimenticarsi della propria moglie, riscoprirla e innamorarsene una seconda volta. Sono i contorni romantici e un po’ bizzarri che racchiudono la storia medica curiosa ma scientificamente plausibile di Morgan.
Morgan è un uomo statunitense residente nello stato della Georgia che pochi giorni fa è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla e che, una volta uscito dalla sala operatoria, ha perso temporaneamente la memoria a breve termine.
L’effetto dell’anestesia è stato così forte e profondo che a poche ore di distanza gli sembrava di vivere in un mondo uguale ma diverso, in mezzo a persone note ma sconosciute.
Come Ashley, la donna che lo stava guidando a casa in auto e che nonostante fosse sua moglie da ben due anni, inizialmente non aveva riconosciuto.
Ashley ha ripreso tutta la scena con lo smartphone e una volta che suo marito ha recuperato in maniera definitiva la memoria, ha postato tutto sul proprio account TikTok, scatenando un’ondata di commenti e reazioni sul web.
@aceashleymoss My hubby under anesthia for shoulder surgery. Were Married? #anesthesia @Morgan Moss #shouldersurgery #funny #husband #funnycouple
A colpire è stata prima di tutto la reazione dolce e spontanea di Morgan che, in uno stato a metà tra la confusione e lo stupore, si complimenta con la donna per la sua bellezza e, un po’ incredulo, la ringrazia per averlo sposato.
Mentre l’effetto dell’anestesia gradualmente scema, si vede Morgan cominciare a mettere a fuoco sempre più dettagli, come l’indirizzo di casa e i nomi delle due figlie avute con Ashley.
Dietro questo episodio c’è comunque una spiegazione scientifica, legata alla natura stessa dei farmaci utilizzati per l’anestesia.
Colpendo i recettori nel cervello deputati al controllo dei neuroni, li attivano in modo da indurre una perdita di coscienza e garantire dunque al paziente di non ricordare eventi traumatici durante l'intervento chirurgico.
Il loro effetto – che può essere generale, caratterizzato quindi da una perdita di coscienza totale, o locale e quindi legato solamente alcune parti del corpo – solitamente svanisce nel giro di poche ore ma è possibile che alcune persone sviluppino disturbi nel post operatorio, tra cui appunto stati di amnesia parziale e temporanea.
Gli scienziati studiano da anni questa correlazione. Un studio della University of Wisconsin-Madison pubblicato nel 2018 sulla rivista Anaesthesia, per esempio, ha misurato la memoria di 964 partecipanti coinvolti senza segni di Alzheimer, demenza o deterioramento cognitivo: di questi 312 avevano subito almeno un intervento chirurgico e 652 no.
Analizzando il loro stato cognitivo prima e dopo un intervento chirurgico hanno scoperto che vi era un calo nella memoria immediata nel 18% di coloro che avevano avuto almeno una procedura chirurgica rispetto al 10% di quelli che non vi si erano sottoposti.
Un’altra indagine del 2020, poi, aveva analizzato lo stato cognitivo di oltre 400 pazienti sottoposti a vari interventi chirurgici riscontrando alterazioni nella memoria a breve termine dopo l’anestesia generale in gran parte di essi. La stessa correlazione era stata poi confermata anche da una successiva revisione della letteratura scientifica a disposizione effettuata l’anno successivo.
Oltre all’effetto diretto dei farmaci, gli scienziati sono anche convinti che un intervento chirurgico in sé sia capace di provocare uno stress psicofisico tale da poter influenzare la funzionalità della memoria.
Sono anche in corso studi per analizzare gli effetti dell’anestesia anche sul lungo periodo: si sta cercando di capire, insomma, se possa avere effetti sulla memoria a lungo termine e, più in generale, anche sulle funzionalità cognitive.
La storia di Morgan rappresenta tuttavia la maggioranza degli episodi noti, nel senso che solitamente questa condizione di temporanea amnesia dovuta all’anestesia tende a svanire nel giro di qualche ora.
Fonte | Fondazione Veronesi