Remissioni spontanee: perché malattie e tumori a volte svaniscono anche senza trattamenti?

La remissione spontanea, in ambito medico, è un fenomeno per cui una patologia regredisce in assenza di trattamento oppure dopo la somministrazione di trattamenti non riconosciuti dalla medicina ufficiale.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Agosto 2023
* ultima modifica il 31/08/2023
In collaborazione con il Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo

Può succedere che una malattia faccia marcia indietro. Che una malattia apparentemente inguaribile all’improvviso perda di aggressività fino quasi a scomparire, nonostante le terapie impiegate per contattarla fossero ritenute inutili  o inefficaci.

Può succedere che sparisca ogni traccia della patologia e con lei anche tutta la sua sintomatologia addirittura anche senza l’impiego di alcun trattamento terapeutico specifico.

Quando ciò succede, si può parlare di “remissione spontanea”. Insieme al dottor Albert Kasongo, medico vaccinologo, abbiamo provato a indagare in maniera più approfondita questo fenomeno per cercare di capire come funzione e soprattutto perché succede.

Cosa sono le remissioni spontanee 

La remissione spontanea è un miglioramento di una malattia avvenuto senza alcun trattamento medico oppure dopo la somministrazione di trattamenti non riconosciuti dalla medicina ufficiale.

Si intende, in sostanza, quella condizione in cui una malattia regredisce e da una certa fase da gravità torna a una gravità inferiore: si tratta di una sorta di “riavvolgimento del nastro di una patologia”, come l’ha definita il dottor Albert Kasongo, medico vaccinologo.

Vista l’assenza di terapie o farmaci specificamente mirati contro una determinata patologia, puoi facilmente intuire che la remissione spontanea è un fenomeno raro e inaspettato.

Forse ne hai sentito parlare in ambito oncologico, con storie di pazienti che da un momento all’altro non hanno più avuto traccia del proprio tumore e di medici che non sapevano come fosse possibile. Devi sapere però che la remissione spontanea può avvenire anche in altri ambiti, dalle infezioni virali alle malattie autoimmuni.

Quali possono essere le cause

Provare a rintracciare le cause dietro un evento di remissione spontanea di una malattia è estremamente difficile perché ad oggi non sono noti i meccanismi che possono innescarla. C’è da dire, poi, che la remissione spontenea viene rilevata solamente dopo che la patologia h fatto marcia indietro: non lasciando alcuna traccia dietro di sé è quindi complicato indagarla e studiarla.

Secondo il dottor Kasongo, la spontaneità totale di fenomeni di remissione non esisterebbe, al contrario invece di processi specifici e propri dell’orgasmo ad oggi tuttavia ancora sconosciuti alla medicina.

“Le cause di una remissione spontanea sono proporzionali alla causa della patologia stessa in questione. La malattia è sempre un’alterazione di qualche meccanismo – ha spiegato il medico vaccinologo – Una remissione spontanea è sostanzialmente un ritorno al normale funzionamento del meccanismo. Perché avviene? A volte non lo sappiamo. La realtà, in medicina, è che il motivo c’è sempre ma a volte non lo conosciamo”.

Differenza tra remissione e guarigione

Se hai sentito parlare di remissione spontanea, potrebbe esserti capitato di sentirla chiamare anche come “guarigione spontanea”. A volte le due definizioni sono usate in alternanza ma tra loro c’è una piccola eppur sostanziale differenza.

Sì, perché con il termine remissione si intende, come ti ho spiegato prima, un sorta di passo indietro di una malattia. Se ogni patologia ha una propria scala che ne indica la gravità e la malattia in questione si trova. mettiamo il caso, allo stadio 5, la remissione spontanea avviene quando da quel gradino passa a una gravità minore senza che alcun trattamento specifico sia stato impiegato dai medici.

“Se da un grado 5 passasse a 4 e poi a 3 fino al grado 2 (o addirittura 1), vorrebbe dire che la malattia si è fatta meno grave e che le condizioni di salute del paziente sono prossime a tornare alla normalità. In questo caso, ha continuato il dottor Kasongo, si parla di una remissione spontanea parziale.

Esistono però casi in cui la remissione può essere completa e quindi dal grado 5, una malattia passi al grado 0. Ecco: in questo caso la malattia non è più presente o rintracciabile e quindi si può giustamente parlare di guarigione.

Malattie autoimmuni e remissione spontanea

Le malattie autoimmuni insorgono quando il sistema immunitario non è in grado di riconoscere come proprie le cellule dell’organismo, finendo così per attaccarle. Queste patologie rappresentano uno dei contesti clinici più fertili per le remissioni spontanee: in letteratura scientifica, infatti, vi sono dei casi di remissione di malattie autoimmuni come il Lupus avvenute senza l’azione di alcun farmaco.

“In un processo già alterato di suo, come quello che colpisce il sistema immunitario, una remissione spontanea non è altro che un ritorno al funzionamento del sistema immunitario stesso. Anche se non sappiamo ancora definire il perché, nelle malattie autoimmuni – ha spiegato il dottor Kasongo – la remissione spontanea è un processo molto più normale dell’insorgenza della patologia”. 

La regressione spontanea del tumore

In ambito oncologico, la remissione spontanea è un fenomeno possibile. Va detto però che è molto difficile che patologie tumorali in fasi molto avanzate regrediscano da sole. È più verosimile pensare a un passo indietro di malattie in fasi iniziali e senza metastasi ad altri organi o tessuti.

In ogni caso, è sempre difficile spiegarne i motivi. Facciamo un esempio. “Esiste una proteina, chiamata P53 e definita gene oncosoppressore che nell’organismo è in grado di agire come una sorta di vigile urbano bloccando il traffico cellulare ovvero la proliferazione incontrollata di cellule che porta alla formazione delle neoplasie. A un certo punto questi oncosopressore può mutare e perdere la propria funzione di freno, dando così il via alla formazione della neoplasia. A volte, per motivi a oggi sconosciuti, può succedere che la proteina riacquisti funzionalità e attivandosi ripristini il controllo sulla proliferazione cellulare innescando una regressione del tumore” ha concluso il dottor Kasongo.

Approcci terapeutici basati sulla remissione spontanea

Non esistono. Pensare di curare un tumore basandosi sulla speranza – perché ad oggi questa è – che regredisca da solo non è assolutamente un approccio terapeutico possibile né tantomeno concepibile dalla medicina.

Grazie alla scienza, alla ricerca e alla sperimentazione oggi abbiamo a disposizione terapie e trattamenti sempre più efficaci e mirati contro molte delle patologie che mettono in pericolo la salute e la vita dell’uomo.

Purtroppo non esiste la bacchetta magica per sconfiggere ogni malattia ma nel caso del tumore così come di altre condizioni, le possibilità di sopravvivenza a cui possono ambire i pazienti oncologici diventano ogni anno sempre più ampie e consistenti.

È solo continuando a sostenere la scienza e la ricerca che potremo far lievitare questi numeri e percentuali ancora di più.

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