Ricorrere all’epidurale durante il parto non aumenta il rischio di autismo per il bambino

Lo aveva ipotizzato una ricerca californiana, ma ora un nutrito gruppo di esperti canadesi ha tolto ogni dubbio: vi sono altri fattori che possono aumentare il rischio per il bambino di ricevere una diagnosi di disturbo dello spettro autistico e l’anestesia epidurale non è tra questi.
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Giulia Dallagiovanna 3 Maggio 2021
* ultima modifica il 08/06/2021

Se stai per avere un bambino e hai pensato di richiedere l'epidurale durante il parto, devi sapere che questa anestesia non è associata a un maggiore rischio di disturbo dello spettro autistico per tuo figlio. Lo ha dimostrato una ricerca canadese pubblicata su Jama Pediatrics, dopo che uno studio precedente apparso sulla stessa rivista aveva avanzato l'ipotesi. Gli autori hanno seguito ben 123mila neonati per 14 anni, tra il 2005 e il 2019 e hanno concluso che non ci fosse alcun legame tra i farmaci utilizzati e un'eventuale diagnosi successiva.

Alla fine del 2020, un team di ricerca della California composto soprattutto da pediatri e anestesisti, aveva sostenuto che i bambini nati da madri ricorse all'epidurale durante il parto avessero il 37% in più di probabilità di manifestare i segnali tipici di questi disturbi, come problemi nell'interazione sociale, nel linguaggio e nelle comunicazione non verbale. L'ipotesi era che i farmaci somministrati per alleviare il dolore potessero superare la barriera della placenta e provocare quindi danni al bambino.

Naturalmente una simile notizia aveva destato molta preoccupazione, ma un gruppo di 100mila medici, appartenenti a 5 società diverse, aveva storto il naso fin da subito e suggerito che potessero esservi altri fattori all'origine del problema. Il team di lavoro ha quindi raccolto e messo assieme dati provenienti da diversi background sociali e tutti di persone che vivevano in Canada. Sono 123.175 i nuovi nati presi in considerazione, tra maschi e femmine. L'età media delle madri invece era di 28 anni e il 38% di loro era ricorso all'epidurale.

La ricerca ha valutato oltre 123mila bambini, nati da madri con un'età media di 28 anni

Sono stati valutati fattori di rischio biologico, sociali e demografici. Inoltre, i bambini sono stati seguiti fino alla fine delle scuole superiori. Alcuni di loro hanno in effetti ricevuto una diagnosi di autismo e in un primo momento è sembrato emergere un rischio comulativo maggiore nel gruppo di chi era nato dopo un'epidurale. Si parla del 2,1% contro l'1,7%.

Ma quando sono stati considerati altri elementi, come lo stato civile delle madri e il loro benessere durante la gravidanza, o anche la storia di eventuali malattie comparse in quei nove mesi e altre condizioni mediche emerse durante la gestazione, quella piccola differenza non ha più avuto alcun significato.

Insomma, in poche parole, il legame tra l'epidurale e il rischio di un disturbo dello spettro autistico è più che altro una questione di coincidenze. Questa pratica dunque è sicura e consente alle donne che la scelgono di vivere meglio il momento del travaglio e quello del parto.

Fonte| "Epidural Analgesia and Autism Spectrum Disorder Risk—The Challenges Inherent in Complex Observational Research" pubblicato su Jama Pediatrics, il 19 aprile 2021

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