Tachicardia dopo i pasti: perché si verifica e come puoi evitarlo
Le palpitazioni possono talvolta manifestarsi dopo i pasti, soprattutto se si è mangiato pesante o sono stati ingeriti cibi contenenti gas o irritanti. Ma le cause possono essere anche di altro tipo, come allergie alimentari o l’assunzione di integratori e farmaci particolari.
Si parla di tachicardia quando il battito cardiaco accelera sopra i 100 battiti al minuto. Non tutte le tachicardie sono patologiche, per esempio è normale che il battito salga durante uno sforzo o a causa di una forte emozione, come uno spavento. Puoi percepire il cuore battere forte, martellare nel petto, in gola o al collo, anche dopo aver mangiato, perché mangiare provoca cambiamenti nel flusso sanguigno, che possono provocare un aumento della frequenza cardiaca.
Quando mangi, soprattutto se esageri, il corpo aumenta il flusso sanguigno al sistema digestivo, il che può portare ad un aumento della frequenza cardiaca. Sebbene l'esperienza delle palpitazioni differisca da persona a persona, potresti sentire:
Come se il tuo cuore perdesse un battito
Una sensazione di battito nel petto
Una sensazione martellante o pulsante, come se il tuo cuore battesse troppo forte
Una sensazione di "ribaltamento", come se il tuo cuore si stesse "girando" nel petto
Talvolta, non è colpa di quanto hai mangiato ma di che cosa hai ingerito. Alcuni alimenti, bevande e integratori sono comunemente associati a palpitazioni cardiache. Tra questi ci sono:
Caffeina: un consumo eccessivo di caffeina può potenzialmente innescare questa reazione indesiderata nel cuore. Non solo la caffeina è uno stimolante, che può far battere il cuore, ma è anche un diuretico. I diuretici possono provocare disidratazione, che può causare palpitazioni.
Alcol: il consumo di alcol può causare palpitazioni cardiache nelle persone con fibrillazione atriale o aritmia cardiaca.
Alimenti ricchi di carboidrati e zuccheri: se hai un basso livello di zucchero nel sangue (ipoglicemia), gli alimenti ricchi di zuccheri trasformati e carboidrati possono scatenare palpitazioni cardiache.
Integratori: possono influenzare la frequenza cardiaca se assunti prima o dopo i pasti. Attenzione all’arancia amara, il ginseng, la valeriana e il biancospino.
In linea di massima dopo aver mangiato, la porzione superiore dello stomaco potrebbe gonfiarsi e premere sul diaframma, esattamente sotto al cuore. Questo accade soprattutto quando il pasto è molto abbondante e costituito da cibi e bevande contenenti molto gas. Ecco perché è importante prediligere sempre una dieta leggera, ricca specialmente di verdura e frutta, e limitare il più possibile cibi molto elaborati, speziati e grassi, nonché sostanze stimolanti. Un’altra causa possono essere le allergie alimentari: palpitazioni cardiache possono essere un sintomo di reazione allergica.
Chi è predisposto alla tachicardia postprandiale?
La maggior parte delle persone che soffre di tachicardia postprandiale sono donne, con un’età compresa tra 15 e 50 anni. É poi più frequente soffrire di questo disturbo in caso di:
Malattie virali come la mononucleosi o infezioni gravi
Gravidanza
Trauma fisico, come un trauma cranico
Chirurgia
Anche le persone che soffrono di determinate condizioni autoimmuni, come la sindrome di Sjogren, il lupus e la celiachia, hanno maggiori probabilità di sviluppare questo problema.
Consigli per prevenire la tachicardia dopo aver mangiato
Per prevenire la tachicardia dopo aver mangiato bisogna fare molta attenzione al pasto: evita i cibi elencati sopra, soprattutto a cena. E poi prova questi consigli:
Fai pasti leggeri
Fai esercizi per rilassarti, dallo yoga al pilates, ma anche solo una bella passeggiata.
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