Quando Il tuo cuore aumenta i battiti sforando i 100 al minuto, sei ufficialmente tachicardico. Di per sé questa anomalia non ha un grosso significato, considerando che il nostro muscolo cardiaco nella norma fa una media di 60-100 battiti ogni 60 secondi, una piccola “accelerata” ci sta. Magari dopo una bella sudata, prima di un esame importante, quando incontri senza preavviso una persona che ti piace… emozioni belle e brutte possono provocare una fisiologica tachicardia. Anche un pasto pesante, o l’influenza possono farti battere il cuore più in fretta del normale.
Ma che significato ha questa alterazione del ritmo cardiaco, tecnicamente definita aritmia, se sopraggiunge durante la notte, mentre stai dormendo, e ti “costringe” ad un brusco risveglio? Ci sono tanti motivi, non devi subito allarmarti e pensare ad un problema al cuore. Sebbene, naturalmente, non sia un sintomo da sottovalutare. In generale la tachicardia per essere presa in considerazione dai cardiologi deve ripetersi. Episodi di forte accelerazione del battito più o meno quotidiani, sia diurni che notturni, vanno indagati, su questo non ci piove. Iniziamo provando a fare il punto sulle principali anomalie cardiache di cui la tachicardia rappresenta uno dei sintomi.
Il ritmo del tuo battito cardiaco è regolato da impulsi elettrici inviati nei tessuti del muscolo. Quando questi impulsi diventano troppo rapidi e ravvicinati, si verifica il fenomeno tachicardico. Quando ciò accade occasionalmente non ci sono ripercussioni sul funzionamento del cuore, ma se gli episodi sono ripetuti e i battiti risultano sempre un po’ troppo veloci, le conseguenze possono essere più serie. Focalizziamo però l’attenzione sui diversi tipi di tachicardia e sulle possibili cause patologiche. Ecco un piccolo elenco:
Come vedi anche qualora la tua tachicardia dovesse avere un’origine cardiaca, ci sono ottime possibilità che il tuo problema non sia grave e possa essere trattato senza problemi. La tachicardia di natura non psicogena può manifestarsi sia durante il giorno che durante la notte ed essere accompagnata da altri sintomi tra cui dolore al petto, respiro corto, senso di oppressione, sudore freddo. Per capire se soffri di una patologia cardiaca o se hai una anomalia congenita ed è questa la causa della tua tachicardia dovrai sottoporti a visita cardiologica e ad alcuni esami tra cui l’elettrocardiogramma (ECG) e l’ecocardiogramma.
Tra le cause organiche della tachicardia che possono creare scompensi al ritmo cardiaco come quelli che abbiamo visto ma che non dipendono direttamente dal cuore trovi:
Come vedi, anche se il tuo cuore è in salute, potrebbero esserci tante ragioni per cui accelera i suoi battiti e lo fa durante la notte. Se ad esempio hai mangiato o bevuto troppo e ti sei messo subito a letto, se hai bevuto un sacco di caffè o due-tre energy drink nelle ultime ore della sera, se hai fumato troppo o se sei incinta… Ma, in effetti, i principali nemici non organici del ritmo del tuo cuore, in grado come poche cose di accelerarlo, ci sono i due inseparabili amici ansia e stress.
Tra le più comuni insidie per il benessere del tuo cuore, ansia e stress si situano al primo posto. Esse sono anomale condizioni di allerta, di allarme, che attivano ormoni – in particolare adrenalina e cortisolo – che aumentano i battiti e le pulsazioni del cuore. Quando sei stressato, e ansioso, tendi a dormire male, ad avere frequenti risvegli notturni e anche durante il riposo la tua attività onirica può essere influenzata dallo stato di tensione e di preoccupazione in cui vivi, generando incubi che ti fanno svegliare con il cuore in gola.
Inoltre ansia e stress possono influire sulla pressione, innalzandola e aumentando il rischio di tachicardia. Ci sono molte ragioni per cui un soggetto ansioso e stressato può soffrire di disturbi come la tachicardia notturna. Ad esempio potresti, senza saperlo, essere “vittima” del reflusso gastroesofageo, che provoca piccoli rigurgiti di cibo acido dallo stomaco all'esofago proprio durante la notte, con conseguente tachicardia e risvegli non proprio “dolce”.
Se sei ansioso e bevi tanto caffè, la tachicardia è dietro l’angolo, ma anche qualunque pasto troppo abbondante o consumato tardi. Stress e ansia sono anche i principali indiziati del bruxismo, quella tendenza a digrignare i denti durante la notte che può avere ripercussioni sul battito del tuo cuore. Come vedi, ci sono buone probabilità che dietro quelle palpitazioni accelerate che disturbano il tuo riposo notturno ci siano proprio i due inseparabili “amici”, dai quali, è un ordine più che un consiglio, devi imparare a prendere le distanze.
Logicamente dipende dalla causa. Ma in generale, quando ti accorgi che il tuo cuore tende a fare le bizze durante a notte e magari sai che stai attraversando periodi un po’ faticosi sotto il profilo fisico o emotivo, puoi prendere i seguenti provvedimenti e seguire semplici regole di buon senso:
Quest’ultimo è il primo consiglio, la prima cosa da fare. Può darsi, non sarebbe la prima volta, che proprio la paura di avere una grave malattia al cuore ti provochi la tachicardia…
Fonti| Reader's Digest; Mayo Clinic