Tutto ruota attorno alla scuola, anche la decisione di rendere gratuiti in farmacia i tamponi antigenici rapidi per gli studenti.
Il ritorno in presenza, deciso con l’ultimo decreto del premier Draghi, non solo è solo la salvezza di ragazzi e famiglie, non più costretti al tandem casa-aula.
Rappresenta un decisivo banco di prova per saggiare la resilienza di questa fase dell’emergenza sanitaria. Riportare migliaia di giovani in classe significherà valutare la tenuta degli argini entro cui negli ultimi mesi abbiamo cercato di confinare Sars-CoV-2.
Il tassello più importante in questo muro contenitivo è la vaccinazione. I numeri fanno ben sperare se pensi che finora abbiamo raggiunto quasi 40milioni di persone immunizzate con doppia dose.
Anche sul fronte “giovani” non siamo messi malissimo: nonostante non sia ancora stato approvato un vaccino per la popolazione under12, siamo comunque riusciti a vaccinare oltre 1,5 milioni di ragazzi tra i 12 e i 19 anni e più di 3,5 milioni tra i 20 e i 29 anni.
Rendere più sicuro il ritorno sui banchi significa però assicurare anche un sistema di tracciamento efficace, sì, ma pure accessibile e snello. Vuol dire innescare un meccanismo virtuoso che, come un setaccio con la sabbia, filtri il più possibile la marea di studenti rintracciando i positivi e scongiurando il rischio di focolai.
In questa direzione va dunque la decisione di Regione Lombardia, per esempio, di eliminare i costi per i tamponi rapidi in farmacia per i più giovani.
Non un tampone rapido, ma ben due. Gratis. Al mese. E in farmacia. È ciò che Regione Lombardia ha deciso di concedere ai bambini dai 6 ai 19 anni a partire da lunedì 23 agosto.
Se le attività di screening e monitoraggio gratuite prima erano destinate esclusivamente alla fascia 14-19 anni, la nuova delibera del Pirellone ha esteso la gratuità dei test anche alla fascia di popolazione più “piccola”, dai 6 ai 13 anni.
“Ancora una volta le farmacie si confermano nel loro ruolo di primissimo presidio sul territorio – ha spiegato il vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti – e con le vacanze ormai al termine, l'attività di screening gratuita dai 6 ai 19 anni e quella a un prezzo calmierato per gli adulti (di cui ti avevamo parlato qui) sarà importantissima in vista della ripresa delle lezioni e della normale quotidianità che da questa settimana vede tornare sul posto di lavoro moltissimi cittadini”.
Ogni due settimane, dunque, i bambini di elementari, medie e superiori potranno recarsi in una delle 700 farmacie lombarde che hanno già aderito all’iniziativa e sottoporsi a un tampone antigenico rapido senza dover pagare nulla.
Fonti | Regione Lombardia