Vacanze alternative? Partecipa a un campo di volontariato per l’ambiente

Partire per un campo di volontariato ecologico per aiutare nella gestione di parchi naturali o contribuire alla tutela della biodiversità in determinate parti del mondo. Il primo appuntamento con Ohga Active ti guida in un’esperienza unica, un viaggio alla scoperta della natura e di specie animali poco conosciute.
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Rubrica a cura di Gaia Cortese
14 Gennaio 2019

Una vacanza alternativa, dove l’obiettivo non è riposarsi, ma fare qualcosa di concreto per la tutela dell’ambiente. Rinunciare al “dolce far niente” vacanziero, alla Settimana Enigmistica sotto l’ombrellone, allo Spritz in spiaggia al tramonto per costruire argini lungo le sponde di un fiume, per salvare un rapace o raccogliere i rifiuti lungo la costa. Poco allettante come idea? Eppure un campo di volontariato ecologico è un’esperienza coinvolgente ed estremamente formativa che tra i suoi obiettivi ha proprio quello di arricchire chi fa volontariato. Un campo di lavoro a tema ambientale è un’esperienza con ogni probabilità estranea alla tua vita quotidiana; non è solo un’opera concreta di impegno civile, ma anche un’esperienza che apre la mente, che mette in contatto persone di diversa provenienza e di diverse culture. A partire sono spesso i più giovani, ma i campi di volontariato sono aperti anche agli adulti e, sempre più spesso, a intere famiglie che vogliono condividere un viaggio di questo tipo. Per cui, la Settimana Enigmistica tienila da conto, ma solo per il viaggio di andata.

Appassionato di panda? Partecipare a un campo di volontariato ecologico in Cina ti permetterà di osservarne la vita quotidiana e di provvedere alle sue necessità.

Se vuoi partecipare a un campo di lavoro all’estero, l’associazione Project Abroad ha diversi centri sparsi in tutto il mondo. Per esempio, collabora in Cina con il centro più rinomato per la ricerca e la tutela del panda gigante: partecipando al campo aiuterai lo staff a preparare i pasti dei panda, collaborerai nelle operazioni di pulizia dei recinti e parteciperai allo studio e all’osservazione di questi buffi animali. In Bolivia invece, nella provincia di Cercado, a poca distanza dal comune di Cochabamba, i volontari dell’associazione lavorano in un centro di salvataggio e di riabilitazione per cani randagi e uccelli rapaci. Ti occuperai quindi della cura di questi animali in difficoltà, nella preparazione del cibo e nella pulizia, dedicandoti a passeggiate con i cani e osservando da vicino il lavoro dello staff del centro.

La riabilitazione degli uccelli rapaci è una delle attività previste nel campo di volontariato di Project Abroad in Bolivia.

Rimanendo in Europa, nel Regno Unito diverse associazioni promuovono campi di volontariato per la conservazione e la ristrutturazione di canali abbandonati. Dal Waterway Recovery Group, che apre l’iniziativa anche alle famiglie per coinvolgere e sensibilizzare anche bambini e ragazzi, a The Conservation Volunteers (TCV) che lavora su una vasta gamma di habitat naturali tra cui boschi, siepi, pascoli, corsi d'acqua e zone umide. L’associazione TCV e i suoi volontari si occupano di piantare alberi, singoli esemplari o nuovi boschi e siepi, in modo da garantire un rifugio alla fauna selvatica, migliorando così anche l’aspetto climatico e la qualità dell'aria.

In Italia, sono invece tre le Oasi WWF dove è possibile lavorare come volontario per il ripristino degli equilibri dell’ecosistema dei territori. Come volontario sarai coinvolto nella tutela dell’ambiente e nella protezione degli animali, ma anche in attività di ricerca scientifica, in alcuni lavori manuali e in attività di sensibilizzazione con le comunità. Nell’Oasi WWF di Policoro ti occuperesti principalmente della salvaguardia e conservazione delle tartarughe marine, ma anche di attività di censimento e del monitoraggio dell’Emys orbicularis, la testuggine palustre europea, dell’avifauna e dei cetacei.

Nella Riserva Marina di Isola di Capo Rizzuto, le guardie del Nucleo del WWF Crotone, invece, controllano il territorio durante tutto l’anno, ma è nei mesi estivi che hanno bisogno di maggior sostegno: in questo periodo dell’anno, infatti, arrivano molte chiamate per il soccorso di rapaci o altri animali, perché l’Oasi, in seguito a una convenzione con l’A.M.P. Caporizzuto, monitora tutti i 42 km di costa e gestisce il centro di recupero delle tartarughe. Insomma, il lavoro non manca mai e i volontari sono più che ben accetti.

Tra le mansioni dei volontari all’Oasi WWF di Torre Guaceto c’è anche la pulizia delle spiagge e del territorio circostante.

In provincia di Brindisi, a Torre Guaceto, l’Oasi WWF segue un progetto per il monitoraggio delle spiagge per rinvenire tracce di tartarughe marine e per proteggere i nidi; qui il centro di recupero delle tartarughe marine si occupa delle cure degli animali e della liberazione nell’ambiente degli esemplari guariti; tra le altre mansioni dei volontari è previsto l’affiancamento allo staff dell’Oasi per il supporto nelle attività di manutenzione dei sentieri, la pulizia delle spiagge e del territorio dell’Oasi, oltre che il monitoraggio delle dune e sensibilizzazione dei visitatori alla loro tutela. I campi di volontariato durano solitamente una settimana e i volontari hanno solo l’onere di contribuire alle spese di gestione del campo (vitto e alloggio compresi) con particolare attenzione alla sostenibilità alimentare.

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