Coronavirus in Italia: due casi a Roma, tutte le misure già in atto

Al momento non sembra ci sia un rischio di contagio elevato per l’intera popolazione italiana, ma devono essere adottate misure di precauzione e controllo di tutte le persone con le quali i due contagiati sono entrati in contatto.
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Giulia Dallagiovanna 31 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020
In collaborazione con il Dott. Albert Kasongo medico vaccinatore presso il Centro Medico Santagostino di Milano

Sono a Roma i primi due casi confermati in Italia di contagio da Coronavirus cinese. Salgono quindi a 12 in tutta Europa ed è in corso in queste ore una conferenza stampa del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che invita alla calma: "La situazione è sotto controllo".

Si tratta di due turisti cinesi di 66 e 67 anni, che alloggiavano in un albergo della Capitale, nel quartiere di Monti. Dopo essere atterrati a Malpensa il 23 gennaio scorso e assieme a 21 connazionali stavano facendo un tour per le città d'arte italiane, tra cui Parma. Arrivati nell'Hotel Palatino di via Cavour, hanno iniziato a manifestare qualche colpo di tosse e poi le condizioni dell'uomo sono peggiorate. La moglie ha contattato il personale dell'albergo spiegando che il marito aveva la febbre molto alta ed è subito stata chiamata un'ambulanza. E la rete dei controlli attivata da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità ha funzionato: sono stati immediatamente trasportati all'Istituto Nazionale Spallanzani di Roma, che è centro di riferimento della Capitale e del Lazio proprio per l'emergenza Coronavirus. Effettuati tutti i test, è stato confermata la presenza del 2019-nCoV.

Bene ora sarai spaventato e ti starai già guardando attorno alla ricerca della prima persona con gli occhi a mandola che starnutisce o tossisce. Ecco, non farlo. Prima di tutto i Cinesi residenti in Italia hanno la stessa probabilità di qualunque altro cittadino del nostro Paese di contrarre o meno la nuova malattia, quindi la psicosi verso una particolare provenienza è da evitare.

In secondo luogo, come ti dicevo, la rete di sicurezza è già pienamente attiva. I due sono ricoverati in isolamento e le loro condizioni di salute sono buone. Ti ricordo infatti che questo nuovo agente patogeno al momento si è dimostrato pericoloso solo per soggetti deboli, come anziani e persone con patologie pregresse. Inoltre, la loro camera d'albergo è stata sigillata e la Asl sta effettuando una sorta di "sanificazione". Infine, sono già stati portati in ospedale tutti i passeggeri che hanno condiviso il viaggio in pullman con i due turisti e si sta ricostruendo tutto il loro percorso in Italia, per mettere in campo le misure necessarie.

È stato anche bloccato il traffico aereo da e per la Cina e il premier  Conte ha ricordato che siamo il primo Paese ad adottare questa misura, sebbene sembra che anche la Russia abbia deciso di chiudere i confini con la Repubblica popolare. Per questa mattina è invece prevista una seduta straordinaria del Consiglio dei ministri per prendere tutte le risoluzioni necessarie.

"Ci sarà un aggiornamento giornaliero per coordinare le modalità operative secondo i protocolli di gestione emanati – riferiscono in una nota l'Assessorato alla sanità e l'Integrazione sociosanitaria della regione Lazio. –Al momento non c’è alcun allarme, ma l’attenzione è alta”.

La prevenzione

La parola d'ordine però rimane: niente panico. Dopo che sono stati registrati i primi infetti in Francia e in Germania, l'Italia se lo aspettava, dunque la rete di sicurezza è attiva e medici e personale sanitario sono preparati all'emergenza. In quanto a te, ricordati la prevenzione, che ti avevamo già spiegato grazie al dottor Albert Kasongo:

  • Lava spesso le mani, circa una volta ogni mezz'ora e soprattutto dopo essere stato in posti affollati come i mezzi pubblici o dopo aver stretto le mani a diverse persone.
  • Se devi starnutire, proteggi la bocca con un fazzoletto o con l'incavo del gomito invece che con la mano, in questo modo limiterai al massimo la dispersione di goccioline di saliva infette.
  • Copia le persone che già hanno iniziato a farlo e comprati mascherine monouso da indossare soprattutto quando sei in metro, sul tram o in pullman

Infine, se avverti sintomi influenzali come febbre, raffreddore e tosse, fai una telefonata al medico di famiglia o recati in pronto soccorso per effettuare subito tutti i test.

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Albert Kasongo, medico vaccinatore presso il Centro Medico Santagostino, se a questo punto sia davvero il caso di preoccuparsi:

"Questa sera è arrivata la notizia che ci sono i primi due casi di Coronavirus cinese in Italia. Mai come in questo momento va ricordato che tutte le misure che si stanno prendendo sono ritenute efficaci al fine di fermare il contagio.

Finora sono state moltissime le persone che sono state trattate in tempo con terapie farmacologiche e sono guarite.

La gravità delle condizioni di salute dopo il contagio dipende molto dalla condizione del sistema immunitario del paziente infettato e il vaccino antinfluenzale può limitare le complicanze del virus".

Fonte| Presidenza del Consiglio dei Ministri

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