
Dieta alimentare sana ed equilibrata, regolare attività fisica e glicemia sempre sotto controllo: il diabete si può prevenire con uno stile di vita corretto, e forse anche con un matrimonio o una convivenza. A questa curiosa conclusione è arrivato uno studio pubblicato sul British Medical Journal Open Diabetes Research & Care, e condotto dagli scienziati dell'Università del Lussemburgo.
Il team dei ricercatori ha valutato le informazioni relative a 3.335 adulti di età compresa tra 50 e 89 anni, utilizzando i dati sui biomarcatori raccolti dall'English Longitudinal Study of Aging (ELSA).
Successivamente i ricercatori hanno monitorato il tasso di insorgenza di diabete nei partecipanti che, durante il periodo di indagine, hanno fornito i propri campioni di sangue. È stata poi fatta una distinzione tra i soggetti sposati o conviventi e quelli che invece abitavano da soli, e dei primi, è stata valutata anche la qualità della relazione.
Lo studio ha evidenziato come i soggetti sposati o conviventi avessero maggiori probabilità di mantenere i livelli di zucchero del sangue entro i valori corretti, pertanto può essere affermato che il rischio di diabete di tipo 2 sia parzialmente associato anche a una serie di fattori sociali come l’isolamento e la solitudine.
Oltretutto dalla ricerca è emerso che chi era passato attraverso una separazione o un divorzio, aveva incrementato il rischio di sviluppare il diabete in seguito a dei cambiamenti dei livelli di glucosio; tuttavia, la qualità della relazione non sembrava influenzare i valori medi di zuccheri nel sangue.
In conclusione, secondo i ricercatori, i risultati ottenuti “suggeriscono che le relazioni coniugali o di convivenza sono associate a migliori livelli di glucosio nel sangue, indipendentemente dal sostegno ricevuto dal rapporto”.