A un certo punto te lo sarai chiesto anche tu: perché l’urina è gialla?
Ora la risposta c’è e oltre a svelare un mistero scientifico e «umano» durato decenni, l’aver scoperto quale elemento ne determina la colorazione potrebbe avere importanti implicazioni per la salute, in particolare nel trattamento di patologie come l’ittero o le malattie infiammatorie intestinali.
Prima la curiosità: se la tua urina presenta una colorazione gialla, la colpa è di un enzima chiamato bilirubina reduttasi.
Come ha spiegato un team di ricercatori dell’Università del Maryland e del National Institutes of Health statunitense in uno studio appena pubblicato sulla rivista Nature Microbiology, l’urina rappresenta il risultato finale del processo di drenaggio del nostro organismo, che attraverso i sangue e reni espelle acqua in eccesso e prodotti di scarto.
Tra questi ultimi vi sono anche i globuli rossi, che una volta giunta alla fine dei propri 6 mesi di attività, si degradano rilasciando come prodotte un pigmento arancione chiamato bilirubina.
Come forse sai, la bilirubina passa poi nell’intestino per arrivare successivamente all’escrezione ma una volta qui, il microbioma intestinale agisce codificando l’enzima bilirubina reduttasi che, a sua volta, converte la bilirubina in un sottoprodotto incolore chiamato urobilinogeno.
Questa molecola si degrada spontaneamente in un’altra molecola chiamata urobilina, che è a tutti gli effetti responsabile del colore giallo dell’urina che tutti noi vediamo e conosciamo.
Da tempo si sapeva che l’urobilina era collegata alla colorazione gialla di questo liquido ma la scoperta da parte del gruppo di ricerca dell'enzima che può far risalire l’urobilina ha risolto una domanda che sfuggiva agli scienziati da oltre un secolo.
Bene, ma a cosa serve sapere come e perché la pipì ha questo colore? Ebbene, lo studio ha anche messo in evidenza che la bilirubina reduttasi è presente in quasi tutti gli adulti sani e, invece, è spesso assente nei neonati e nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali.
L’idea dei ricercatori è che questa assenza possa giocare effettivamente un ruolo nello sviluppo dell’ittero, una condizione che rende la pelle o il bianco degli occhi gialli, e anche nello sviluppo di calcoli biliari.
“Ora che abbiamo identificato questo enzima, possiamo iniziare a studiare l'impatto dei batteri nel nostro intestino sui livelli di bilirubina circolante e sulle condizioni di salute correlate come l’ittero – ha spiegato il coautore dello studio e ricercatore del NIH Xiaofang Jiang – Questa scoperta getta le basi per comprendere l’asse intestino-fegato”.
Il microbioma intestinale, infatti, è stato collegato a diverse malattie e disturbi, dalle allergie all’artrite e alla psoriasi.
Fonte | "BilR is a gut microbial enzyme that reduces bilirubin to urobilinogen" pubblicata il 3 gennaio 2024 sulla rivista Nature Microbiology