aerofagia-cover

Aerofagia: quali comportamenti adottare per limitare l’ingestione eccessiva di aria

L’aerofagia si presenta quando viene aspirata troppa aria, più del normale, mentre si svolgono le attività comuni durante la giornata, come mangiare, bere, parlare: valutiamo insieme i sintomi della stessa ed eventuali comportamenti da adottare per cercare di limitare il disagio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
30 Giugno 2022 * ultima modifica il 30/06/2022

L’aerofagia potrebbe anche essere un segno di disturbi sottostanti, come patologie del sistema digestivo, o essere dovuta ad ansia, depressione o all’utilizzo prolungato di macchinari usati in terapie di ossigeno supplementare.

Significato

Il termine aerofagia deriva dalla traduzione dei sostantivi greci “aria” e “mangiare”, e indica per l’appunto l’ingestione di un’eccessiva quantità di aria, che si accumula all’interno dello stomaco. Tutto questo avviene a causa di una deglutizione eccessiva e ripetuta della stessa.

Ingerire aria è fisiologico ed avviene quando mangiamo, parliamo, beviamo, ecc., ma le persone che soffrono di questo disturbo ne ingeriscono una quantità così elevata da causare un accumulo gassoso all’interno dello stomaco che può causare svariati sintomi gastrointestinali, tra cui anche dolore. Normalmente l’aria che ingeriamo viene espulsa sia tramite eruttazione dalla bocca, che sotto forma di flatulenze, e nella maggior parte dei casi ciò non provoca alcun tipo di problema: l’accumulo eccessivo, invece, può causare svariati disagi e disturbi.

L’aerofagia può essere cronica, quindi perdurare nel tempo, o acuta, presentandosi in brevi occasioni, e può essere correlata ad altre condizioni fisiche e patologiche, o anche psicologiche.

Differenza tra aerofagia e meteorismo

Il meteorismo è una conseguenza diretta della presenza di aerofagia: con meteorismo si indica un disturbo gastrointestinale causato dall’eccessivo accumulo di gas nel tratto digestivo, soprattutto stomaco e intestino che, non venendo evacuato, causa un rigonfiamento dell’addome.

Questo eccessivo accumulo di gas può essere causato dalla presenza di aerofagia, quindi come una conseguenza di tutta l’aria extra che ingeriamo in presenza di questo disturbo. L’aerofagia causa meteorismo ma, a differenza di quest’ultimo, l’aria accumulata viene liberata tramite eruttazioni e flatulenze, cosa che nel meteorismo non avviene.

aerofagia-significato
Mangiare velocemente è un comportamento che favorisce l’ingestione eccessiva di aria e quindi l’aerofagia.

Cause

Le cause di aerofagia, quindi di ingestione eccessiva di aria, possono essere svariate, dato che il problema può insorgere:

  • come conseguenza di comportamenti specifici: ad esempio mangiare velocemente o parlare mentre si mastica, masticare chewing gum, bere con cannucce, respirare con la bocca anziché con il naso, assumere bevande gassate;
  • come conseguenza di alcune condizioni mediche: ad esempio l’utilizzo di macchinari per la respirazione, soprattutto per coloro che sono affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), insufficienza cardiaca o apnee notturne, condizioni che richiedono l’avvallo della respirazione assistita;
  • come conseguenza di condizioni psicologiche: accumulo di ansia e stress, depressione.

Sintomi

I sintomi di questo accumulo eccessivo d’aria possono essere:

  • dolore addominale;
  • gonfiore addominale con distensione;
  • eruttazione di aria frequente;
  • flatulenza.

La distensione addominale sembra diminuire al mattino, aumentando progressivamente durante la giornata, probabilmente grazie all’espulsione inconscia di gas durante il sonno, che permette la fuoriuscita di una parte.

Questa sintomatologia è simile e comune anche ad altre patologie e condizioni dell’apparato digestivo, come reflusso gastrico, irritazioni delle mucose dello stomaco o sindrome dell’intestino irritabile: per questo motivo sarà importante escludere altre condizioni per diagnosticare correttamente l’aerofagia.

aerofagia-cosa-fare

Cosa fare

L’aerofagia, come abbiamo già detto, può essere confusa con altri disturbi che possono riguardare l’apparato gastrointestinale o allergie alimentari, quindi in prima battuta potrebbe essere necessario assicurarsi che non vi siano altre condizioni sottostanti.

Una volta assicurato che non vi sia nulla di diverso, non vi è una vera e propria terapia medica per il disturbo dell’aerofagia: gli unici medicinali che possono essere prescritti sono dei farmaci che possono aiutare a favorire l’eliminazione del gas nello stomaco e nell’intestino, riducendo la sua formazione.

Ciò che si può fare, e che potrebbe rivelarsi d’aiuto, è seguire dei comportamenti specifici:

  • rivolgersi ad un logopedista: imparare e migliorare l’uso del linguaggio e della parola, nonché la corretta deglutizione, può essere d’aiuto nel controllare la respirazione mentre si parla, diminuendo l’ingerimento di aria;
  • fare attenzione al modo in cui si aspira l’aria durante la normale respirazione, cercando di respirare in modo lento, profondo e dal naso;
  • cercare di gestire l’ansia e lo stress;
  • mangiare più lentamente e a bocca chiusa;
  • limitare bevande gassate, chewing gum e smettere di fumare.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.