Il soffio cardiaco è un suono “anomalo” durante il ciclo del battito cardiaco, come un sibilo, prodotto dal sangue turbolento dentro o vicino al cuore. Questo suono può essere ascoltato con uno stetoscopio. È grave? Non è una malattia, ma può indicare un problema cardiaco.
Il soffio cardiaco è un suono simile a un soffio, un sibilo o un mormorio durante il battito cardiaco. Possono essere innocui, chiamati anche innocenti o benigni, e sono senza sintomi. Si verificano quando il sangue scorre più rapidamente del normale attraverso il cuore, come durante l'esercizio fisico, la gravidanza o la rapida crescita nei bambini. Attenzione, però, perché in alcuni casi i soffi possono anche essere il segno di una condizione cardiaca, come un difetto congenito presente dalla nascita o una malattia della valvola cardiaca. A seconda del problema cardiaco che causa i soffi anormali, i soffi possono essere associati ad altri sintomi come mancanza di respiro, vertigini o svenimenti, pelle bluastra o tosse cronica. Vediamo meglio la differenza tra le due condizioni.
Quando il sangue scorre più rapidamente del normale attraverso il cuore può verificarsi un soffio innocente o soffio al cuore benigno o funzionale. Le condizioni che possono causare un rapido flusso sanguigno attraverso il cuore, provocando un soffio, includono del semplice esercizio fisico ad alta intensità, ma anche la gravidanza, la febbre, una fase di rapida crescita, come l'adolescenza.
La causa più comune di soffi anormali o maligni nei bambini sono i difetti cardiaci congeniti, come i fori nel cuore o shunt cardiaci e le anomalie delle valvole cardiache. Altre cause includono infezioni e condizioni che danneggiano le strutture del cuore e sono più comuni nei bambini più grandi o negli adulti. Per farti degli esempi, la calcificazione della valvola e l’endocardite, un’infezione del rivestimento interno del cuore e delle valvole che si verifica in genere quando batteri o altri germi provenienti da un'altra parte del corpo, come la bocca, si diffondono attraverso il flusso sanguigno e si depositano nel cuore. Potrebbe essere causato anche da febbre reumatica.
Esistono alcuni fattori di rischio che aumentano le possibilità di sviluppare un soffio al cuore, tra cui:
Come ti abbiamo anticipato, le cause possono non essere per forza patologiche. Tra i disturbi che potrebbero favorire la comparsa di questa anomalia ci sono:
Se hai un soffio al cuore benigno, probabilmente non avrai altri segni o sintomi. Se invece il soffio è il campanello d’allarme di un problema cardiaco potresti anche soffrire dei seguenti problemi:
I soffi al cuore possono essere avvertiti dal medico durante un esame fisico. È sufficiente lo stetoscopio per verificare il battito del tuo cuore. Se il medico è convinto che il soffio non sia innocente, potrebbe poi decidere di prescrivere un elettrocardiogramma (ECG), che misura l'attività elettrica del cuore, e delle radiografie del torace per vedere se il cuore è ingrossato a causa di malattie cardiache o valvolari.
Non sempre i soffi al cuore necessitano di cura. Se sono innocui, vanno ovviamente monitorati ma tendono a risolversi da soli. Se invece la causa è patologica, il medico dovrà agire ovviamente per risolvere l’origine del problema. Per le malattie cardiache potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica, per esempio a base di medicinali per prevenire la formazione di coaguli nel sangue, controllare il battito cardiaco irregolare o le palpitazioni e abbassare la pressione sanguigna, ma anche diuretici per eliminare l'eccesso di sale e acqua dal corpo, facilitando il pompaggio del cuore. Esiste una strada chirurgica? Ovviamente sì. L’intervento è consigliato per correggere i difetti cardiaci congeniti e alcuni tipi di malattie delle valvole cardiache.
Prevenire un soffio cardiaco non è semplice e non sempre è possibile. Nella maggior parte dei casi sono mormorii che scompaiono con la crescita del bambino. Per quanto riguarda gli adulti, il consiglio è quello di tutelare la salute del cuore conducendo una vita sana, ovvero evitando il sovrappeso, mangiando bene e facendo un po’ di movimento.
Fonti | Fondazione Veronese; Humanitas