Visita medico sportiva per il rilascio del certificato: quando si deve fare, dove e quanto costa

Oggi è la Giornata mondiale della salute e il tema di quest’anno è sport e benessere. L’attività sportiva fa bene, e questo lo sappiamo tutti, ma quali precauzioni è necessario prendere e quali accertamenti dovresti fare prima di partire con gli allenamenti? La visita medico sportiva per il rilascio del certificato è tutt’altro che una formalità: serve ad escludere patologie che potrebbero aggravarsi con un eccessivo sforzo fisico.
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Giulia Dallagiovanna 7 Aprile 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

Oggi è la Giornata mondiale della salute e quest'anno l'Organizzazione mondiale della sanità ha scelto come tema "sport e benessere". Sì, perché l'attività fisica fa bene e te ne abbiamo parlato spesso anche qui, su Ohga. Ad esempio dei suoi benefici su corpo e mente o su quale sport puoi fare durante la gravidanza. Proprio per questa ragione, ti invito a praticare quello che preferisci e ogni volta che puoi. Con i dovuti accorgimenti, però. Un eccesso di sforzo o un movimento compiuto in modo errato possono infatti diventare pericolosi per la tua salute.

Non solo, ma prima di iscriverti a un corso di questo tipo, dovresti accertarti di essere idoneo a frequentarlo. Ecco perché il più delle volte viene richiesto un certificato medico, che attesti la mancanza di patologie o disturbi che possano peggiorare con l'esercizio fisico. Ci sono infatti malattie cardiache che possono anche non essere mai state scoperte fino a quel momento, oppure problemi di ipertesione o a livello delle vie respiratorie per i quali un allenamento intensivo è sconsigliato, quando non pericoloso. Vediamo allora chi dovrebbe sottoporsi a una visita medico sportiva e quali esami vengono effettuati.

Chi deve effettuare la visita medico sportiva

A livello di controllo, puoi sempre sottoporti a una visita medico sportiva. In generale, però, non è obbligatoria se ti limiti a un classico corso di pilates o CrossFit palestra. E non devi neppure accompagnarci tuo figlio, se ha meno di 6 anni. Queste sono infatti le direttive stabilite dal Decreto ministeriale del 2013, che riformava una legge del 1982, dove si prevedeva invece la necessità di presentare un certificato medico in quasi tutte le occasioni in cui si poteva praticare attività fisica.

Al momento invece, dovrai essere in possesso di questo documento se.

  • stai ancora frequentando la scuola e il tuo istituto organizza attività sportive
  • se tu o tuo figlio frequentate corsi organizzati dal CONI (Comitato olimpico nazionale italiano)
  • se hai iscritto tuo figlio ai classici allenamenti del doposcuola, organizzati da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali come FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) o FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo)
  • se partecipi ad attività sportive di enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, come l'Unione Italiana Sport Per tutti o il Centro Universitario Sportivo Italiano
  • se tuo figlio partecipa ai giochi sportivi studenteschi
  • se sei un atleta professionista

Le visite però si dividono in due categorie: per attività sportive agonistiche e non agonistiche. Prevedono esami diversi e, come potrai immaginare, nel secondo caso saranno più approfonditi.

Visita medico sportiva non agonistica

La visita sportiva non agonistica si effettua dal medico di base o dal pediatra, in base all'età di chi ha bisogno del certificato medico. Si parte con un'anamnesi da parte dello specialista che serve per raccogliere informazioni riguardo la tua storia clinica e quella della tua famiglia. Bisogna infatti capire se qualche tuo parente ha sofferto di patologie che potrebbero essere ereditarie e interferire con l'attività sportiva. Inoltre, ti porrà anche delle domande relative al tuo stile di vita e alle tue abitudini. In poche parole, se fumi e se bevi una quantità eccessiva di alcol. Ma anche se assumi integratori e se sei quindi soggetto a carenze di vitamine o sali minerali.

Poi passerà alla misurazione della pressione, per escludere eventuale presenza di ipertensione o accertarsi che i tuoi valori non risultino troppo bassi. Naturalmente prenderà nota anche dei parametri di peso e altezza, anche per capire quale tipo di carichi il tuo corpo possa sopportare. Infine, la classica auscultazione del cuore, dove si può capire se vi siano aritmie o i cosiddetti "soffi".

Per mancanza di tempo è probabile invece che non sempre ti prescriva un elettrocardiogramma (ECG). Sarebbe invece importante per essere sicuro che il tuo cuore sia in grado di sopportare lo sforzo cardiaco richiesto dallo sport che stai per andare a praticare. Si tratta inoltre di un accertamento rapido e non invasivo. Vengono posizionati alcuni elettrodi in punti specifici del tuo corpo. Questi sensori sono collegati a un elettrocardiografo, che traduce gli impulsi elettrici provenienti dal tuo cuore in un grafico, il quale poi verrà messo a confronto con un modello standard: se vengono riportati andamenti molto diversi rispetto alla norma, potrebbe essere il segnale di un disturbo cardiaco in corso.

Una volta che tutti i valori risulteranno corretti, ti verrà rilasciato il certificato medico per praticare un'attività sportiva non agonistica.

Visita medico sportivo agonistica

Fondamentale se sei un atleta di professione, ma anche se pratichi sport quotidianamente e nelle forme organizzate, ad esempio, dalle società riconosciute dal CONI. La visita medico sportiva agonistica inizia esattamente come quella non agonistica, ma prosegue con qualche accertamento in più.

Innanzitutto, è meglio se arrivi già con il responso di un esame del sangue e uno delle urine, che dovresti effettuare almeno 15 giorni prima dell'appuntamento dal medico. I valori da controllare sono soprattutto: glicemia, stati infiammatori in corso (PCR e VES), la presenza di eventuali anemie o malattie del sangue, creatinemia e azotemia per valutare lo stato di salute dei reni, trigliceridi, colesterolo, transaminasi, la bilirubina e la gamma GT per il fegato.

L'elettrocardiogramma in questo caso sarà da sforzo ed è quindi meglio se ti presenti in tuta e scarpe da ginnastica all'appuntamento. Ci saranno sempre degli elettrodi che trasmetteranno gli impulsi del tuo cuore a un elettrocardiografo, ma tu non sarai più coricato su un lettino. Dovrai invece pedalare su una bici oppure salire e scendere da un gradino a una certa velocità. Lo scopo è capire se il tuo cuore può sopportare anche livelli di lavoro più intesi rispetto alla normale attività fisica. Verranno infatti valutati l'aumento dei battiti e il tempo di ripristino delle tue abituali condizioni cardiache. Il referto verrà confrontato con un modello standard, che permetterà di stabilire la tua soglia di sopportazione.

Infine, la spirometria per valutare la funzionalità anche dei tuoi polmoni. Di nuovo, si tratta di un esame piuttosto semplice. Si effettua di solito in piedi e tenendo stretto una sorta di boccaglio fra le labbra, con il naso tappato per evitare la fuoriuscita di aria da altre vie. A questo punto, è un semplice gioco di respirazione. Dovrai prima svuotare i polmoni e poi inspirare profondamente e mantenere un'apnea di 2 secondi. Tutta l'aria immagazzinata dovrà essere poi espulsa il più velocemente possibile e con tutta l'energia che riesci a impiegare. L'esame si conclude con un'ultima inspirazione. Un computer poi calcola quali dovrebbero essere i tuoi valori corretti in base a et, peso e altezza e li confronta con quelli effettivamente rilevati.

Di nuovo, il certificato medico viene rilasciato quando lo specialista è certo che il tuo corpo sia idoneo a praticare quel tipo di sport.

Chi effettua la visita medico sportiva

Le visite medico sportive non agonistiche vengono effettuate di solito dal medico di base o dal pediatra, in base anche all'età della persona che richiede il certificato. Gli ulteriori esami richiesti, come l'elettrocardiogramma o analisi delle urine, sono naturalmente di competenza di ospedali e laboratori specializzati.

Se invece servono altri accertamenti, dovrai probabilmente recarti da un medico dello sport o da un cardiologo.

Per quanto riguarda l'elettrocardiogramma da sforzo, la sede dovrà essere una struttura organizzata e provvista degli strumenti necessari, come una cyclette o uno step. Esattamente come quelli che si utilizzano in palestra.

Il costo del certificato medico, ovvero della visita medico sportiva, è di competenza del sistema sanitario regionale e varia quindi da zona a zona. In generale, si aggira attorno ai 50 euro, ma in alcune città potrebbero diventare anche solamente sette. È invece gratuito per gli atleti disabili e in alcune circostanze anche per chi non ha ancora compiuto 18 anni.

Fonti| Poliambulatorio Sanpaolo; Fondazione Veronesi;   

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