Cefalea oftalmica, quando il mal di testa parte dagli occhi

Molto spesso a scatenare i mal di testa è l’affaticamento della vista. Usare troppo e male gli occhi, ma anche non correggere adeguatamente un difetto refrattivo può portarti a soffrire di cefalea oftalminica. Scopriamo insieme quali sono le cause e soprattutto come si può curare senza conseguenze.
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Valentina Rorato 27 Febbraio 2020
* ultima modifica il 19/10/2020

La cefalea è il classico mal di testa, che può assumere forme diverse a seconda della causa che lo scatena. La cefalea oftalmica o cefalea oftalminica è un disturbo legato alla vista. Succede infatti spesso che ci si renda conto di non vederci bene a seguito di una forte emicrania. Ti è già capitato? Questa è la classica situazione che colpisce soprattutto i bambini e gli adolescenti, che non hanno ancora fatto esperienza degli occhiali correttivi.

Cos'è cefalea oftalmica

La cefalea oftalmica è un mal di testa che potrebbe essere scatenato da un disturbo visivo non corretto, come per esempio la miopia o l’astigmatismo, così come dalla dolorosissima nevralgia del nervo trigemino. Talvolta, invece, è una conseguenza dell’astenopia, ovvero l’affaticamento degli occhi. È tipico di chi deve preparare lunghi esami, di chi legge molto per lavoro e non per diletto  o passa ore davanti a dispositivi digitali che rendendo pressante il lavoro degli occhi.  Di solito colpisce una sola parte della testa e può aggravarsi con il movimento. Non è una cefalea forte come quella a grappolo, ma i disturbi della vista possono comunque scatenare nausea e vomito. È pericolosa? No, non è pericolosa anche se è molto fastidiosa. È frequente tra le giovani donne (entro i 40 anni d'età) e si manifesta soprattutto tra chi ha una predisposizione familiare a manifestare un'emicrania con aura.

Cos'è l'emicrania oftalminica

L’emicrania oftalminica è un mal di testa che viene anticipato da una fase nota come aura, associata a disturbi della vista (tipo lampi di luce) e neurologici (ovvero perdita della forza, del linguaggio ma anche della sensibilità). Per fortuna gli episodi sono abbastanza veloci. In media durano 15 minuti e non si protraggono per più di un’ora.

Emicrania oftalminica e cervicale

L’emicrania oftalmica è chiamata anche aura visiva ed è spesso associata alla cefalea tensiva e alla cefalea a grappolo. Può infatti essere scatenata a seguito di atteggiamenti posturali errati, dolore al collo e alla spalle e scarsa qualità del sonno.

Cos'è la nevralgia del trigemino

Il sintomo principale della nevralgia del trigemino è proprio il mal di testa, che causa tra l’altro lo sdoppiamento della vita. Questo nervo serve a veicolare le informazioni termiche, tattili e dolorifiche sul volto. Di conseguenza, quando s’infiamma a risentirne è il viso intero. Si scatena infatti una forte emicrania, con scosse alla mascella, alla mandibola, agli occhi, al naso ma anche al cuoio capelluto. Da che cosa deriva? Purtroppo da attività comuni e banali, come passare da un ambiente caldo a uno freddo o indossare un capo costrittivo (per esempio gli occhiali per il nuoto troppo stretti)

I sintomi

I sintomi visivi sono tipici della cefalea oftalmica e, per fortuna, sono reversibili. Oltre al dolore alla testa, non sempre presente,  potresti quindi avvertire:

  • Fotofobia
  • Visione di macchie scure
  • Aumento della lacrimazione;
  • Percezione di lampi di luce o flash
  • Perdita parziale della vista o cecità temporanea
  • Dolore a solo lato del cranio
  • Nausea
  • Fastidio agli odori e ai rumori
  • Vertigini
  • Formicolio
  • Diminuzione della forza muscolare
  • Perdita di sensibilità del palato
  • Difficoltà a parlare
  • Cefalea senza mal di testa

Le cause

Le cause della cefalea oftalmica possono dipendere da diversi fattori, alcuni sono genetici perché come tutte le emicranie c’è una componente ereditaria, altri sono vascolari o legati alla vista. Le più frequenti sono:

  • Difetti visivi non corretti (miopia, ipermetropia o astigmatismo)
  • Affaticamento degli occhi (astenopia);
  • Malattie oculari
  • Disidratazione
  • Caldo eccessivo
  • Ipertensione
  • Ipoglicemia
  • Fluttuazione dei livelli ormonali (mestruazioni, assunzione di contraccettivi orali e menopausa)
  • Cattiva postura
  • Farmaci
  • Consumo di cibi contenenti nitriti, glutammato, aspartame
  • Mancanza di riposo
  • Malattie sistemiche

La diagnosi

La diagnosi della cefalea oftalmica deve essere formulata da un oculistica e ovviamente si deve basare su diversi elementi. Si parla dunque di diagnosi differenziale, perché il medico dovrà escludere la presenza di gravi problemi agli occhi (come le trombosi retiniche), ictus, neurite ottica, trauma cranico o la dissezione carotidea.

La cura

La cura si basa principalmente sulla correzione dei vizi refrattivi: ovvero potrebbero essere necessari gli occhiali da vista, le lenti a contatto oppure il ricorso a un trattamento laser. Ovviamente, per gestire il dolore, il medico potrà prescrivere l’assunzione di farmaci anti-infiammatori non steroidei e i triptani (principi attivi vasocostrittori).

Fonte | Americam Migraine Foundation; NHS

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