Fitte alla testa? Tutte le possibili cause e i rimedi

Nevralgia del trigemino, cefalea muscolo-tensiva, o “solo” stress? Scopri quali possono essere le cause di quelle improvvise fitte alla testa, brucianti come scariche elettriche, che ogni tanto si presentano e che ti stanno preoccupando. Potrebbe esserci un problema vascolare all’origine, o persino un difetto di postura.
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Paola Perria 20 Novembre 2018
* ultima modifica il 04/02/2021
Con la collaborazione del Dott. Mauro Martini medico di Medicina generale

Non solo emicrania. Anche se non soffri di mal di testa ricorrente, potrebbe esserti capitato di sperimentare improvvise fitte al capo, che possono andare dal lieve "click" che passa in un attimo, alla vera e propria staffilata che come una scarica elettrica sembra trapassarti il cranio senza preavviso, lasciandoti tramortito e spaventato.

Cosa c'è all'origine di questi "dolori"? Perché a volte sono del tutto occasionali, seppur intensi nel momento in cui manifestano, e altre tendono e ripresentarsi, diventando, quindi, motivo di allarme? Proviamo insieme ad indagare le possibili cause di questo fenomeno fastidioso, con un'avvertenza: qualunque sintomo che insorga con una certa regolarità o addirittura intensificando le sue manifestazioni, costituisce motivo di indagine medica. Se hai un dubbio, non ti basta certo la risposta di internet. Intesi? Ecco, intanto, cosa posso dirti io. Abbiamo inoltre chiesto al dottor Mauro Martini, medico di Medicina generale, quale tipo di fitta alla testa dovrebbe preoccuparti maggiormente nel momento in cui la avverti.

Cosa si intende per fitte alla testa

Abbastanza intuitivamente, si tratta di dolori improvvisi, intensi, spesso trafittivi e brucianti. Proprio la loro brevità e intensità ci permette di definirli genericamente come "fitte", perché non durano che pochi secondi e sono simili a vere e proprie punture. Si localizzano in varie zone della testa, ad esempio possono coinvolgere il lato destro, il lato sinistro, la nuca, la zona periorbitale eccetera. Una fitta occasionale non significa granché, ma se l'episodio si ripete, allora può "significare" qualcosa. Vediamo le possibili e più comuni cause fisiche di ricorrenti fitte alla testa.

Cause fisiche delle fitte alla testa

Ce ne sono svariate, alcune davvero molto comuni. Mal di testa come l'emicrania e la cefalea annoverano tra i sintomi anche dolori "prodromici", ovvero anticipatori delle crisi vere e proprie che hanno come peculiarità il fatto di essere brevi "scariche" che colpiscono zone precise, come una tempia, o in generale la regione frontale o occipitale del cranio. Altra possibile causa è la nevralgia del trigemino, quinto nervo cranico che si dirama verso i due lati della testa, per tale ragione anche le fitte possono interessare, seppur monolateralmente (solo un lato per volta), sia la parte destra che la parte sinistra del capo. In questo caso il dolore, anche se di breve durata, viene descritto da chi lo sperimenti come intensissimo, lancinante.

A scatenare la fitte sia in caso di nevralgia del trigemino che di cefalea o emicrania, possono entrare in gioco a loro volta fattori diversi, tra cui:

  • Sbalzi di temperatura e cambiamenti climatici (in soggetti meteoropatici questo fenomeno è noto, del resto capita a tanti, ad esempio, di soffrire di mal di capo e vertigini prima che si si alzi il vento o che arrivi un temporale)
  • Assunzione di cibi che creano una certa intolleranza, come i latticini, salumi e insaccati, gli alimenti lievitati o ricchi di glutine, gli alimenti con istamina (tra cui i frutti di mare), gli alcolici e i prodotti in scatola
  • Il fumo
  • Le alterazioni del ritmo sonno-veglia (tipico il caso del jet-leg)
  • L'esposizione ad inquinamento luminoso e/o acustico
  • L'uso prolungato del computer o in generale di strumenti tecnologici dotati di monitor
  • La disidratazione e il calo glicemico
  • Le fluttuazioni ormonali (ad esempio nelle donne fitte alla testa e in generale i mal di testa sono più comuni prima e durante il flusso mestruale)

Cause organiche che determinano o possono determinare sindromi dolorose al capo, incluse fitte e "stilettate" di breve durata sono:

  • Artrosi cervicale e cervicalgie o cervicobrachialgie in generale e tutti i difetti posturali e le deviazioni della colonna
  • Tutte le infiammazioni di nervi e muscoli cranici ed extracranici/cervicali del distretto testa-collo (anche il classico "colpo di freddo")
  • Problemi all'articolazione temporo-mandibolare e  malocclusione dentale (tipico il caso del "morso" troppo stretto), e  bruxismo notturno (tendenza a digrignare i denti nel sonno)
  • Alterazioni neurologiche e cerebrali di vario tipo. Ad esempio l'infiammazione dei vasi meningei, ovvero delle vene che irrorano di sangue le meningi e che sono rivestite dalle fibre nervose del trigemino. Per ragioni in parte sconosciute, questi vasi, dilatandosi, irriterebbero le fibre nervose innescando il tipico dolore dell'emicrania o le crisi nevralgiche del trigemino. Oppure malformazioni vascolari, anche minime, possono ugualmente concorrere a scatenare sindromi dolorose alla testa

Difficilmente fitte alla testa "occasionali" e non seguite da altri sintomi possono fare pensare a malattie gravi come ad esempio tumori cerebrali, ma se si ripetono e sono accompagnate da altri disturbi come visione offuscata, nausea e/o vomito, problemi di equilibrio, crisi epilettiche (in soggetti non epilettici, ovviamente), perdita di sensibilità a uno o entrambi gli arti eccetera, allora è legittimo preoccuparsi. Stesso discorso per l'aneurisma cerebrale, che spaventa tutti coloro che improvvisamente siano colpiti da dolori alla testa, soprattutto se non ne hanno mai sofferto.

L'aneurisma è un vaso sanguigno dilatato, molto fragile, una sorta di varice che può, in rari casi, rompersi e provocare una emorragia cerebrale. Questa è una eventualità che terrorizza, anche perché purtroppo il problema è pressoché asintomatico finché non avviene l'irreparabile. Una fitta alla testa temporanea non ti deve, quindi, spingere al pronto soccorso, a meno che il dolore non sia talmente forte da farti quasi perdere i sensi.

Sai che qualunque forma di mal di testa, fitte incluse, può anche avere un'origine non propriamente organica?

Cause psicosomatiche

Stress e ansia sono tra i principali nemici della nostra salute  e del nostro benessere. Un carico eccessivo di tensione,  preoccupazioni continue e immotivate che mantengono la mente in stato di perenne allarme, sono in grado di  alterare la naturale fisiologia del corpo umano e generare sindromi dolorose e malattie tra le più disparate. In particolare uno stato di ipereccitabilità costante può agire a livello nervoso e provocare strani effetti, come le "punte" dolorose alla testa, ma anche traumi e emozioni molto forti agiscono a livello nervoso creando degli squilibri.

Attenzione anche alla depressione che si insinua subdolamente nelle nostre esistenze. Quando sei in una condizione di prostrazione e di esaurimento fisico ed emotivo, o quando il tuo livello di vitalità cala ai minimi storici, cala anche la produzione di endorfine, che non sono solo gli ormoni "del buon umore", ma anche degli analgesici naturali. Pertanto ogni minimo input può scatenare un dolore, ad esempio un rumore improvviso molto forte, uno sbalzo di temperatura, una notte agitata eccetera.

Non sottovalutare i segnali che il tuo corpo ti manda, ancorché benigni. Sicuramente in una fase di stress qualche fitta alla testa potrebbe essere l'ultimo dei tuoi problemi, nondimeno potrebbe anche rappresentare un'avvisaglia di quanto tu stia "tirando la corda". Se così fosse, ti invito a rallentare i tuoi ritmi e accettare il fatto che devi imparare a rilassarti. Le persone eccessivamente ansiose e chi abbia la "mania" del controllo sono vulnerabili a tutte le sindromi dolorose e la testa è la prima parte del corpo a risentirne.

Cosa puoi fare?

Dipende da tanti fattori, principalmente, come ti ho anticipato, dalla frequenza e dalla intensità del fenomeno. Se le tue fitte alla testa sono ricorrenti, seppur brevi, se il dolore è forte o va intensificandosi, se dentro di te senti che quel sintomo ha un significato da scoprire, recati subito dal medico di famiglia per una visita obiettiva e per spiegare cosa ti sta succedendo. Saranno lui o lei, in base alla prima valutazione e alla tua storia clinica personale e familiare, a stabilire se sia necessario ricorrere ad una o più indagini diagnostiche specifiche e al consulto di uno specialista, in questo caso, verosimilmente, un neurologo. Potrebbe trattarsi di una cosa da nulla, del tutto trascurabile, e in questo caso ti sarai comunque risparmiato mesi di intima angoscia, oppure quelle fitte disturbanti potrebbero essere spia di qualche problema che si può e si deve affrontare.

Attenzione anche ai sintomi di corollario e al tuo stato nervoso. Se pensi di essere al livello estremo di stress, fermati e valuta tutti i rimedi a cui puoi ricorrere – dalla psicoterapia all'agopuntura – per stare meglio.

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Mauro Martini, medico di Medicina generale con oltre trent’anni di esperienza, quale tipo di fitta alla testa dovrebbe preoccuparti quando l’avverti e dopo quanto tempo è bene che ti sottoponga a una visita:

La testa è un organo ben protetto, rinchiuso all’interno di una gabbia molto solida, ovvero il cranio. Di conseguenza, però, anche di difficile valutazione. Perciò è necessario rivolgersi a un medico per capire se si tratta di un tipo di dolore superficiale, provocato da problemi cutanei. Ad esempio può nascere da herpes o nevralgie del trigemino, situazioni che non vanno trascurate, ma curate in maniera puntuale da un professionista. Le cause, poi, possono essere anche meno importanti, come un foruncolo o una piccola irritazione. O magari il dolore è collegato a un piccolo ascesso dentale o alla sinusite

Diverso è ciò che avviene all’interno della teca cranica, per il quale servono esami più approfonditi, affinché venga valutato a dovere dal punto di vista neurologico e anamnesico. La storia clinica di un paziente è infatti importante, perché se il disturbo persiste da anni, può sollevare meno preoccupazioni, anche se è comunque sempre bene sentire il parere del proprio medico. 

Bisogna poi tenere conto del fatto che la sopportazione del dolore è molto soggettiva. Alcune persone richiedono aiuto dopo due ore per superare la problematica. C’è invece chi sopporta anche per un mese, trascurandosi. In generale, qualsiasi disturbo che duri più di 24 o 48 ore continuative o che si presenta in maniera ripetitiva nell’arco di pochi giorni deve essere valutato assieme a un medico.

Fonte| "I libri della salute. Mai più mal di testa", a cura di Silvia Finazzi

(Modificato da Giulia Dallagiovanna il 19/02/2019)

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