Tra i tanti accorgimenti che deve rispettare una persona viene operata di tumore al pancreas c’è anche l’assunzione di enzimi pancreatici.
Si tratta di farmaci composti da sostanze che in condizioni normali vengono prodotte dal pancreas e che sono necessarie per la digestione e il metabolismo di zuccheri, grassi e proteine.
Probabilmente ne hai sentito parlare in queste ore perché Fedez, in diverse storie Instagram, ha lanciato un allarme – e insieme un appello – perché le scorte italiane vengano rimpolpate.
Il rapper e imprenditore italiano è stato operato di un tumore neuroendocrino del pancreas e come altri pazienti ha bisogno di assumere gli enzimi per poter mangiare ma da tempo ormai questi composti sembrano scarseggiare in tutta Italia, specialmente al Nord.
Gli enzimi pancreatici appartengono a quella categoria di farmaci a base di pancrelipasi, ovvero una miscela di enzimi digestivi tra cui l’amilasi, la lipasi e la tripsina.
Queste sostanze in condizioni normali vengono prodotte dallo stesso pancreas e hanno il compito di aiutare l’organismo a digerire le proteine, l’amido e i grassi.
Senza di loro, ne consegue un malassorbimento di tali sostanze e quindi una cattiva digestione.
L’assunzione di questi enzimi pancreatici serve generalmente a chi ha avuto un tumore al pancreas o altri tumori gastrici.
In questi casi, l’intervento chirurgico e i trattamenti successivi, oltre alla neoplasia in sé, possono aver compromesso la normale produzione di questi enzimi da parte dell’organo rendendo quindi più complesso l’assorbimento di cibo.
Per questo, l’individuo deve assumere enzimi pancreatici esterni, sotto forma di farmaco.
Tali enzimi pancreatici vengono prescritti anche per chi ha dovuto affrontare un’insufficienza pancreatica esocrina, ovvero una condizione per cui il pancreas smette di funzionare correttamente impedendo quindi una regolare produzione di enzimi pancreatici.
La carenza di questi farmaci è reale. E dura da diverso tempo. Sembra infatti che a causa dell’elevata richiesta e di problemi nei processi di produzione, le aziende non riescano a soddisfare le necessità dei pazienti. Secondo alcuni, questa situazione potrebbe protrarsi fino a dicembre 2025.
Il Ministero della Salute è intervenuto subito, specificando che la carenza riguarda, nello specifico, il farmaco Creon. “Si tratta di una situazione nota ed indipendente dalle attività regolatorie di AIFA, che ha già da tempo fornito ai pazienti e agli operatori sanitari adeguate informazioni anche di carattere operativo – ha spiegato in Ministero in una nota – Ad oggi l'unica azienda produttrice (Viatris Italia S.r.l.) ha comunicato l'impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Tuttavia, come per altro già comunicato da AIFA attraverso le procedure ordinariamente utilizzate in caso di carenza di farmaci, l’Agenzia consente alle strutture sanitarie l’importazione per analogo farmaco autorizzato all’estero, nel caso in cui le strutture stesse dovessero riscontrare discontinuità nella fornitura, a livello delle reti distributive cui hanno accesso”.
Fonti | Humanitas; Ministero della Salute