Coronavirus: tutto ciò che c’è da sapere sulla famiglia del SARS-Cov-2

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus che causano malattie che vanno dal comune raffreddore alla polmonite, fino a gravissime insufficienze respiratorie, come la MERS, la SARS e l’epidemia cinese attualmente in corso che sta spaventando tutto il mondo.
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Valentina Rorato 29 Gennaio 2020
* ultima modifica il 12/06/2020

coronavirus in questo momento sono molto famosi e, soprattutto fanno paura, per l’epidemia che si è diffusa in Cina e sta minacciando l'Oriente e l’Occidente. In realtà, non è un virus nuovo, ma anzi sono una famiglia di virus, molto diffusi, che causano normalmente infezioni respiratorie lievi, o al massimo moderate, che si risolvono spontaneamente.

Cosa sono i Coronavirus?

I coronavirus sono virus a RNA che, insieme ai rhinovirus, ai virus influenzali e parainfluenzali, sono responsabili della maggior parte dei raffreddori e delle sindromi respiratorie. Un naso che cola, il mal di testa accompagnato dal dolore alla gola, così come qualche linea di febbre e una forte stanchezza sono i sintomi più comuni. La verità è che si sono trasformati in vere e proprie superstar mediatiche a causa di tre grandi infezioni: l'epidemia di SARS (Severe acute respiratory syndrome), che si è diffusa in Cina tra il 2002 e il 2003, l'epidemia di MERS (Middle East respiratory syndrome), che ha colpito l’Arabia Saudita, la Giordania, il Qatar e altri Paesi del Medio Oriente tra il 2012 e il 2013, e da dicembre 2019 l’epidemia di Novel coronavirus, chiamato comunemente il virus cinese.

Da dove deriva il nome coronavirus? Nasce proprio dalla struttura dei virus. A quanto pare, osservati al microscopio, hanno una sorta di corona o di aurea. Proprio in questa corona risiede il genoma a RNA ed è contenuto l’agente infettivo, ovvero il virus. E proprio loro sono responsabili del 10-15% dei casi di raffreddore. È dunque probabile che tu ti sia già ammalato almeno una volta nella vita proprio a causa di un coronavirus.

I coronavirus umani conosciuti ad oggi sono sette.

  1. 229E (coronavirus alpha)
  2. NL63 (coronavirus alpha)
  3. OC43 (coronavirus beta)
  4. HKU1 (coronavirus beta)
  5. MERS-CoV
  6. SARS-CoV
  7. 2019 Nuovo coronavirus (2019-nCoV)

I sintomi

I sintomi causati dalle infezioni da coronavirus sono le classiche manifestazioni influenzali:

  • febbre sopra i 38°
  • tosse
  • naso chiuso
  • infiammazione della gola e dei bronchi
  • cefalea
  • perdita di appetito
  • affaticamento
  • malessere generale

Complicazioni

Le complicazioni da coronavirus sono abbastanza rare. Di solito le infezioni si risolvono molto rapidamente. Può succedere, però, che le infezioni alle alte vie respiratorie possano trasformarsi in infezioni alle vie respiratorie inferiori causando bronchite o polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. Sono più esposti a questo rischio gli anziani, i bambini,  le persone con un sistema immunitario fragile o preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare e/o respiratorio.

Come si trasmettono

La trasmissione dei coronavirus avviene principalmente per via orale: uno sternuto, un colpo di tosse e le goccioline infette possono andare a contagiare un paziente sano. Ovviamente, anche toccare con le mani sporche le superfici o il cibo può provocare dei vettori infettivi. È dunque importante fare attenzione a lavarsi le mani e avere l’accortezza di girarsi ed evitare di starnutire vicino alle persone. Il periodo di incubazione è variabile dal tipo di virus: in linea di massima ci vuole una settimana perché si manifesti, ma la finestra temporale è variabile da 1 a 2 settimane. In questo periodo molti coronavirus, tra cui il coronavirus SARS e l’attuale virus cinese, sono già contagiosi.

Diagnosi

La diagnosi di coronavirus può avvenire solo con alcuni test di laboratorio sul sangue (chiamato anche test coranavirus) e sui tamponi naso-faringei. In linea di massima, per semplici raffreddori o influenze non si fa nulla di questo genere. Ci si affida alla diagnosi obiettiva del medico e si deve avere la pazienza che passi. Ovviamente, quando si sviluppano polmoniti o bronchiti diventa più importante capirne la causa, così come in caso di gravi epidemie come quella in corso in Cina.

Cura

Non esiste una cura specifica per i coronavirus. Di solito la cura prevede tutte le accortezze tipiche dell’influenza: paracetamolo o ibuprofone per controllare la febbre, riposo, alimentazione leggera con tanti liquidi, possibilmente caldi, per evitare la disidratazione. Non esiste un vaccino. Se dovessi avere complicanze, potrebbe essere necessaria l’ospedalizzazione dove il paziente viene assistito per il contenimento dei sintomi e soprattutto con ossigenoterapia in caso di grave insufficienza respiratoria.

Come si prevengono

La prevenzione non si affida alla medicina preventiva, perché non esiste un vaccino per evitare di essere contagiati dai coronavirus. Ci sono però una serie di precauzioni importanti e valide per evitare la diffusione della maggior parte delle infezioni, ovvero lavarsi molto bene le mani, stare a casa finché si è malati al fine di non contagiare altre persone. Si consiglia di coprire naso e bocca con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce e bisogna avere l’accortezza di disinfettare le superfici toccate, dalla scrivania di lavoro al telefono, dal volante dell’auto alle maniglie delle porte. Inoltre, è importante evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.

Fonti| Epicentro; Oms

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.