Due caffè al giorno possono combattere il mal di testa da emicrania

I ricercatori dell’Università di Harvard hanno evidenziato come due tazze quotidiane, che in Italia possono diventare al massimo tre caffè espresso, favoriscano la costrizione dei vasi e riducano il dolore. Una valida alternativa, quando è possibile, agli antidolorifici.
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Giulia Dallagiovanna 19 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Il caffè non è solo quella specie di interruttore caldo e liquido in grado di accendere il tuo cervello che, a differenza delle tue orecchie, non ha per nulla sentito la sveglia. È anche una bevanda che fa bene alla tua salute, a patto naturalmente di non esagerare con le dosi. Su Ohga ti avevamo già parlato di come possa aiutare a curare i sintomi del Parkinson, ma uno studio dell'Università di Harvard ha scoperto come due tazzine al giorno possano contrastare anche l'insorgenza di un disturbo molto comune: l'emicrania.

Di forti attacchi di mal di testa, ne soffre circa una persona ogni cento ed è tre volte più frequente nelle donne, rispetto alla popolazione maschile. Se appartieni a questa sfortunata categoria, saprai anche tu che si manifesta soprattutto con un dolore pulsante attorno alla fronte o alla tempie, che può aumentare se compi dei movimenti improvvisi. Un fastidio del quale non riesci a liberarti, se non dopo diverse ore, che a volte diventano anche giorni. Come lo combatti? Probabilmente a colpi di ibuprofene, paracetamolo e tutti gli altri antidolorifici che riuscirai a reperire.

Fai attenzione al rovescio della medaglia: l'abuso di caffè aumenta il rischio di emicrania

Esiste però anche un altra strada, che potrebbe aiutarti a diminuire l'uso di farmaci: la caffeina. Se infatti l'origine del problema è la vasodilatazione dei canali sanguigni che irrorano il tuo cervello, questa sostanza ne facilita la costrizione e quindi elimina la fonte del fastidio. In particolare, sembra che tu possa ottenere questo effetto con due tazze di caffè al giorno, che in Italia potremmo tranquillamente tradurre con due, massimo tre, espressi quotidiani. Su Ohga infatti ti avevamo già spiegato quante tazzine puoi berne in un giorno.

Lo stesso studio mette però in guardia contro il rovescio della medaglia: l'abuso della bevanda eccitante potrebbe condurre al risultato esattamente opposto. Sembra infatti che gli americani abituati ad assumere tre o più tazze nell'arco di 24 ore, presentino un rischio maggiore di incorrere in episodi di emicrania. Il segreto, quindi, è rispettare le dosi consigliate. Certo, impiegherà un po' più di tempo ad agire rispetto ai comuni antidolorifici, ma avrà anche meno effetti collaterali.

Fonte| "Prospective Cohort Study of Caffeinated Beverage Intake as a Potential Trigger of Headaches among Migraineurs" pubblicato su The American Journal of Medicine, l'8 agosto 2019

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.