Fecaloma: quali sono le cause e come si può rimuovere questo ammasso

Il fecaloma è una piccola massa di feci secche e dure, che si forma in conseguenza della stipsi. Può arrivare a provocare problemi gravi come l’ostruzione dell’intestino o un’ulcera. Ne avevi mai sentito parlare?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Danesi 24 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Il fecaloma è un piccolo ammasso di feci secche e dure, disidratate, che si forma nel retto o nel colon e che può causarne una dolorosa e pericolosa ostruzione (spesso dovuta a stipsi, ossia alla stitichezza).

Cause principali di fecaloma

La causa principale del fecaloma è una cattiva o scarsa attività del colon, che provoca un ristagno delle feci nel tubo. Piano piano le feci si seccano e in questo modo si formano delle specie di masse o palle che il tuo corpo ha difficoltà a eliminare. In generale il fecaloma non va sottovalutato perché può anche essere sintomo di cancro al colon e va quindi indagato approfonditamente e mai sottovalutato.

Ci sono poi dei fattori di rischio ossia quei fattori che predispongono al problema quando sono presenti o lo sono stati per un periodo prolungato:

  • Età avanzata (questo perché spesso l’anziano non bilancia bene con fibre la propria dieta e fa poco movimento) così come magari l’uso di farmaci che possono portare alla stipsi pazienti che hanno passato lungo tempo in ospedale
  • Farmaci, spesso diuretici e antidepressivi
  • Dieta povera di fibre
  • Scarsa assunzione d’acqua
  • Donne in gravidanza (per le alterazioni ormonali).

Sintomi

Non si riescono subito a notare i sintomi, se non magari una pesantezza di stomaco, ma quando compaiono sono:

  • Diarrea acquosa
  • Dolore addominale post-prandiale quindi subito dopo i pasti
  • Distensione addominale
  • Contrazioni continue dello sfintere anale
  • Nausea e vomito
  • Malessere.

Complicanze

Ecco una breve lista delle possibili complicanze:

  • ulcera stercoraria
  • perforazione del colon
  • ostruzione delle vie urinarie
  • volvolo intestinale
  • megacolon
  • ostruzione rettale.

Come si diagnostica un fecaloma

Il medico a cui ti devi rivolgere è il gastroenterologo che ti aiuterà, grazie all’anamnesi, alla visita e a esami specifici a diagnosticare il problema tramite:

  • visita del paziente
  • retto-colonscopia
  • radiografia
  • TAC.

Molto importante durante la visita è l’esplorazione digitale rettale grazie alla quale si può vedere il fecaloma nell’ampolla rettale.

Trattamento del fecaloma

Per quanto riguarda i fecalomi è necessario distinguere tra il trattamento sintomatico e quello preventivo.

Il primo passo è distruggere il fecaloma con frantumazione digitale o praticando clisteri di glicerina e/o olio minerale caldo. Il paziente lo deve assumere cercando di trattenerlo per circa una mezzora prima di proseguire con lo svuotamento. Una manovra che va fatta da personale ospedaliero e che viene sconsigliata in chi è stato recentemente sottoposto a interventi chirurgici in quella sede o abbia cardiopatie.

L'eccessiva manipolazione del retto può infatti causare un'irritazione importante della mucosa dello stesso, fino al sanguinamento, ma anche stimolare il nervo vago, con possibile diminuzione riflessa della frequenza cardiaca. Questo quando ormai il fecaloma si è formato, ma cosa si può fare per prevenirlo?

Venendo a conoscenza di una possibile recidiva si deve mirare a evitare la stipsi regolarizzando lo stile alimentare con fibre, acqua e uno stile di vita sano e sportivo. Senza abusarne ci si può anche aiutare con lassativi.

Come si previene un fecaloma

Ma il fecaloma lo possiamo prevenire? Diciamo che non è possibile prevedere il suo arrivo, ma sia per evitare recidive che per aiutare il nostro corpo a far sì che non si formi si può:

  • Bere tanta acqua
  • Mangiare fibre, frutta e verdura
  • Mai trattenere le feci
  • Evitare abbuffate a tavola
  • Fare sport
  • Usare lassativi al bisogno ma chiedi al medico per la frequenza nell’uso.

Quando contattare il medico

Se noti che fai fatica a defecare e inizia notare alcuni tra i sintomi prima elencati come gonfiore, dolore addominale, difficoltà ad espellere aria ed eventuale sangue nelle feci. Il consiglio, se noti che fai fatica, è di non perdere tempo chiedendo al medico qualche consiglio che ti aiuti ad andare in bagno prima ancora che si notino eventuali sintomi.

Fonte|NIH

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.