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Firenze 2030, dalla bicipolitana ai tram: l’assessore Giorgetti racconta come cambierà la città

Il nuovo rinascimento di Firenze viene raccontato dall’Assessore alla mobilità Giorgetti e riguarderà da un lato i trasporti, dall’altro la neutralità climatica. Due facce della stessa medaglia che si intersecheranno molte volte, almeno fino al 2030. Alcune novità importanti ci vengono direttamente raccontate proprio dall’Assessore del Comune di Firenze Stefano Giorgetti nel secondo capitolo mensile di UrbaNew. Pronto? Via al confronto nell’interesse dei cittadini.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
30 Giugno 2023
Intervista a Stefano Giorgetti Assessore del Comune di Firenze alle Grandi infrastrutture, mobilità e trasporto pubblico locale, Polizia Municipale

L'assessore l'Assessore del Comune di Firenze alle Grandi infrastrutture, mobilità e trasporto pubblico, Stefano Giorgetti, ha risposto alle nostre domande legato al futuro cittadino del capoluogo Toscano. Dopo aver approfondito, come sempre fatto, nel primo capitolo mensile di UrbaNew quali saranno i progetti e i cantieri che stravolgeranno il volto della città di Firenze, è arrivato il momento del confronto. Un analisi completa fatta dall'assessore Stefano Giorgetti sulla visione strategica che la Giunta comunale ha di Firenze nei prossimi 7 anni, per quanto riguarda il settore dei trasporti, pubblici e privati. L'orizzonte futuro è il 2030 anche perchè proprio quell'anno per Firenze sarà molto importante. Perchè? Adesso te ne parliamo.

 1 Assessore, Firenze sarà tra le 100 città net zero entro il 2030. Come crede debba cambiare, allora, il settore della mobilità privata e pubblica? 

Noi abbiamo un programma di mandato che prevede non solo la realizzazione delle infrastrutture, ma anche la messa in campo di discipline, a partire dal piano urbano della mobilità sostenibile della città urbana, che diano anche una visione strategica della città nei prossimi anni. Punteremo molto sul sistema tranviario. Attualmente sono disponibili 17km sui 40Km che andremo a realizzare. L'accordo prevede la fine di tutti i lavori per i tram entro il 2030, ma noi vorremmo anticiparlo, anche grazie alle risorse del Pnrr. Una linea nuova sarà pronta a marzo del 2024, altre due entro il 2026.

Così rimarrà una solo linea, che ancora deve essere finanziata però, da realizzare. Pensi che fino a qualche anno fa, prima del Covid, la mobilità pubblica di Firenze trasportava 38milioni di passeggeri l'anno. L'obiettivo finale entro il 2030, invece, sarà quello di trasportare 80/85milioni di passeggeri l'anno. Quindi un numero raddoppiato in sostanza. Questo porterà dei benefici anche sulle strade, perchè vuol dire ridurre in città la circolazione di circa 68mila auto al giorno. E quindi avremo tanto, tanto inquinamento in meno. 

Oltre alle tranvie, stiamo sviluppando alle fermate capolinea nuovi parcheggi, dei parcheggi scambiatori, che garantiscono l'arrivo ai punti di partenza delle tranvie e il continuum del viaggio all'interno della città con il trasporto pubblico.

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2 Quali sono i piani strategici su cui crede che Firenze debba lavorare per migliorare ed essere al passo con altre grandi città italiane e Europee?

Oltre le Tranvie, abbiamo fatto un grosso investimento sul trasporto pubblico che partirà da settembre. Daremo un abbonamento annuale e gratuito a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori fiorentini. Verrà pagata solo una quota simbolo di 50 euro l'anno e tutti e 15 mila studenti avranno il servizio pubblico gratuito. Inoltre con altri abbonamenti, circa 8mila, daremo la possibilità a chi non può pagarlo completamente di averlo, sempre a soli 50 euro. Unico vincolo è che chi lo otterrà dovrà dimostrare di utilizzarlo, altrimenti non verrà attuato il rinnovo mese per mese. Tutto verrà monitorato attraverso l'app del servizio. 

Un altro aspetto importante riguarda la premialità nel percorso casa lavoro, di chi utilizzerà mezzi alternativi, di mobilità dolce per andare e tornare dall'ufficio. Stiamo già parlando con i leader delle aziende con oltre 100 dipendenti. 

Infine avremo anche la nuova control room entro fine anno. Sarà la grande centrale operativa di tutta la mobilità cittadina affiancata anche dalla centrale operativa della Polizia municipale dove si potrà vedere tutto quello che succede. Sarà un vero e proprio coordinamento di tutta la mobilità. 

Tornando invece alle sole idee, il Comune di Firenze ormai pensa da tempo a questo: vogliamo cambiare i tempi della città. Questo perchè vogliamo evitare i due o tre orari di punta in cui avviene una congestione di traffico. Un'idea potrebbe essere quella di inserire fasce orarie per l'ingresso a scuola o a lavoro. Non parlo di ore dopo, ma anche di 15-20min. Bisogna trovare una quadra tutti insieme, con i singoli cittadini.

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3 Su quali progetti futuri, o già in realizzazione, lei punta di più o pensa che possa essere più strategici per la mobilità? 

Continueremo a lavorare sulle infrastrutture per veicoli elettrici. Noi spingiamo molto sull'elettrico e in questo momento, in città, abbiamo installate 420 prese di ricarica pubblica. Entro la fine dell'anno le stesse colonnine saranno riammodernate con una nuova tecnologia, invece, entro la primavera verranno installate altre 310 prese in luoghi dove oggi o non ci sono o sono troppo pochi. Arriveremo ad avere quindi 730 prese di ricarica, che significa una presa ogni 500 abitanti. Attualmente la norma prevede invece una presa ogni 1000 abitanti, quindi saremo più che in linea. 

Altra tematica fondamentale che ancora però dobbiamo pianificare nei minimi dettagli è lo scudo verde che riguarderà oltre il 60% del centro abitato e avremo 80 porte di controllo di ingresso in città. 

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4 Sharing e piste ciclabili, come si sta strutturando Firenze?

Per quanto riguarda la realizzazione delle piste ciclabili, abbiamo sviluppato una rete integrata, in collaborazione con Fiab, che chiamiamo bicipolitana. Si tratta di 120km di percorso di pista ciclabile e attualmente abbiamo realizzato 110km. Quindi, per quanto riguarda la realizzazione siamo in fase avanzata. 

Sullo Sharing invece possiamo dire che avverrà un'implementazione. I gestori sono molto contenti del lavoro fatto e del funzionamento. Attualmente abbiamo un parco di bici in sharing di 3-4mila, i monopattini sono 1700 circa. 

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…