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Palermo 2030, la porta d’Italia: progetti, cantieri e riqualificazione urbana della città

Decima tappa di UrbaNew, il viaggio tra le più grandi città italiane questa volta si ferma a Palermo, la città tra mari e monti. Progetti, riqualificazione e riforestazione, analizzeremo il futuro urbano del capoluogo siciliano, senza dimenticare però i nostri tre fari di giudizio: clima, suolo e verde. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del Comune di Palermo a oggi? Per il futuro la parola chiave è “Porta”.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
20 Novembre 2023

Lo raccontammo già nel mese di aprile per Genova. Era la terza tappa di questo nostro viaggio tra le più grandi città italiane e da allora sono passati sette mesi. Ci troviamo a Novembre e a parlare del futuro urbano, dei progetti e cantieri che stravolgeranno la città di Palermo. Dov'è il punto? Palermo come Genova per tradizione e storia è sempre stata considerata la grande città del commercio, degli scambi internazionali. La differenza è che se a Genova abbiamo attribuito come parola chiave "città dei trasporti", per Palermo abbiamo pensato a un'altra parola: "porta". Questo perchè Palermo è la prima grande città vetrina di tutt'Italia e quindi è la porta d'accesso alle bellezze del nostro Paese. Ci sono dei ma. Nella classifica del rapporto di Legambiente sull'ecosistema urbano 2022, Palermo risulta essere la penultima città italiana migliore, 104esima su 105. E questo perchè rispetto ad altre città di cui abbiamo già parlato, Palermo, tramite i prossimi lavori di riqualificazione e riforestazione urbana, deve ancora costruire una base solida, da grande città, su cui poi, ancor più là, dovrà alzare definitivamente l'asticella. In sostanza a Palermo serviranno le fondamenta per reggere il peso di grande città, non italiana, ma europea. Ora la domanda è la seguente: Palermo vuole porre le basi per puntare a essere una grande città europea?

La risposta è sì, ma non con la "quantità di grandi progetti". Parleremo di pochi, ma essenziali lavori urbani che renderanno Palermo migliore dal punto di vista dei servizi da offrire ai propri cittadini.

Allora partiamo subito con quel che sarà la Palermo del 2030, la porta d'Italia. Ben tornato a UrbaNew, come cambia la tua città.

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Palermo, clima suolo e verde

Come già ti ho anticipato nel sommario, il nostro racconto di UrbaNew si compone anche di tre fari di giudizio. Iniziamo la nostra analisi parlandoti dei dati già in nostro possesso. Parlandoti del presente di Palermo, dal punto di vista della qualità dell'aria, del consumo di suolo e della densità di verde. L'abbiamo già fatto nei mesi passati per Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Cagliari-Ancona e Roma, Napoli e Bari. Cominciamo con tutti gli aspetti, positivi e negativi che sono in mano al Comune e alla Regione.

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Clima

Il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria, all'interno delle città, è un presupposto necessario per poter parlare di risanamento dell’ambiente di una città. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato quali sono i limiti da non superare soprattutto per tutelare la salute delle persone e la recente Direttiva europea emessa in autunno del 2022, su quest'aspetto, indica quali sono gli obiettivi per le singole città da dover rispettare entro il 2030. Va ricordato infine, che le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS, quindi per le città sarebbe anche più facile cercare di rientrare nei parametri.

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Partiamo subito dicendo che secondo Legambiente, Palermo non. risulta essere tra le prime 12 città italiane più inquinate, però… Tra le città che hanno riportato i valori medi annui più elevati di diossido d'azoto No2 e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo indicato per il 2030, sia la soglia dettata dall’OMS (e che quindi dovranno lavorare di più nei prossimi anni per la diminuzione delle concentrazioni) figura proprio Palermo. Il capoluogo Siciliano ha una media annua di NO2 di 35 e dovrà ridurre le concentrazioni  del 44%. Questo secondo il rapporto di Mal'Aria di città 2023 redatto da Legambiente. Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10 invece, rispetto alle città già citate nei mesi passati, Palermo non si posiziona molto meglio. Il Pm10 è 28 (µg/mc) e la riduzione necessaria dovrebbe essere, sempre secondo Legambiente del 29%. Invece analizzando la riduzione che c'è stata nel periodo decennale precedente (2011-2021), Palermo è stata in grado di abbassare le concentrazioni solamente del 2%. Infine, invece, la concentrazione di Pm 2.5 è 14 (µg/mc) e la riduzione necessaria deve essere del 30%.

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Consumo di suolo annuale netto in ettari

Suolo

Il consumo di suolo in Italia, secondo ISPRA, continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno macinato Km2, precisamente sono cresciute di altri 69.1. Per farti un esempio, l'equivalente di circa 19 ettari al giorno. Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni. Un incremento che mostra un’evidente accelerazione, visto che il nostro Paese perde 2,2 metri quadrati al secondo di suolo.

Questo è quanto emerge dall'ultimo report redatto da ISPRA sul consumo di suolo nazionale. In questo report viene anche specificato come però, nell'ultimo anno, ci sia stata una crescita anche per il verde, con nuove aree naturali in più per 5,8 km2. Palermo in questo caso, si comporta molto meglio rispetto ad altri capoluoghi di Regione, infatti non risulta essere tra le prime 3 città siciliane che hanno consumato più suolo.

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Verde

Altra analisi fondamentale che comprende tutto il sistema urbano della città è quella legata al verde. E Palermo in questo caso risulta una delle peggiori in assoluto in termine di rapporto alberi abitanti. Sempre secondo un altro report di Legambiente, quello dell'Ecosistema Urbano 2022, il Capoluogo siciliano dispone di 12 alberi (pubblici) ogni 100 abitanti e non si tratta di una città virtuosa dal punto di vista del verde. Conta che Milano dispone di 52 alberi ogni 100 abitanti e Torino 53Per quanto riguarda invece i metri quadri fruibili di aree urbane verdi, quindi parchi e giardini il numero di mq è di 11.9 per abitante. 

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Palermo, una mappa urbana dal futuro

Ora torniamo al racconto che del futuro urbano di Palermo. Come detto all'inizio, Palermo dovrà migliorare i servizi per i propri cittadini costruendo le fondamenta del suo futuro. Proprio perchè il capoluogo siciliano dovrà porre delle basi, per la prima volta la Giunta comunale ha scelto di far scegliere (gioco di parole voluto) ai cittadini quali zone della città riqualificare. Tramite una votazione online gli abitanti potranno intervenire argomentando quale progetto convenga prima svolgere. Attualmente il bando è stato aperto a ottobre 2023 e quindi un mese fa. I progetti sono circa 85 e il finanziamento è di 300mila euro. 

Si parla di:

  • riqualificare spazi degradati in periferia
  • interventi di decoro e recupero urbano a Falsomiele e Sperone, a Passo di Rigano e Uditore
  • interventi di rigenerazione delle aree verdi della città.
  • attività culturali e doposcuola per bimbi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento
  • progetti ricreativi e contro la dispersione scolastica dei minori in quartieri popolari, come Tommaso Natale, la Kalsa e Cruillas.

Si tratta di risorse regionali che i Comuni siciliani hanno l'obbligo di utilizzare con forme di democrazia partecipata, così come previsto dalla Legge Regionale 5 del 2014.

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Palermo, progetti e cantieri

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Credit: Ministero degli Interni, Comune di Palermo. Unione Europea
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Credit: Ministero degli Interni, Comune di Palermo. Unione Europea

Palermo, la riforestazione del Parco al mare allo Sperone

Uno dei più grandi progetti di riqualificazione e riforestazione sarà il Parco a mare che sorgerà nel quartiere Sperone, area della costa Sud da troppo tempo lasciata nell'abbandono e nel degrado.. Si tratta di un progetto dal costo di quasi 18 milioni e mezzo di euro, che sarà finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, PNRR.

Per chi è di Palermo la zona nello specifico in cui sorgerà il parco si trova sul lungomare tra la via Ben Haukal e via Sperone.Il Comune procederà con la riqualificazione del promontorio costiero che diventerà un parco urbano. In cantiere c'è anche la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale sia all’interno del parco che lungo la costa.

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Credit: Ministero degli Interni, Comune di Palermo. Unione Europea
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Credit: Ministero degli Interni, Comune di Palermo. Unione Europea

Previsti anche percorsi illuminati, giardini, la collocazione di arredo urbano e opere d’arte come sculture, installazioni temporanee o permanenti di artisti locali e non, e anche chioschi adibiti a bar e mini-ristoranti sul mare.

In programma anche due nuove grandi zone parcheggio poste alle estremità dell’area adiacente a via Messina Marine. I lavori dovrebbero iniziare entro giugno 2024 ed essere completati entro il 30 giugno 2026.

Palermo, la riforestazione alla foce del Fiume Oreto

È da 20 anni che i cittadini di Palermo invocano una riqualificazione della foce del Fiume Oreto e il Comune sembra aver trovato finalmente la quadra per procedere a un completo restyling dell'intera area. In cantiere, interventi di realizzazione di un grande parco verde, punti di ristoro e aree dedicate ai giochi per i più piccoli. Anche in questo caso il nuovo parco sorgerà grazie agli investimenti del PNRR. L'investimento totale è di poco sopra i 10milioni di euro. 

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Palermo, trasporti e mobilità

A partire dal 2024 l'AMAT Palermo fornirà alla città 47 autobus urbani totali. L'arrivo è previsto diviso, in due lotti distinti.

Il primo lotto prevede l’acquisto di 30 autobus urbani di tipo normale alimentati a metano, mentre il secondo lotto contempla l’acquisto di 17 autobus urbani di tipo lungo anch’essi alimentati a metano.

L’importo totale sarà di 11.960.000,00 euro, di cui 7.200.000,00 euro per il primo lotto e 4.760.000,00 euro per il secondo lotto.

Anello ferroviario

Il progetto dell’Anello Ferroviario, partito nel 2020, finalmente può iniziare. Questo, costituisce il completamento dell’esistente ramo ferroviario in esercizio a singolo binario interrato compreso tra l’Hub Notarbartolo, snodo ferroviario della parte nord della città, e la fermata Giachery, sulla linea stradale che serve il Porto di Palermo e il centro socio-economico cittadino.

L’intero intervento (commissionato dal Comune di Palermo a Rete Ferroviaria Italiana, stazione appaltante dell’opera) è stato suddiviso in due lotti, il primo dei quali è cantierizzato alla data di Maggio 2023. Le previsioni progettuali interessano il prolungamento della linea dalla fermata Giachery sino alla centralissima “Piazza Politeama”, baricentro sociale, culturale ed economico di Palermo. Su questa tracciato è prevista la creazione di tre nuove fermate: Libertà, Porto e, appunto, Politeama.

Il secondo lotto, che di fatto consentirà la chiusura del tracciato per un totale di 6,5 km (partendo dall’Hub Notarbartolo e arrivando a Notarbartolo procedendo in senso orario lungo tutta la linea, con l’istituzione della nuova fermata Turrisi Colonna) procederà successivamente.

L'anello ferroviario di Palermo completerà i servizi di trasporto della città e avrà il compito anche di differenziare il servizio, visto che in città un'opera di tale portata non era mai stata fatta. Infatti al Passante Ferroviario è stato demandato il ruolo di scavalcare rapidamente la città sulla direttrice nord-sud (Aeroporto di Palermo e province limitrofe), mentre al sistema tranviario quello di collegare le periferie al centro città.

A lavori ultimati, i convogli in transito sull’Anello Ferroviario eseguiranno le loro soste presso otto tra fermate e stazioni:

  1. Stazione “Notarbartolo”
  2. Fermata “Libertà”
  3. Fermata “Imperatore Federico”
  4. Fermata “Fiera”
  5. Fermata “Giachery”
  6. Fermata “Porto”
  7. Stazione “Politeama”
  8. Fermata “Turrisi Colonna”

Il nuovo aeroporto

Palermo potenzierà anche il suo aeroporto con un calendario pluriennale di lavori, i quali si protrarranno fino al 2033. L'importo complessivo sarà di 252milioni di euro, di cui 100 milioni dal 2023 al 2027.

E’ questo il piano degli interventi infrastrutturali presentato il 30 ottobre di quest'anno, da Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo.

Tra i progetti che si stanno realizzando entro il 2024, come riporta Ansa Palermo, troviamo l’adeguamento sismico e la ristrutturazione del terminal passeggeri (primo lotto), per 40 milioni di euro, che ha visto nascere nuove aree commerciali, aumento gates e varchi di sicurezza, oltre alla realizzazione dell’avancorpo in area airside, nuovi impianti antincendio.

Tra le novità c’è pure il nuovo impianto Bhs partenze (9,4 milioni) con l’implementazione delle macchine radiogene per il controllo bagagli da stiva.

Sul versante della sicurezza, è in fase di completamento il nuovo sistema antintrusione (3,3 milioni di euro) che comprende 17 radar, 51 telecamere termiche intelligenti e 61 telecamere di puntamento per il rilevamento automatico di eventuali tentativi idi intrusione attraverso la recinzione perimetrale dell’aeroporto. Un sistema che funziona anche in assenza di illuminazione ausiliaria.

In atto c’è la sostituzione dei sette pontili di imbarco (5,4 milioni di euro), cinque sono già stati installati. Un tema molto importante per Gesap è il rispetto dell’ambiente. Si lavora infatti al completamento entro il 2024 del progetto per il recupero e il riutilizzo delle acque piovane per le utenze aeroportuali (700 mila euro).

Ciò permetterà il riutilizzo di 15 mila metri cubi d’acqua, (circa il 10% sul totale acqua consumata annualmente) e la conseguente riduzione dei consumi idrici.

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Palermo la forza del mare

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Credit: Ministero degli Interni, Comune di Palermo. Unione Europea
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La nuova Bandita

Un luogo dove potere ormeggiare le barche, ma anche fare una nuotata, in una piscina sul mare. Il tutto circondato da negozi dove potere effettuare acquisti, mangiare o, semplicemente, dare un’occhiata.
Si tratta della riqualificazione del porto e delle aree portuali e di un restyling ecosostenibile del lungomare; progetti previsti nell'ambito dei finanziamenti del PNRR.

In particolare si prevede la razionalizzazione ed ampliamento dello specchio acqueo del porto esistente, da suddividere in due bacini: uno per le attività turistico pescherecce e l’altro per attività ludico/sportive.
L’area complessivamente interessata dagli interventi è di mq 42.000.

Il progetto prevede la possibilità di tornare a ormeggiare le barche in tutta sicurezza, ma verrà anche realizzata una piscina aperta a tutti, con vista sul mare.

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Parlando di costi, per la riqualificazione del porto della Bandita e delle aree portuali l'investimento sarà di 13 milioni e 700 mila euro. Invece l'investimento per il nuovo lungomare proprio sulla Bandita è di  12 milioni di euro.

Documento integrativo dei progetti Parco a mare allo Sperone e il lungomare Bandita

Questo articolo fa parte della rubrica
Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…