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Firenze e il nuovo rinascimento urbano, ecco come cambia la città tra progetti e cantieri

Quinta tappa di UrbaNew, il viaggio tra le più grandi città italiane questa volta si ferma a Firenze, la città del rinascimento, della letteratura italiana. Progetti, cantieri riqualificazione e verde, analizzeremo il futuro urbano del capoluogo Toscano, senza dimenticare però i nostri tre fari di giudizio: clima, suolo e verde. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del Comune di Firenze a oggi? Le due parole chiave per il futuro invece sono: pensiero e sostenibilità.
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Rubrica a cura di Mattia Giangaspero
9 Giugno 2023

È un inizio abbastanza scontato vero, però per una città come Firenze cos'altro bisogna aggiungere. Arrivi nel capoluogo toscano e ovunque ti giri vedi tutta la bellezza dell'Italia, della sua storia. Arte, cultura, letteratura. Un po' di Dante, Machiavelli, Boccaccio, Botticelli, Galileo Galilei. Poi Michelangelo, Brunelleschi, Donatello, persino Giotto. C'è da impazzire se ci si dovesse soffermare solo su di loro. Sulla loro storia e arte che rappresentano l'enormità della bellezza di Firenze, dell'Italia e anche se più in piccolo, del mondo intero. Chiunque visiti Firenze non rimane mai deluso! Questo grazie ad un eredità culturale ed artistica quasi unica in Europa e nel mondo, che ha le sue basi nel medioevo ed il suo massimo splendore nel rinascimento. E allora qui la sfida si fa ancora più ardua. Si perchè adesso catapultiamoci nelle strategie urbane della città, nei cantieri e progetti che cambieranno volto al capoluogo toscano. Adesso Firenze dovrà compiere un nuovo rinascimento, non nel segno dell'arte e della letteratura, ma nel segno della sostenibilità e del verde. E rispetto alle ultime due puntate su Genova e Bologna, questa volta torniamo a darti delle anticipazioni su quali saranno i temi che il Comune ha portato al centro della rigenerazione urbana. Firenze entra a far parte di quel gruppetto di 100 città che entro il 2030 punteranno alla neutralità climatica.  Un gruppetto che viene indicato come laboratorio di sperimentazione e innovazione per permettere a tutti i comuni europei di seguire le loro orme entro il 2050. Questa è stata la prima anticipazione. Una seconda che resta sempre in linea con la city net-zero riguarda invece il green. Entro il 2030 Firenze completerà 68 interventi tra giardini riqualificati e restituiti ai cittadini, ‘pocket garden’, aree verdi valorizzate. Ben tornato a UrbaNew, come cambia la tua città, la rubrica in cui ti parlo della trasformazione urbana delle più grandi città italiane e questa è la quinta tappa.

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Firenze: clima, suolo, verde

Come già ti ho anticipato nel sommario, il nostro racconto di UrbaNew si compone anche di tre fari di giudizio. Iniziamo la nostra analisi parlandoti dei dati già in nostro possesso. Parlandoti del presente di Firenze, dal punto di vista della qualità dell'aria, del consumo di suolo e della densità di verde. L'abbiamo già fatto nei mesi passati per Torino, Milano, Genova e Bologna. Cominciamo con tutti gli aspetti, positivi e negativi che sono in mano al Comune e alla Regione.

Clima

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Il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria, all'interno delle città, è un presupposto necessario per poter parlare di risanamento dell’ambiente di una città. L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato quali sono i limiti da non superare soprattutto per tutelare la salute delle persone e la recente Direttiva europea emessa in autunno del 2022, su quest'aspetto, indica quali sono gli obiettivi per le singole città da dover rispettare entro il 2030. Va ricordato infine, che le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS, quindi per le città sarebbe anche più facile cercare di rientrare nei parametri.

Tra le città che hanno riportato i valori medi annui più elevati di diossido d'azoto No2 e che superano ampiamente sia il futuro limite normativo indicato per il 2030, sia la soglia dettata dall’OMS (e che quindi dovranno lavorare di più nei prossimi anni per la diminuzione delle concentrazioni) figura proprio Firenze. La città viene indicata tra le prime 12 metropoli italiane più inquinate del 2022 da NO2. Precisamente il capoluogo Toscano ha una media annua di NO2 di 30 e dovrà ridurre le concentrazioni  del 32%. Questo secondo il rapporto di Mal'Aria di città 2023 redatto da Legambiente.

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Per quanto riguarda la concentrazione di Pm10 invece, rispetto alle città già citate Torino Milano, Genova e Bologna;  Firenze non risulta essere la peggiore. Il Pm10, infatti, è 24 (µg/mc) e la riduzione necessaria dovrebbe essere, sempre secondo Legambiente del 15%. Invece analizzando la riduzione che c'è stata nel periodo decennale precedente (2011-2021), Firenze è stata in grado di abbassare le concentrazioni del 5%. Infine, la concentrazione di Pm 2.5 è 13 (µg/mc) e la riduzione necessaria deve essere del 23%.

Suolo

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Il consumo di suolo in Italia, secondo ISPRA, continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno macinato Km2, precisamente sono cresciute di altri 69.1. Per farti un esempio, l'equivalente di circa 19 ettari al giorno. Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni. Un incremento che mostra un’evidente accelerazione, visto che il nostro Paese perde 2,2 metri quadrati al secondo di suolo. Questo è quanto emerge dall'ultimo report redatto da ISPRA sul consumo di suolo nazionale.

In questo report viene anche specificato come però, nell'ultimo anno, ci sia stata una crescita anche per il verde, con nuove aree naturali in più per 5,8 km2. Firenze si comporta meglio rispetto a Torino, che ricordiamo ha un consumo di suolo del 65% nel 2021, ma il capoluogo toscano non va bene come Milano, Genova e Bologna.  Nel censimento annuale di Ispra  a Firenze il consumo di suolo nel 2021 è pari al 42%.

Verde

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Altra analisi fondamentale che comprende tutto il sistema urbano della città è quella legata al verde. E Firenze secondo un altro report di Legambiente, quello dell'Ecosistema Urbano 2022dispone di 31 alberi (pubblici) ogni 100 abitanti e in questo caso non si tratta di una città molto virtuosa dal punto di vista del verde. Conta che Milano dispone di 52 alberi ogni 100 abitanti, Torino 53, Bologna 38. Firenze registra, tra le città analizzate fino a ora, più alberi solo di Genova (21).

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Firenze, una mappa urbana dal futuro

"Le città sono organismi viventi. Si parte sempre da questo assunto quando ci si confronta con le trasformazioni urbane, però non basta prenderne atto. Il mandato di un sindaco dura 5 anni, ma il compito di chi amministra una città è molto dilatato nel tempo: dalla soluzione dei piccoli problemi quotidiani alla progettazione di ampio respiro, che va ben oltre il quinquennio istituzionale. Firenze in questo caso è proiettata al 2030." – Sindaco del Comune di Firenze Dario Nardella 

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Con queste parole il sindaco di Firenze presenta il piano urbanistico della città che vedrà tantissime opere realizzate entro il 2030. Parole che spiegano come un'amministrazione lavori non solo per il proprio mandato, ma anche per chi verrà dopo. È sempre stato fatto così, ma adesso la sfida diventa più delicata e importante. Una sorta di snodo cruciale che potrebbe far cambiare radicalmente la percezione di vivibilità che ha la città di Firenze. La sfida è più delicata perchè bisogna affrontare i cambiamenti nell'ottica anche della sostenibilità, riducendo le emissioni, aumentando il verde, migliorando la mobilità, aprendo sempre più le piazze. Tutte sfere di azione che vengono inglobate, nel caso di Firenze in un piano unico: "Smart City Plan".

Ecco alcuni grafici illustrativi dedicati alle aree che più verranno modificate e migliorate in città, dove viene illustrato proprio il cambiamento che avverrà nel 2030 e successivamente nel 2050.

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Firenze 2030, l'anno del verde

Come anticipato nell'introduzione Firenze nel 2030 punterà in modo massiccio sull'implementazione di aree più verdi. Ecco come.

Oltre 18 milioni di euro per 68 interventi tra giardini riqualificati e restituiti ai cittadini, ‘pocket garden’, aree verdi valorizzate, 1800 metri quadrati di pareti verdi su scuole e edifici comunali, 2000 metri lineari di strade e piazze che saranno alberati, 1500 nuovi alberi, tre ‘aree quiete’: è il più grande piano di investimenti sul verde mai fatto in un solo anno a Firenze. Tutte le opere saranno realizzate nel 2023 grazie ai finanziamenti europei Pon Metro con risorse aggiuntive React e sono state presentate a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore all’ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio.

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Il rendering all’ex camping Michelangelo

I fondi totali rappresentano un quarto delle risorse totali del Pon Metro del Comune di Firenze e sono suddivisi in 6 assi:

  • Aree Verdi Pubbliche in Città, che prevede progetti per 6 milioni di euro.
  • Forestazione Urbana suddivisa nelle nuove piantagioni (3,3 milioni) e nel rinverdimento (1,7 milioni).
  • Giardini pubblici con investimento per 2.700.000 euro.
  • Risanamento acustico (300 mila euro).
  • Infine 3.925.000 euro per il parco Florentia e per il recupero delle aree Argingrosso e Poderaccio, con potenziamento ed incremento delle funzionalità delle aree.
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Il rendering del Giardino del Mezzetta

Le nuove aree andranno ad ampliare e integrare il sistema delle aree verdi pubbliche della città e comprenderanno anche l’avvio del recupero e rifunzionalizzazione delle aree verdi di pertinenza della ex caserma Lupi di Toscana (2,1 milioni di euro). Tra gli interventi principali:

  • L’ampliamento della fruibilità dell’area del Parco di Villa Strozzi per 750 mila euro (i lavori comprendono tra l’altro il rifacimento della pavimentazione dei percorsi esistenti, sostituzione della balaustre deteriorate, una nuova illuminazione);
  • La riapertura dell’area tergale del Giardino del Sole con la realizzazione di nuovi percorsi drenanti e la sistemazione dell’area cani (420 mila euro);
  • La valorizzazione del giardino di via del Mezzetta con 115 nuovi alberi, percorsi ciclopedonali, ampliamento aree gioco e nuove aree fitness (450 mila euro);
  • Riqualificazione del giardino ex Meccanotessile con l’inserimento di nuovi alberi, nuove sedute, una nuova area giochi e revisione della pavimentazione del campo da basket (280 mila euro);
  • La riqualificazione della Fattoria dei ragazzi (200 mila euro); nuove aree attrezzate, un orto didattico e campi sportivi al Parco del Mensola (150 mila euro).
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Il rendering del giardino all’Ex Meccanotessile

Fanno parte di questa azione tutte le nuove piantagioni non solo nei parchi come quello delle Cascine (dove sono previsti nuovi alberi per mezzo milione), ma anche in zone come strade, viali o piazze adesso privi di verde o con verde da incrementare. Si tratta di progetti per 1,2 milioni nei quartieri 1 e 2 con nuovi alberi e arbusti in via Mameli, Lungarni De Gasperi e Aldo Moro. Per gli altri quartieri sono a disposizione 1,1 milioni e il progetto principale è la realizzazione di un filare alberato centrale da integrare nello spartitraffico esistente in viale XI agosto. Piantagione di nuovi alberi (anche in sostituzione di quelli secchi) per 500 mila euro sono previste anche in vari parchi tra cui Villa Strozzi, Villa Favard, Stibbert, Rusciano, Orticoltura.

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Il rendering del Giardino del Sole
Aree Verdi

In totale gli alberi piantati saranno 1500 che uniti ai 3000 previsti nel 2023 e ai 5000 dello scorso quinquennio, faranno sfiorare 10 mila nuove piante in dieci anni.

I progetti riguardano quindi il recupero e la rifunzionalizzazione di spazi verdi pubblici della città come l’ex campeggio Michelangelo che rappresenta l'investimento principale (900 mila euro) dove è previsto saranno realizzati nuovi ingressi, una nuova zona giochi, nuove recinzioni, ma oggetto di intervento saranno anche i giardini di Ponte a Greve (mezzo milione), Carraia (300 mila euro), Bellariva (200 mila euro). Altri 600 mila euro saranno destinati ai cosiddetti nuovi spazi urbani diffusi o pocket park (parchi tascabili), ovvero piccole porzioni di territorio solitamente trascurate che possono essere valorizzate e diventare nuove aree verdi e di socialità con panchine e arredi, arbusti, alberi, cespugli e fiori.

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Firenze, una rigenerazione della storia

Adesso però addentriamoci nei progetti urbani, nei progetti finanziati dal PNRR che trasformeranno Firenze entro il 2030. 

In questo caso il Comune ha individuato due macro aree dove intervenire maggiormente: Sport e Cultura. E in queste due macro aree, noi abbiamo individuato i progetti più importanti da illustrare. Partiamo:

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Artemio Franchi – Pierluigi Nervi

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  • Riqualificare la parte nord del Campo di Marte
  • Il centro sportivo Davide Astori;
  • Lo stadio da baseball con la palestra;
  • Il complesso polisportivo Affrico
  • I campi da calcio Cerreti e l ’annesso ristorante;
  • Lo skate park;
  • Il giardino pubblico Niccolò Galli;
  • Lo spazio per il mercato rionale
  • Importo totale del Progetto € 152.000.000,00 (Fondi Pnrr € 55.000.00,00 Cofinanziamento e Fondi Pnc € 97.000.000,00)
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Sesto Fiorentino

  • Nuova piscina comunale in località Rimaggio e demolizione di quella esistente di piazza Bagnolet
  • Nuovo impianto sportivo (piscina comunale) fra via dell’Osmannoro e la strada Provinciale Mezzana Prefetti Ricasoli
  • Ampliamento delle aree “a verde” collegate
  • Importo: 7.750.000,00 euro (Fondi Pnrr 4.181.745,00 Cofinanziamento risorse proprie: 3.568.255,00)
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Figline Incisa Valdarno

  • Nuovo impianto sul confine ovest del parco Generale Dalla Chiesa, dalla rotonda di via Roma al parcheggio esistente all’incrocio fra via Rodolfo Morandi e via Maestro di Figline
  • Nuova struttura collegata, attraverso un sistema di mobilità ciclopedonale, alla stazione ferroviaria di Figline – Vasca semi-olimpionica –
  • Vasca polifunzionale.
  • Importo totale del Progetto € 4.600.000,00 Fondi Pnrr 3.031.745,00 Risorse proprie 1.568.255,00)
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Scandicci Riqualificazione delle aree pubbliche del quartiere di San Giusto

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  • “Riqualificazione di piazza Cavour”
  • “Plesso scolastico Spinelli: recupero ala Nord per inserimento scuola materna con miglioramento sismico ed efficientamento energetico”
  • “Plesso scolastico Spinelli: recupero e riutilizzo di area sportiva scolastica del plesso scolastico Spinelli con ampliamento offerta anche extra-scolastica”
  • “Riqualificazione impianto di calcio S. Giusto (campo di gioco a 11)”,
  • “Riqualificazione area perifluviale del fiume Greve – giardino Neruda
  • Importo del progetto € 5.000.000,00
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Campi Bisenzio

  • Nuovo polo urbano dedicato all’arte e alla cultura: Cittadella della Cultura
  • Restauro degli immobili e degli spazi esterni ad essi legati
  • Parco della Resistenza fulcro della Cittadella della Cultura
  • Villa Rucellai ospiterà la biblioteca, emeroteca e spazi dedicati al co-working
  • Restauro della parte quattrocentesca della Villa per ospiterà funzioni legate all’arte e alla cultura.
  • Edificio di proprietà di ChiantiBanca destinato a Centro delle Arti
  • Spazi esterni riqualificati con aree a verde e aree pavimentate
  • Importo 7.200.000,00 euro (5.031.745,00 Pnrrr, 2.168.255,00 risorse proprie)

Firenze, i trasporti del domani

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Passando invece alla mobilità e ai progetti che riguarderanno i trasporti cittadini, il Comune di Firenze è in procinto di realizzare due nuove linee di tram la T3 e la T4 e per illustrare tutte le caratteristiche e gli avanzamenti dei lavori ha sviluppato anche un sito ad hoc dove chiunque può andare a vedere . 

Partiamo adesso però con la nostra analisi sui due progetti delle linee tranviarie:

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T3

La futura linea T3 rappresenterà il collegamento della rete tramviaria con la zona sud-est della città. Sarà realizzata con due interventi distinti: il primo sul tracciato piazza Libertà-Bagno a Ripoli (inizio lavori previsto per la fine del 2023), il secondo sul tracciato piazza Libertà-Rovezzano. Lo snodo di piazza Libertà diventerà così il vero “cuore” del sistema tramviario fiorentino.

Il tracciato ha una estensione di circa 7,2 Km con 17 fermate previste: si aggancia al sistema tramviario fiorentino in Piazza della Libertà (con il capolinea previsto su un piccolo tronco posizionato lungo Viale Don Minzoni) da dove imbocca Viale Matteotti, percorre i viali di circonvallazione, fino a Viale Giovine Italia, per proseguire sui Lungarni Pecori Giraldi, del Tempio e Cristoforo Colombo. Superato il Ponte da Verrazzano il tracciato percorre Via Poggio Bracciolini, Viale Giannotti, Viale Europa e Via Pian di Ripoli, fino a svoltare in Via Granacci e arrivare al capolinea di Bagno a Ripoli.

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T4

La linea 4.1 Leopolda – Piagge si sviluppa tra la zona di Porta al Prato e l’area delle Piagge. Il tracciato si interconnette con Linea 1 in corrispondenza della fermata Porta al Prato – Leopolda su viale Fratelli Rosselli e si estende poi lungo l’attuale sedime ferroviario della linea Firenze-Empoli (per la quale è prevista la cessazione del servizio ferroviario) fino alla ex Stazione delle Cascine; dopo aver sottoattraversato il viadotto dell’Indiano e la sede ferroviaria proveniente da Firenze Rifredi, il tracciato raggiunge la zona di via Piemonte per poi svilupparsi parallelamente al canale della Goricina fino alla zona della stazione ferroviaria delle Piagge, dove è previsto il capolinea e la connessione con la futura estensione verso Campi Bisenzio.

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La linea si sviluppa per circa 6,2 km, di cui circa metà lungo l’attuale sede ferroviaria Leopolda-Cascine e circa metà in sede prioria di nuova realizzazione. Lungo il tracciato sono previste 13 fermate la cui posizione è valutata sulla base delle previsioni urbanistiche e mira ad ottimizzare la possibilità di fruibilità da parte degli utenti. La linea è servita da un deposito tramviario, collocato nell’area delle Piagge, dove sono previste le funzioni essenziali per l’esercizio tramviario fino al funzionamento dell’intera linea 4, per la quale è previsto un nuovo deposito inserito nel lotto della linea 4.2 di futura realizzazione; in tale fase, l’area e l’edificio del deposito a servizio della linea 4.1 potranno essere destinati ad altre funzioni nell’ottica di una fruibilità da parte della cittadinanza.

L’intervento è stato finanziato con il Decreto Sblocca Italia, a seguito dell’approvazione da parte del CIPE nel settembre 2019 del progetto preliminare è stata affidata la progettazione definitiva attualmente in corso di verifica preliminarmente all’approvazione da parte del CIPE.

Passante e stazione AV di Firenze

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Entro il 2028 saranno realizzati il sotto-attraversamento di circa 7 km e la nuova stazione di Belfiore. Le opere sono inserite nel progetto “Cantieri Parlanti” che “dà voce” alle Opere Strategiche in tutta Italia.

Il Passante AV di Firenze è un’opera realizzata dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS che, attraverso il sottoattraversamento ferroviario della città, consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale, ed eliminerà ogni interferenza tra le due differenti tipologie di servizio. Insieme al sotto-attraversamento verrà realizzata anche la nuova stazione dell’AV di Firenze Belfiore.

Rete Ferroviaria Italiana è il committente dell’opera, mentre a Italferr è stata assegnata la direzione dei lavori, per un investimento complessivo di circa 2,7 miliardi di euro.

Per il sotto-attraversamento saranno scavate a circa 20 metri di profondità due gallerie parallele, una per ogni senso di marcia, ciascuna lunga circa 7 chilometri e collegate tra loro con by pass di sicurezza ogni 500 m, tra la stazione di Firenze Campo di Marte e la zona del viale XI Agosto, situata fra le stazioni di Firenze Rifredi e di Firenze Castello.

Al fine di ottimizzare le fasi di lavoro e contenere i tempi, le gallerie saranno realizzate mediante due frese che comunque scaveranno con modalità e tempistiche tali da non essere operative in contemporanea. Alla fresa attuale, come da tradizione, è stato attribuito il nome femminile di Iris. Tecnicamente denominata TBM (Tunnel Boring Machine), la fresa ha un peso di 1.500 tonnellate, un diametro di scavo di 9,4 metri e prevede un avanzamento medio giornaliero di circa 12 metri.

Inoltre, sono state intraprese iniziative utili a contenere le emissioni, elaborando progetti e predisponendo lavorazioni ecosostenibili che potranno giovarsi di attrezzature e mezzi d'opera “green”, con motori ibridi e, in alcuni casi, elettrici. Proprio per questo, le terre provenienti dagli scavi (gallerie e stazione) verranno trasportate in treno e riutilizzate per la riqualificazione e valorizzazione paesaggistica di un’ex cava di lignite, di proprietà di ENEL, in località Santa Barbara, nel Valdarno.

È previsto per l’estate 2023 l’inizio dello scavo. Durante lo scavo delle due gallerie saranno svolti in contemporanea i lavori per la realizzazione della stazione Belfiore. Il completamento dell’opera è previsto per il 2028.

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Firenze tra difesa e libertà culturale

Non è un fiore qualsiasi in un mazzo e non è solo un simbolo. Il giglio racchiude l'essenza della fiorentinità. Un popolo e una città che, fin dall‘antica Florentia, portano un fiore nel nome e nell‘anima. Una tradizione, una cultura, l'arte e le bellezze cittadine sono rinchiuse nel cuore di chi le vive, ma anche di chi le vede. È difficile non innamorarsi di una città del genere e la difesa della tradizione si sintetizza proprio in questo senso. Ovvero rinchiudere la bellezza nel cuore. La libertà invece significa riuscire a tramandarla di generazioni in generazioni, soltanto parlando, soltanto esprimendo un proprio pensiero.

In questo caso il pensiero però è collettivo. Si perchè quando si parla di Firenze, si esprime il significato più nascosto del giglio. Non so se lo sai, ma regalare un giglio è simbolo di purezza e castità, nobiltà e fierezza d'animo. Insomma un po' come si sente Firenze e i suoi fiorentini. La città riuscirà con i progetti futuri a non stravolgere questo pensiero?

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Il mio percorso di studi è iniziato a Milano nel 2016 dove, all’Università Cattolica, ho frequentato la triennale in Linguaggi dei altro…